Alle prese con un'importante decisione che mi sta soffocando di dubbi e incertezze e non mi permette di pensare ad altro, vi lascio un saluto veloce con una foto del cavaliere d'Italia che ho fotografato a Maiorca (quando avrò tempo farò un post per spiegarvi perché non andrò mai più in vacanza a Maiorca).
Visualizzazione post con etichetta Birds. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Birds. Mostra tutti i post
domenica 7 ottobre 2018
lunedì 25 luglio 2016
Pappagalli sul melo
Come sempre, d'estate lavoro più del resto dell'anno. La scuola si aggiunge alle traduzioni, e adesso ho anche una lunga recensione da scrivere, oltre a tre brevi racconti per Pordenonelegge dove andrò in settembre. Insomma, non vado molto in giro, però qualcosa di carino da fotografare lo trovo ugualmente, fuori dalla finestra. A quattro anni dal suo tentato omicidio, il melo del giardino accanto si è ripreso e ha fatto le mele, che ora stanno attirando gli adorati pappagalli di Telegraph Hill. Eccone qualcuno
giovedì 9 luglio 2015
Il Signor Mimo Poliglotta
A casa mi svegliava il Signor Merlo
Il Signor Merlo lo conoscete tutti, comincia a cantare all'alba ed è l'unico suono mattutino che non mi infastidisce, anzi, mi fa svegliare allegra.
Mi è dispiaciuto tanto lasciare il Signor Merlo, ma qui ho trovato ad aspettarmi il Signor Mimo Poliglotta, che quanto a canti non è certo da meno. Come dice il nome, gli piace imitare i suoni che sente in giro, dal verso del corvo all'allarme di una macchina. Li mette tutti insieme e crea una composizione deliziosa.
lunedì 25 maggio 2015
Un post zoologico
Per distrarmi dall'attesa di un'email che chissà quando arriverà, se mai arriverà, e che finora ho cercato invano di attirare con diverse tattiche, tipo fissare ininterrottamente la pagina di gmail visualizzando
l'avverarsi del mio desiderio e recitando scongiuri, oppure fingermi
impegnata in altre attività e lanciare ogni tanto uno sguardo noncurante
allo schermo, ho deciso che per la mia salute mentale era forse meglio fare una gita. E così siamo andati in Svizzera a fare un giretto per fattorie e oasi naturalistiche. Se alle foto di ieri aggiungo anche quelle che ho fatto qui al lago nei giorni precedenti, credo di poter aprire uno zoo virtuale.
Coppia di svassi |
Vanessa del cardo sul pitosforo |
I cignetti crescono (e sono sempre cinque!) |
Se si contorcono mamma e papà ci contorciamo anche noi |
Mr K e la mucca |
Merlino e Rapunzel |
Neonati in fattoria |
Neonati in fattoria/2: piccolo di rondine in mano all'ornitologa |
Little Free Library con daini |
mercoledì 29 aprile 2015
I CIGNI NON MANGIANO PANE
Quest'anno ne sono nati cinque, come l'anno scorso. Ma l'anno scorso ne è sopravvissuto uno solo. Puntuali come la morte, nel fine settimana arrivano orde di turisti armati di sacchi di pane e avvelenano i cignetti. La volontaria che questa mattina attaccava i cartelli (che fra l'altro sono fuorvianti: i vegetariani mangiano anche il pane, no?) era molto preoccupata: l'anno scorso, dopo una domenica di bel tempo, ne ha raccolti due morti in un colpo solo. Che dire, speriamo che piova.
Carini, eh? Vi terrò aggiornati su quanti sopravvivranno all'assalto dei turisti armati di michette |
lunedì 16 marzo 2015
Point Reyes/3. Panini e colibrì
Il giorno dopo abbiamo percorso uno dei numerosi sentieri del parco. Il paesaggio è sempre straordinario
Prima di tornare indietro ci siamo mangiati i panini che ci siamo fatti preparare al supermercato. Quello di Mr. K è il classico panino americano con dentro tutto (in particolare non capisco l'abbinata senape-maionese). Quando ho chiesto solo cetriolini e formaggio, la commessa mi ha guardato come se avessi le antenne e la pelle verde.
