I dolci non sono il mio forte. Anzi, diciamo che proprio non li so fare. Però ce n'è uno che mi viene benissimo, perché è il dolce più facile del mondo: il salame di cioccolato.
C'è un problema, però. Questo dolce semplice, veloce e squisito comprende fra gli ingredienti i biscotti secchi. Cioè, proprio quelli secchi secchi, i più economici, quelli nel pacco da un chilo che trovate nello scaffale più in basso del supermercato.
Ecco, questi biscotti negli Usa non si trovano. Negli Usa non esiste la meravigliosa usanza di intingere i biscotti nel tè o nel latte. I cookies non si mangiano per colazione. La gente ride, quando mi vede mangiare i biscotti per colazione. Biscotti, si badi bene, che ho trovato al termine di una lunga ricerca, dopo aver frugato sconsolata tra scaffali pieni di cose burrosissime, dolcissime e cioccolatose, che tutto sembrano meno che biscotti.
Fatteli da sola i biscotti, direte voi. Ma io, come dicevo, i dolci non li so fare. Tranne questo, che oltretutto è anche sgraziato a vedersi e poco fotogenico. Dopo una serata esilarante passata con le amiche a fingerci food photographer, la foto migliore che abbiamo ricavato è questa:
Tanto, insomma, lo sapete tutti che aspetto ha il salame di cioccolato. Vi sfido a farlo sembrare più bello di così.
Intanto, ecco la ricetta:
100 gr. di cacao amaro in polvere
300 gr. di biscotti secchi
150 gr. di burro
150 gr. di zucchero
1 tuorlo
1 bicchierino di marsala secco
Sbriciolate i biscotti. (Io in genere li metto dentro un asciugapiatti e poi li prendo a martellate.) Sciogliete il burro a bagnomaria, poi versatelo in una zuppiera e aggiungete gli altri ingredienti: prima il cacao, lo zucchero e il tuorlo, mescolando, poi i biscotti e infine il marsala. Mescolate bene l'impasto e poi versatelo sopra un foglio di carta stagnola, dove gli darete una bella forma cilindrica da salame. (A questo punto il livello di fotogenicità è al minimo). Infine schiaffatelo in freezer per qualche ora. E poi ditemi se non è buono.
Probabilmente anche la sensazione di chi, anni fa in Italia, voleva fare la cheesecake (ricetta inglese, quella che non prevede cottura) e non trovava l'ingrediente fondamentale per la base, i biscotti digestive. Ora invece li vendono al supermercato, quindi non abbandonare le speranze!!!
RispondiEliminaanche il salame di cioccolato può diventare passabilmente fotogenico, ma solo dopo averlo affettato e disposto ad arte in un piatto.
RispondiEliminaanche a me mancano gli scaffali pieni di buste di biscotti, qui tutto cioccolatoso e burroso, ma buonissimo!
sigh, che disperazione i biscotti, io qui non ne trovo che mi soddisfino. sanno solo di uova o quando va bene di burro, ma di nulla piu'.
RispondiEliminabuono il salame turco (dalle mie parti in IT si chiama cosi'...), della serie dopo leccatevi le dita. ho visto le goduriose fette esposte anche qui, ma ancora non mi sono azzardata a provarle.
mica hanno il marsala? e i biscotti giusti? eheh.
ps e' difficile fotografare il cibo.
ps 2 mi sono immaginata te mentre ti accanivi col martello. esilarante!
@Mariantonietta: ehm, diciamo che abbiamo cercato di creare un'immagine rustica...
RispondiEliminaD'altronde, come ha notato Elle, io in cucina ci vado col martello!
@Licia: purtroppo dubito che i nostri biscotti secchi possano infine approdare sui lidi statunitensi, come è accaduto da noi per i biscotti "digestive". Le doti che noi attribuiamo loro, il fatto cioè di essere perfetti da inzuppare nonché evocatori di tenere memorie d'infanzia - vere e proprie madeleine del caffellatte - gli fanno un baffo agli americani, che non sono interessati né alle colazioni dolci, né ai tè pomeridiani, né, tantomeno, a un prodotto italiano così umile e per niente fighetto. Laggiù al massimo trovi i cantucci: tipici, toscani, costosi (e nessuno sa che si inzuppano nel vino. Mi sa che la cultura americana proprio non prevede l'inzuppamento).
RispondiEliminaChe biscotti hai usato alla fine? Io avrei pensato ai graham crackers..
RispondiEliminaHe he, Eleonora, sono in Italia! I biscotti secchi del discount!
RispondiEliminaoh, come ti capisco!!!
RispondiEliminaio di solito mi deprimo davanti allo scaffale dei biscotti, perche' non c'e' nulla che non sia burroso o cioccolatoso o riempito di qualcosa.. il biscottino semplice non esiste, e infatti quando torno in italia faccio sempre scorta di gentilini e similari, che a pensarci e' veramente triste...
l'unico biscotto secco che e' trovato si chiama leibiniz e lo vendono da sprouts (ex henry's)... quando ci ricapito li prendo e mi cimento nel salame al cioccolato ;-)
[ps sbaglio o.. aspettiamo ancora la ricetta del riempimento alla mela per la apple-pie?]
