Gioiello n.2 (n. 1 nel libro di Solnit)
Il Golden Gate Bridge
(che parla da sé)
Sarà vero, però ogni volta che lo attraverso mi emoziono. Ripenso sempre a quando lo attraversai per la prima volta, a diciassette anni, insieme alla mia amica Cristina, a quella foto che ci ritrae scompigliate dal vento, sorprese dal freddo (da brave turiste), e fiduciose nella profezia di tutti i ponti e di tutte le fontane del mondo: se attraversi questo ponte, se butti una moneta, un giorno tornerai. E in effetti, con tutto quel futuro davanti, non sembrava così impossibile tornare.
E infatti eccomi qua. Nelle prime due foto il ponte è visto dal tetto del palazzo dove abitiamo. (Cliccateci sopra se volete ingrandirle.)
La foto qui sotto, invece, è stata scattata al Lincoln Park, dove siamo andati a fare una passeggiata il giorno del nostro matrimonio, lo scorso febbraio.
In effetti non c'è molto da dire che non sia già stato detto, su quello che la guida Frommers considera "probabilmente il più bel ponte del mondo, e senz'altro il più fotografato". E questo anche se Rebecca Solnit, nel libro da cui prendo spunto per questi post (si veda qui e qui), racconta che alla centenaria pittrice Add Bonn il ponte non piace perché "il panorama era molto più maestoso prima" (facendo un paio di conti, Add aveva 26 anni all'epoca della costruzione del ponte, nel 1937).
Sarà vero, però ogni volta che lo attraverso mi emoziono. Ripenso sempre a quando lo attraversai per la prima volta, a diciassette anni, insieme alla mia amica Cristina, a quella foto che ci ritrae scompigliate dal vento, sorprese dal freddo (da brave turiste), e fiduciose nella profezia di tutti i ponti e di tutte le fontane del mondo: se attraversi questo ponte, se butti una moneta, un giorno tornerai. E in effetti, con tutto quel futuro davanti, non sembrava così impossibile tornare.
E infatti eccomi qua. Nelle prime due foto il ponte è visto dal tetto del palazzo dove abitiamo. (Cliccateci sopra se volete ingrandirle.)
La foto qui sotto, invece, è stata scattata al Lincoln Park, dove siamo andati a fare una passeggiata il giorno del nostro matrimonio, lo scorso febbraio.
Ci sono alcuni monumenti di alcune città che identificano la città stessa. Ti abitui all'associazione fin dai tempi di scuola, per le figure sui libri, e poi ti si stampano nel cervello e diventano icone.
RispondiEliminaQuesto ponte è tra i miei desiderata ( ma dove è la nebbia?!)
Certe volte la retorica turistica del "posto da vedere" è solo una bufala, ma questo ponte è proprio di una bellezza mozzafiato (non solo per l'architettura, ma anche per lo sfondo).
RispondiEliminaLa nebbia mi ha stufato! Con l'inizio di settembre mi dicono che dovrebbe diminuire, per adesso siamo in una situazione di parità: un giorno di sole e uno di nebbione.
La prima foto è stata scattata a settembre di qualche anno fa, le altre due a febbraio dell'anno scorso. In luglio e in agosto delle foto così sarebbero impossibili!
Mi sono commossa, ricerco la foto ;-)
RispondiEliminaammazza che vista che c'hai! :-/
RispondiElimina(scusa, ma quanno ce vo', ce vo')
Ha ha, sì, però la vista è dal tetto, non dalla finestra. In pratica bisogna salire ancora di un piano e poi uscire sul tetto piatto che non ha parapetto e fa una paura tremenda (infatti salirci sarebbe vietato...)!
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