lunedì 16 dicembre 2013

Italiani che adorano gli Iuesséi


Quelli che sono riusciti ad andarci a vivere e quindi sono molto fighi: 
"Espresso? What's espresso?"

Quelli che lo vorrebbero tanto: "Oddiooooooabitiasanfranciscoooooobellissimaaaaamacomesifaavenirciaviveresecondotepossoinsegnarel'italiano?"

Quelli che ci vanno in vacanza: "Oh-yeah-I-love-San-Francisco-ci-sono-stato-tre-giorni-quest'estate-summer-of-love-beat-generation-così-europea-molto-meglio-di-ellei-oh-yeah."


60 commenti:

  1. Penso che potrei non venirci mai da quelle parti e non avere grandi rimpianti, cosa pure questa sbagliata, perché uno curiosità dovrebbe averne sempre, perché gli Stati Uniti sono anche musei magnifici e paesaggi straordinari ma è così e quando a 34 anni mancai la mia occasione, perché i sostituti lavorano di più quando gli altri vanno in vacanza, e i miei amici ed il 3/4 andarono lì a fare le vacanze di natale, rimasi peggio per l'occasione persa di vacanze insieme che per la meta del viaggio in sè

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    1. Ci sono tantissimi altri bei paesi da visitare!

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    2. ah non c'è dubbio, c'è anche tanta Italia a me ancora sconosciuta

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  2. Io una vacanzina me la farei ovunque nel mondo. Pure lì :)

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  3. Ma come si sta a Londra? Mio cuggino vorrebbe tanto venire ad abitare a Londra! I love LonTra... È tutto un altro mondo, vero? mia figlia c'ha la fissa per LonTra... lonTra, lonTra... Mi ha fatto una testa così con LonTra XD
    ...che invidia tu che stai a San Francisco! XD

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  4. invece a noi nessuno ci invidia mai...bè ora qualcuno azzarda un c'è un posto per me....ma già sogna D-U-B-A-I... mio marito ha una regola se mai un giorno ci trasferiremo da qualche altra parte come speriamo, sarà invitato solo chi è venuto pure qui....

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    1. Io questa passione per Dubai non l'ho mica capita.

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    2. ancora più assurda: grattacieli e sabbia, 50 gradi fuori, aria condizionata a manetta dentro per sopravvivere che senso ha?

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    3. Immagino che sia perché a Dubai c'è tanta pila, per dirla in bolognese.

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    4. ahahhahahahhahaha
      (condivido il pareschi pensiero su dubai)

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  5. In vacanza sì, senz'altro.
    Da vivere... solo a Twin Peaks!! :D

    Moz-

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  6. Io ci ho vissuto a SF anni fa. Poi ho fallito il mio intento di sposare un americano, non mi hanno rinnovato il visto, sono tornata, e mi sono innamorata di un italiano.
    Sono una di quelle che, nonostante tutto, diventa imbecille di gioia quando si parla degli USA!

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    1. Diciamo che io ho fatto più o meno il percorso contrario :-)

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  7. meglio che non commento... tra chi vuole venire qui senza arte né parte (e men che meno conoscenze linguistiche) e chi sta qui e non fa che lamentarsi del freddo e di come sono fatti i tedeschi e del caffè lungo e della lingua - aaargh!

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    1. Ommamma, sì, a Berlino sarà ancora peggio, visto che non solo è *cool*, ma è anche vicina!

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    2. Cool, vicina, e ricca, perché tedesca: sono tutti convinti che si guadagni tantissimo a lavorare qui..
      La seconda frase è quella che sento più vicina.. ogni italiano è convinto di potersi mantenere all'estero imparando l'itagliano alle persone estere.. mah!

