La Grace Cathedral, come dicevo ieri, è la cattedrale episcopale di San Francisco, completata negli anni '60. Questo è un estratto della voce di Wikipedia sulla simpatica Chiesa Episcopale: "La Chiesa Episcopale fu attiva nel movimento del Vangelo Sociale della fine del diciannovesimo secolo, e sin dagli anni '60 e '70 ha svolto un ruolo di guida nei movimenti progressisti sulle questioni delle relazioni fra Chiesa e Stato. Nelle sue risoluzioni inerenti alle questioni statali la Chiesa Episcopale si è opposta alla pena di morte e ha appoggiato i movimenti per i diritti civili, e alcuni dei suoi leader e sacerdoti marciarono con i dimostranti. Molte diocesi ordinano apertamente uomini e donne omosessuali; in alcune di esse vengono celebrate anche le benedizioni di coppie dello stesso sesso. Su altre questioni, quali l'aborto, la chiesa si è schierata su entrambi i fronti del dibattito."
Oltre alle sedute di yoga, la cattedrale ospita altre cose affascinanti (a parte i suoi celebrati labirinti "meditativi", che non trovo particolarmente interessanti). La prima mi è capitata davanti gli occhi mentre mi raddrizzavo da un'uttanasana: una vetrata con una strana scritta. E = mc2. Cosa ci fa la teoria della relatività sulla vetrata di una chiesa, ho pensato. Una breve ricerca ed ecco risolto il mistero: Einstein venne scelto per rappresentare la Scienza in una serie di dodici vetrate istoriate dedicate alle Conquiste dell'Umanità. Sulla vetrata è raffigurato Einstein che guarda verso l'alto, circondato da elettroni e particelle atomiche. Sopra la sua testa s'intravede un razzo che sfiora la superficie lunare, a simboleggiare la sua influenza sull'astronomia e la cosmologia (sull'altro lato della navata c'è una vetrata dedicata all'astronauta John Glenn). In basso a sinistra c'è un atomo di elio, che ci ricorda le scoperte di Einstein sulla fisica nucleare e le sue gravi preoccupazioni sull'abuso dell'energia atomica.
Al termine di quella stessa seduta di yoga, mentre mi avviavo verso l'uscita, ho scoperto un altro piccolo tesoro della cattedrale: la AIDS Interfaith Memorial Chapel. Il pezzo forte della cappella è il trittico di Keith Haring, The Life of Christ, basato su un'icona russa e realizzato in bronzo e oro bianco. Si tratta dell'ultimo lavoro di Haring, portato a termine due settimane prima della sua morte per AIDS, nel 1989.
Chissa' che bello che e' dal vivo!
RispondiEliminaSapessi cosa darei per avere più tempo per esplorare questa città piena di sorprese! Il lato positivo è che posso scoprirla piano piano, e così pensare che non potrò mai annoiarmi.
RispondiEliminaGià! :) vale anche per noi che ti seguiamo!
RispondiEliminaEd io che me la sono persa per via del mio ateismo!
RispondiEliminaAgli atei consiglio la Unitarian Church, la mia preferita in assoluto, sulla quale prima o poi scriverò un post. Avevo un amico che ne faceva parte, e una volta si lamentò perché ormai non era più quella di una volta. "Pensa," mi disse, "adesso c'è addirittura qualcuno che crede in Dio."
RispondiEliminaBellissimo il trittico di K.Haring, e ancor di piu' m'e' piaciuta l'idea alla base (tutte le religioni del mondo unite simbolicamente nella cappella come in una preghiera corale e senza barriere contro l'AIDS). L'ennesima possibilita' che SF ti da' per farti sentire al centro del mondo.
RispondiEliminaBe', magari non proprio al centro, vista la distanza da tutto il resto... però sì, l'idea è molto bella. Ho sempre avuto una grande simpatia per le religioni americane "progressiste".
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