giovedì 28 gennaio 2016

Oggi sono su Nazione Indiana (con Bernie)

Il mio pomeriggio con i sostenitori di Bernie Sanders lo trovate raccontato QUI.

Nel frattempo ho avuto anche una terrificante avventura fantozziana con una dentista, anzi due, ma su quella sto scrivendo un racconto che forse andrà ad aggiungersi agli altri del libro. Vediamo come mi viene. Anzi, adesso torno a scriverlo. 


mercoledì 20 gennaio 2016

Acquisti

Ecco, volevo solo farvi vedere la mia nuova maglietta. L'ho ordinata da un servizio di magliette fai-da-te online. La stampa è pessima, mi toccherà ripassarla con un pennarello per la stoffa. Però è carina, no?
(Ah, pare che il mio libro uscirà il 6/6/16. Una data interessante.)


venerdì 8 gennaio 2016

Saluti da Deer Valley, Utah

Prime immagini, dalla macchina
Eccoci di ritorno dalla vacanza montana. Siccome dovevamo per forza metterci qualcosa di fantozziano, lo abbiamo concentrato tutto all'inizio. La sveglia alle 3.30 non era sufficiente, e così ci abbiamo messo anche un aeroporto di merda come quello di Oakland che non ha (mai capitato niente di simile in vita mia) una corsia preferenziale per quelli che stanno perdendo l'aereo, come nel nostro caso, e non per colpa nostra ma per via delle code mostruose per check-in e controlli di sicurezza dovute alla carenza di personale. Cioè, la corsia preferenziale c'è, se paghi un tot all'anno per tale servizio. Merde. Dopo aver subito un collasso nervoso nella fila per il controllo di sicurezza, immaginando fra le lacrime la perdita definitiva della valigia che si sarebbe imbarcata senza di me e sarebbe scomparsa nei meandri dell'aeroporto di Salt Lake City, siamo riusciti a imbarcarci per il rotto della cuffia, anzi, neanche poi tanto, perché l'aereo ha dovuto ritardare la partenza per aspettare gli altri passeggeri bloccati in coda come noi.
Il resto della giornata, malgrado non ci siano stati altri incidenti, è stato completamente rovinato dal mio umore terrificante dovuto alla mancanza di sonno e allo stress accumulato.

E così il giorno dopo ho deciso di passarlo in casa, anzi, nel palazzo affittato dai nostri amici che ci hanno ospitati. C'erano cinque camere da letto con altrettanti bagni, una vasca per idromassaggio esterna (mai usata, siete matti se credete che esca fuori ignuda con questo freddo), una sala da biliardo e soprattutto... meraviglia delle meraviglie: una sala cinema!
Eccola qua. Le poltrone sono reclinabili e le coperte calde e morbide. Una sera ci abbiamo visto Life of Brian e ho deciso che voglio una casa con il cinema.


Dopo la giornata di riposo assoluto che mi ha permesso di recuperare in parte la capacità di parlare con le persone senza morderle, il giorno dopo mi sono cimentata in una mezzoretta di sci di fondo, (sport per cui non sono assolutamente portata, proprio come tutti gli altri), conclusasi con me che strillavo come una pescivendola al minimo accennno di pendenza del terreno. 
Eccomi nella mia tenuta sciistica, tutta (tranne i guanti e il cappello-paralume) rigorosamente proveniente da un negozio dell'usato


Il terzo giorno ho fatto l'unica cosa che mi piace veramente fare in montagna, perché non c'è rischio di cadere: una gita con le ciaspole (snowshoes per gli autoctoni).
Ecco qui un pezzetto di paesaggio intorno a Park City, la cittadina di cui fa parte Deer Valley, la località sciistica dove stavamo, che fra un paio di settimane ospiterà il Sundance Film Festival.


 E anche un tenerissimo miniomino di neve che abbiamo incontrato lungo il sentiero


E per finire, non poteva mancare il saloon. Perché in Utah l'alcol viene venduto solo nei liquor stores statali, nella cui categoria però rientrano anche certi saloon come questo


sabato 2 gennaio 2016

Lamentazioni di inizio anno

Siccome mi dicono che mi lamento sempre, vorrei qui procedere a dimostrare quel che so fare.

Viaggio: niente di speciale, il solito viaggio-massacro, se non fosse che al controllo passaporti ho beccato l'agente più stronza della fila, la quale mi ha fatto delle storie che non sto a raccontare ma che potrebbero provocare serie rotture di coglioni nell'immediato futuro.

Quel figo di Maceo Parker
Arrivo: qui fa un freddo becco. Mai stato così freddo, tipo che di notte gela. Perciò, a chi si domanda perché io abbia nostalgia di casa mia, vorrei far notare che nella casa di San Francisco non c'è il riscaldamento. Abbiamo due caloriferi elettrici costantemente accesi nelle due stanze in cui lavoriamo (la bolletta la paga Mr K, il quale sostiene che qui l'elettricità costa molto meno che in Italia), ma in bagno ci sono tipo 8 gradi (ovviamente anche lì c'è una stufetta) e in cucina c'è la stessa temperatura che c'è fuori, visto che la finestra è rotta (non cominciamo neanche a parlare di aggiustarla, visto che toccherebbe alla padrona di casa, e comunque a Mr K piace così) e lascia libero uno spiraglietto di circa dieci cm, molto utile per il ricambio d'aria. Amici che sostenete che mi lamento sempre, vi inviterò a cena nella nostra bella sala da pranzo climatizzata, e poi vediamo chi si lamenta. (Oggi andiamo a comprare il terzo caloriferino, sperando che non faccia saltare tutto l'impianto. E ho chiesto a Mr K di tamponare la finestra con un tubo di gommapiuma.)

Ma siccome non è vero che mi lamento e basta, ecco le note positive: la cena di Capodanno a casa di amici. Il padrone di casa è una fonte inesauribile di storie sulla vecchia San Francisco, e l'ho minacciato di intervistarlo in un'altra occasione, quando sarò sobria.
Il giorno di Capodanno, con il risveglio tardivo seguito dal fantastico concerto di Maceo Parker, il re del sassofono funky, a SFJazz. Come per altri concerti, anche stavolta hanno tolto le sedie e trasformato la platea in una pista per ballare. Avrei potuto fare delle foto bellissime a due passi dal palco, ma ho dimenticato di portare la macchina fotografica. Però ho ballato tanto.
Dal 4 all'8 gennaio saremo in montagna, nello Utah, con amici che hanno affittato una casa e ci ospitano. Se proprio proprio dovessi lamentarmi anche qui, direi che il mio ritmo sonno-veglia subirà il colpo di grazia con la sveglia alle 3 del mattino per andare all'aeroporto, ma non voglio esagerare. Spero solo di ricordarmi la macchina fotografica.