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  8. Riguardo San Francisco, io purtroppo appartengo alla secondo categoria, quella: "No, dai, che bello, che figo, ma sai che tutti gli studi di ricerca piu' fighi vengono da li', no, perche' io ci vorrei venire a vivere per qualche anno, giusto cosi' per imparare e poi Stanford e Berkeley,.. ". Da quando leggo il tuo blog, devo dire che sono molto piu' disillusa, quindi grazie.
    E vogliamo solo citare anche le reazioni degli italiani sul Canada? Si dividono in due:
    1) "Ah, ma come fate?! Fa sempre freddo, e poi di inverno non c'e' mai luce!" Allora: a Montreal ci son 4 stagioni e d'estate si arriva tranquillamente a 36 gradi! E siamo alla stessa latitudine di Milano, ma con molta meno nebbia, quindi...
    2) (tipica dei genitori e parenti) "Ah, ma non lamentatevi del freddo! Guarda che fa freddo anche qui a Biella, neh! Ieri ad esempio ha nevicato per una mezzoretta e oggi ci sono 2 gradi!"
    Per la cronaca, oggi a Montreal -19, e 50 cm di neve.

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  9. Degli Stati Uniti ho amato soprattutto la natura: un lungo viaggio dallo Utah all'Arizona, al Colorado visitando solo parchi naturali mi ha incantato e mi ha fatto dimenticare delle cittadine senza anima,degli hamburger e delle porzioni troppo grandi, della mancanza di vino ai pasti, della gentilezza solo appartente, della mancanza di solidarietà. Insomma non amo gli Iuesséi però in vacanza ci tornerei volentieri!

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    1. Non potevi trovare un post più adatto per il tuo ritorno ai commenti! :-D

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  11. :D ma ti e' capitato davvero di essere in mezzo a discorsi simili? :D

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    1. Sì! Il primo di recente su fb, il secondo in svariate email, il terzo in continuazione!

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  12. persona anziana): a Varsavia? e dov'e'?
    persona giovane di sesso maschile): a Varsavia? ah, conoscevo una polacca di nome magda (sorriso malizioso)
    persona gioane di sesso femminile): a Varsavia? chissa' che freddo!

    si sto piu' a destra di berlino ma prima della siberia e per strada ci sono solo magde e orsi polari

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    1. Soprattutto la Magda è inossidabile, cacchio. Mi sa che questi partono ancora con la valigia piena di collant :-/

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  13. E poi tutti gli italiani che adorano gli iuessei scrivono a Silvia. Per condividere la passione, visto che lei adooooora SF.
    O per dirle quanto è fortunata a viverci.
    Perché Silvia ha scritto un intero blog di lodi per gli States. Poemi e poemi per celebrare gli informatici.
    Che bello quando gli altri leggono con tanta attenzione quel che uno scrive. Sei fortunata, eh?

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    1. Hahaha, no dai, non ce l'ho con gli informatici. Ho riflettutto. Ce l'ho solo con San Francisco. E poi in effetti non mi scrivono poi così in tanti. Solo quelli che non hanno letto bene il blog.

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  14. Silvia sappi che da quando leggo il tuo blog ho perso ogni interesse verso SF e ogni volta che qualcuno la descrive come una bellissima cittá europea io GRIDO GENTRIFIKATION!

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    1. Grazie, tu diffondi il mio verbo! MORTE ALLA GENTRIFIKATION!

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  15. Ma i commenti a questo post sono spettacolari!
    Il rischio di trovarmi a Dubai l'ho corso anch'io. Ovviamente il mio primo pensiero e' stato: oddio, ma come faccio IO che, dopo otto estati IRLANDESI, NON posseggo nemmeno un paio di SANDALI?
    La Varsavia di Valentina merita una menzione speciale! Ho riso tanto tanto tanto!

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    1. Oddio, ma che trauma sarebbe stato passare dall'Irlanda a Dubai?!

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  16. Ma dai che e' bella SF. :)
    Ad ogni modo, ovviamente, non e' facile cambiare e tutto il resto...

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    1. Ah, sì, per essere bella è bella. Vivere in una città bella è senz'altro meno deprimente che vivere in mezzo ai palazzoni. Finché non hai bisogno di un medico...

