mercoledì 16 febbraio 2011

Visita medica per la green card - prima parte.

Foto da qui
Per richiedere la green card occorre un certificato rilasciato dal Civil Surgeon, termine antiquato che designa il medico autorizzato dal governo a fornire questo tipo di servizio. Dopo aver scoperto che il CS consigliato dall’avvocato era stato sospeso dall’incarico pochi giorni prima, in seguito all’accusa di malpractice (cioè di aver fatto fuori qualche paziente), abbiamo cercato il centro medico più economico della città e ieri siamo andati a fare la visita medica. Il centro, essendo economico, si trova ovviamente in una parte remotissima della città, che abbiamo raggiunto prendendo un autobus da Chinatown. Dopo un viaggio di mezz’ora in piedi, su un autobus pieno di cinesi (li ho guardati bene, i passeggeri: erano TUTTI cinesi) e con il solito autista folle convinto di essere a Indianapolis (anche lui cinese, ovviamente), arriviamo nel remotissimo quartiere (cinese) ed entriamo nel centro medico cinese. Qui l’infermiera mi fa entrare, mi misura peso e altezza, mi chiede se fumo e poi mi infila in uno stanzino e mi dice di aspettare. Dopo quarantacinque minuti di attesa arriva il dottor Li, che si scusa per il leggero ritardo e comincia a guardare il mio certificato delle vaccinazioni. Non va bene, mi dice. Manca il richiamo dell’antitetanica (ha ragione, mea culpa), ma quello me lo può fare subito. E poi devo fare il vaccino MMR: measles, mumps and rubella (morbillo, orecchioni e rosolia). E poi chickenpox, la varicella. Ah, no, quella almeno l’ho fatta, da piccola. È sicura? Certo che sono sicura, rispondo. E il MMR? Devo proprio vaccinarmi contro tutta quella roba, alla mia età? Eh, sì, non c’è niente da fare, quelli dell’Immigration sono molto severi. Intanto mi può prescrivere un test (a pagamento, of course) per vedere se sono immune a tutte quelle malattie infantili, e se non lo sono, la prossima volta mi dovrà vaccinare. (Nel frattempo mi par di sentire un rumore di suzione proveniente dal mio portafogli). Io gli dico che ho una certa fretta di ottenere i suoi certificati e cominciare le pratiche, visto che per ottenere l’Advance Parole (l’inquietante nome del permesso di viaggio) ci vogliono almeno tre mesi, e già temo che perderò il mio biglietto di ritorno per l’Italia. A quel punto il dottor Li mi consiglia di venderlo su eBay. Bene, penso. La mia pratica è nelle mani di uno che mi consiglia di vendere un biglietto aereo su eBay. Poi viene il momento della visita, cinque minuti in cui mi ausculta cuore e polmoni, mi fa stare in piedi a occhi chiusi con le mani in avanti e poi mi chiede se mi drogo, se sono depressa e se sono psicotica. Soddisfatto delle mie risposte, se ne va e manda dentro un’infermiera. Questa mi fa il test della tubercolosi e il richiamo dell’antitetanica. Devo tornare fra tre giorni, mi dice, altrimenti la prova della tubercolosi scade e la devo rifare. Se mi troveranno negativa bene, altrimenti… non ci voglio neanche pensare. Poi, esco, aspetto che mi richiamino di nuovo e vado in un altro stanzino a fare le analisi del sangue. Poi esco, imploro la receptionist di farmi avere tutti i risultati prima possibile e infine chiedo il conto. Duecentonovanta dollari. E non è ancora finita.

3 commenti:

  1. tutto qui?
    la mia visita fu molto piu' complessa e traumatica :-(

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  2. Davvero? Come mai? In effetti la mia visita in sé non è stata tremenda (devo tornare tra un paio di giorni per i risultati delle analisi del sangue e probabilmente qualche vaccinazione, ma non mi aspetto grosse sorprese). Quello che mi preoccupa sono i tempi di attesa per avere l'advance parole, perché ho bisogno di tornare in Italia per giugno. Tu quanto hai aspettato?

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  3. Non so se sono capitata con una dottoressa particolarmente puntigliosa, ma mi aveva analizzata per benino e.. dappertutto! E quando scrivo dappertutto intendo proprio dappertutto :-)

    Pero' poi sono stata fortunata e la green card mi e' arrivata subito :-)

    In bocca al lupo!

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