Pensa che un mio amico (romagnolo, quello con la nostalgia dello squacquerone) si faceva mandare i biscotti da un'amica newyorchese, perché pare che lì, nella grande metropoli, arrivino addirittura i biscotti del mulino bianco... adesso però si è appena sposato con una cuoca sopraffina, e nei voti nuziali le ha fatto promettere una vita di biscotti fatti in casa!
RispondiEliminaCerto che mi ricordo la ricetta della apple-pie! Pensa che prima di partire da SF ho fotografato le pagine di un libro di cucina per averle lì pronte da tradurre. Mi facevo solo un po' di scrupoli perché la ricetta non l'ho ancora provata. Ma non importa, la pubblicherò ugualmente!
Ma offri anche? Io impazzisco per il cioccolato!
RispondiEliminaAh, Matteo, ti temevo! Con quelle meraviglie di raffinatezza che prepara tua moglie, se ti ho fatto venire l'acquolina con il mio dolce fatto col martello si vede che il cioccolato ti piace proprio da impazzire!
RispondiEliminaMa lo sai che da noi (non so da voi, ma penso ci siao pure li') "Biscotti" (con la B maiuscola) e' proprio un nome che indica una varieta' specifica di...biscotti?!?
RispondiElimina:-DDD No, non li ho mai visti! E come sono?
RispondiEliminae' vero, qui i cookies sono diversi, morbidi all'interno. Io pero' il salame di cioccolato lo faccio utilizzando proprio i buscotti italiani, tipo i galletti o i frollini rinsecchiti, che trovo senza problemi qui a Chicago.
RispondiEliminaAltrimenti, come dice B&K qui sopra, usa quelli che qui in America chiamano "biscotti", ma che nella maggior parte dell'Italia si chiamano "cantuccini".
Amici americani mi spiegavano che per loro i “Biscotti” sono quelli cotti, appunto “due volte”.
RispondiEliminaQuindi, come diceva Tuscan foodie, simili ai cantuccini.
Però chiamarli biscotti-cookies mi sembra buffo!!
Accidenti, ma allora è un problema della costa occidentale! A San Francisco non si trovano i frollini rinsecchiti, ne sono sicura (anche se spero sempre che arrivi qualcuno a smentirmi)!
RispondiEliminaMa davvero, i cantuccini? In effetti hanno la consistenza giusta... l'unica differenza è che a questo punto il salame di cioccolato passa automaticamente da dolce povero a dolce di lusso, visto che a SF i cantuccini li vendono in confezioni da 20 grammi incartate con foglia d'oro a un costo da caviale Beluga.
massimo rispetto per il salame al cioccolato, anche io non so fare i dolci e oltre al salame al cioccolato che fino a 30 anni e' sempre stato il mio unico masterpiece!
RispondiEliminaHo aggiunto solo recentemente il sernik polacco (2 anni fa) e il tiramisu' (da 6 mesi, perche' essendo italiana ogni volta che mi invitano a cena e chiedo cosa portare, vogliono il tiramisu') Anche qua si fa fatica a trovare i biscotti secchi, io a volte mi rassegno e uso i cookies con le gocce di cioccolato!
Ciao Valentina, benvenuta! Fantastico il sernik polacco, sono andata a vedermelo perché non lo conoscevo: grazie!
RispondiEliminasilvia io il sernik l ho leggermente modificato in base agli ingredienti che trovo qui:
RispondiEliminaintanto per togliermi la menata della base, uso un pan di spagna e lo infilo (ritagliando l'eccedenza) in una teglia per torte precedentemente foderata di carta forno sul fondo e imburrata sui lati.Per una tortiera di 25cm di diametro uso questi ingredienti
5 tuorli d'uovo, li mescolo con la frusta elettrica con 200 gr di burro a pezzetti, 3 cucchiai da tavola di zucchero a velo, un cucchiaio da tavola di scorza di limone, succo di mezzo limone, 3 cucchiai di fecola di patate e mezza bustina di lievito. Nel frattempo ho messo a mollo in una tazza di te quattro cucchiai da tavola di uvetta e sei albicocche secche tagliate a pezzetti. Le scolo e le mescolo al composto, al quale unisco 500 gr di ricotta. Prova se e' abbastanza dolce, senza stuccare e aggiusta di zucchero.
Cola il composto a riempire la tortiera, metti in forno preriscaldato a 180', funzione sopra e sotto non ventilata, metti un foglio di alluminio sopra e dopo mezzora di cottura controlla come va, dopo altra mezzora fai la prova stecchino: se lo tiri fuori asciutto e' cotta, senno prova ogni 5 minuti.
Grazie Valentina, visto che adoro le uvette e le albicocche secche, questo sarà il mio prossimo passo sulla strada della preparazione dei dolci. Un dolce da forno!
RispondiEliminaTi butto lì una variante baltica che mi ha molto sorpreso: di fatto la ricetta è identica a quella che hai pubblicato tu, ma al posto di zucchero, uova e liquore si utilizza del latte condensato. All'inizio ero molto perplesso, poi mi sono ricreduto (i meriti vanno unicamente a mia moglie, che è lituana).
RispondiEliminaTi credo sulla fiducia, solo perché mi dici che all'inizio eri perplesso... perché ecco, insomma, il latte condensato... ugh. Però sono curiosa, lo sperimenterò.
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