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  17. Io non mi stancherò mai di ripetere quanto l'America agli occhi degli europei sia sopravvalutata. E a tutti quelli che ci hanno passato una vacanza e cercano un modo per tornarci, li farei proprio vivere in città come SF, Seattle o New York con un lavoro "normale" e senza assistenza sanitaria, poi vediamo cosa pensano.

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    1. Il fatto è che ti risponderebbero che è una figata, basta con questo carrozzone di stato assistenzialista! Be', se riescono ad andarci e a diventare ricchi, buon per loro. Non si accorgeranno mai di quanto sta male chi ricco non è.

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  18. A me non attrae per nulla. Una mia collega invece dice che New York è la mia città. Non l'ho mai vista, chissà perché mi ha collegata a questa città...

    Un abbraccio

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    1. Be', viverci non è facile, ma da visitare è sempre meravigliosa!

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  19. Io da turista in genere guardo tutto con gli occhi a cuoricino e vedo tutto rosa, ma chissà come mai gli Stati Uniti ancora non sono sulla lista dei miei desideri.
    Ne conosco un sacco, specialmente ragazzi, che hanno il sogno di venire a fare fortuna. Uno in particolare è stato proprio a San Francisco, tre mesi a fare il cameriere. Ora ha ottenuto la green card e tornerà, spero che lo promuovano a barman.
    Fa lo stesso lavoro qui, e gli piace. Ma diciamolo, andare a vivere a SF fa moooolto più figo!

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    1. Fortunato a ottenere la green card. Mica te la danno, se fai il cameriere. L'ha vinta alla lotteria?

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    2. Credo che sia grazie ai corsi per sommelier, ti risulta? Appena lo vedo mi informo.

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    3. Uhm... no. Più probabile che abbia un visto.

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    4. Risolto il dubbio. Ha partecipato qui DV e ha "vinto" questo Diversity Visa. Tra l'altro ha deciso che va a New York, e sono molto felice che ogni tanto qualcuno riesca a realizzare il proprio sogno!

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    5. Ah, ecco, mi pareva! L'unico modo, se non hai uno ricco lavoro che ti sponsorizza (considerandoti indispensabile) o un coniuge, è la green card lottery, detta anche diversity immigrant visa. Che in effetti non è impossibile vincere.

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    6. Ho appena visto il mio amico di cui dicevo qui, e mi sono fatta spiegare bene. (magari serve a chi è interessato). Si è iscritto sul sito appena hanno aperto le iscrizioni, è stato selezionato e ha dovuto rispondere a un questionario (domande su istruzione - basta il diploma - famiglia, stato di salute). Ha avuto la fortuna di passare la prima selezione ed è andato a Napoli per un colloquio e visite mediche (a spese proprie). Dopo aver giurato (mano destra alzata ^^) di aver dichiarato il vero ha ottenuto la Diversity Visa. Dura un anno, entro il quale dovrà trovare lavoro in qualsiasi città degli USA (ha scelto New York come inizio). Se lavora il visto gli viene rinnovato di anno in anno.

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    7. Grazie Ciccola, io consiglio sempre a chi si vuole trasferire negli Usa di provare la Diversity Visa Lottery, perché non è affatto impossibile vincerla. Conosco diverse persone che l'hanno vinta, una delle quali è la direttrice della scuola dove lavoro a SF.

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  20. Leggo spesso il tuo blog, sono arrivata qui dal blog di marica e non posso non commentare questo tuo post che mi ha riportato alla mente la discussione di una signora sull'autobus quest'estate. La farò breve: quest'estate qui a torino ci sono stati i world master games, un evento sportivo di carattere appunto mondiale che ha radunato in città migliaia di atleti over 35 impegnati in una marea di discipline. Quello che è successo, nella città un po' svuotata e molto calda di inizio agosto, è stato che in giro c'era un sacco di gente, i bus erano sempre strapieni di gente con un pass al collo, il traffico ha subito qualche rallentamento in occasione delle gare di bici su strada e cose di questo genere. Bene, la signora sull'autobus si lamentava di tutto sto casino, che basta gente a torino, che poi dicono tutti che è bellissima e invece fa schifo, i mezzi pubblici sono uno strazio, per avere una visita medica tocca aspettare mesi e mesi, etc etc. L'italiano che torna dopo una vacanza a SF non può dire che è brutta, così come l'americano che torna da una vacanza a torino, perchè oggettivamente, a modo loro, sono due belle città. Io lì spero di tornarci la prossima estate e vedere le cose in modo diverso rispetto a due anni fa, mentre torino, dopo 8 anni che ci vivo, continuo a vederla con gli occhi dell'atleta canadese che passeggiando per il centro sorrideva e guardava ammirata cotanta bellezza. Un giorno forse mi trasformerò anche io nella signora scontrosa incontrata sull'autobus (sul quale probabilmente stava viaggiando a scrocco, come buona parte degli occupanti...).
    Detto questo è sicuramente interessante scoprire anche l'altra faccia della medaglia, motivo per cui leggo con molto piacere i tuoi post sulla realtà di una città come quella in cui vivi.
    lucia (per accedere ai commenti ho scippano l'account google a mio marito)

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    1. Ciao Lucia, grazie del commento. Quello che cerco di fare con i miei post è proprio mostrare l'altra faccia della medaglia, perché detesto i luoghi comuni (malgrado anch'io ne sia vittima, come tutti), e soprattutto, da quando "frequento" spesso gli Stati Uniti, non sopporto più la lamentosità italica che la tua signora dell'autobus rappresenta benissimo. Sono convinta che ci siano molte cose positive nel nostro paese - anche se quelle negative sono tantissime, certo, ma qual è il paese perfetto? - e che rivalutarle lo un po' aiuterebbe magari a riprendersi. Con questo non voglio dire che non mi interessi denunciare le cose negative, anzi, però veramente, io di questa gente che non fa altro che lamentarsi e poi non fa mai niente per cambiare le cose e se ne sta lì ad aspettare i benefici conquistati da altri non ne posso più.
      Vado in ambulatorio per una visita e devo aspettare. Tutti si lamentano perché devono aspettare. Invece di portarsi un libro, una rivista, le parole crociate o che ne so, si lamentano. L'atmosfera diventa intollerabile. Io sono l'unica che ha un libro e si fa i fatti suoi, e tutta questa gente che si lamenta e dice solo banalità mi strarompe le balle. Sono stata molto tentata di dire: "State aspettando per una visita gratuita, cosa cavolo avete da lamentarvi? Avete mai provato a stare in un paese dove aspettate uguale ma la visita la pagate fior di quattrini? No? E allora chiudete il becco e lasciatemi leggere in pace."
      Lo so, la visita non è davvero gratuita, la paghiamo con le tasse. E perché, negli Usa le tasse non si pagano?

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  21. Ciao Silvia, non ho letto tutti i commenti, ma volevo solo farti tanti auguri. Per Natale e per l'anno nuovo. Non so se tu percepisci il clima che respiriamo qui in Italia, ma abbiamo proprio bisogno di coraggio e ottimismo.
    Un abbraccio|

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    1. Certo che lo percepisco, sono qui. Ma nonostante tutto sono felice di esserci, visto che se fossi stata laggiù quando mi sono ammalata adesso sarei in assoluta povertà e forse anche morta.

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  22. Leggo solo ora questo post e relativi commenti. Mah. Io son venuta dall'altra parte del mondo, e ho ritrovato un'Italia centuplicata a mille, paradossalmente ho imparato ad amare la tanto detestata italica madrepatria proprio qui in India... paradossale, eh? Comunque, amo entrambi i paesi forse perché sono entrambi eccessivi, nel bene e nel male. Buon 2014, cara Silvia, e viva all the birds coming to our balconies!

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    1. Meno male che ci sono loro, che come diceva l'amato Cummings, "sono il segreto del vivere".

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