E per chiudere in bellezza, ho potuto zoomare anche un paio di colibrì.
[Vi faccio vedere solo belle foto e vi racconto poche storie perché sto usando tutto il mio - scarsissimo - tempo libero per raccogliere materiale e scrivere. Tutte le storie più succulente finiranno nel libro.]
martedì 24 febbraio 2015
Vicolo dei pappagalli
Come vi dicevo parlandovi dei Filbert Steps, San Francisco è piena di vicoli, vicoletti e passaggi nascosti. Ci sono addirittura delle stradine sterrate in mezzo alla città, come Redfield Alley, a Russian Hill, vicino a casa mia:
Di ritorno da Redfield Alley, risalendo la ripidissima Jones Street, mi sono imbattuta in un altro vicoletto, Macondray Lane, che ha fornito l'ispirazione ad Armistead Maupin per il Barbary Lane della sua famosa serie di romanzi Tales of the City.
In Macondray Lane ci sono case bellissime, giardini deliziosi
e poi c'è un melo selvatico che piace tanto ai pappagalli. E anche al mio zoom. Dopo le quindicimila foto alle otarie, ne ho scattate almeno altre quindicimila ai pappagalli. Anzi, a un pappagallo:
domenica 2 novembre 2014
![]() |
Dalla serie Birds And Other Angels, di Barbara Bosworth |
martedì 8 luglio 2014
Il mimo poliglotta
Da qualche giorno un nuovo uccello si è aggiunto ai pappagalli e ai colibrì che svolazzano nei giardini qui attorno. Non l'ho ancora visto, ma canta meravigliosamente, di giorno e di notte. Un canto stroardinariamente variegato, diverso da tutti i canti d'uccello che ho sentito finora. Dopo una breve ricerca ho capito chi era: il Northern Mockingbird, che in italiano ha due nomi, uno più bello dell'altro: tordo beffeggiatore e mimo poliglotta. Si chiama così perché sa imitare i canti di tutti gli altri uccelli, e non solo, anche rumori tipo gli allarmi delle automobili. A un certo punto lo fa anche nel video qui sotto.
Qui ne trovate una bella descrizione risalente al 1891, tratta dalla Storia Naturale di M. Lessona.
"Il canto proprio del mimo poliglotto ricorda, secondo Gerhardt, quello
del nostro tordo bottaccio, non è tuttavia quello che gli ha procacciato
tanta celebrità e del quale i naturalisti americani ci fanno
descrizioni così entusiastiche. Wilson e Audubon si accordano
nell'affermare che può esser detto il re dei cantori, e sostengono che
nessun altro uccello gli può essere paragonato per l'estensione e la
modulazione della voce.
Non sono già i suoni flebili e dolci del flauto o di qualsiasi altro
strumento, dice l'Audubon, ma bensì i suoni più armoniosi che la natura
sa inventare. La purezza del canto, la sua diversa accentuazione,
l'estensione della voce, la limpidezza sua, sono veramente inarrivabili.
Probabilmente non havvi al mondo altro uccello che possieda tanta
abilità musicale quanto questo re del canto, che dalla sola natura
riceve i suoi ammaestramenti (...)"
"La voce del mimo poliglotto, dice il Wilson, è piena, forte,
suscettibile di qualsiasi modulazione. Dai limpidi e morbidi suoni dei
tordi silvani passa per tutte le inflessioni immaginabili fino allo
strido selvaggio dell'avoltojo. Il mimo poliglotto nel ritmo e
nell'accentuazione imita perfettamente la canzone rubata altrui,
aggiungendovi però del proprio la forza o la grazia. Nei boschi del
paese ove è indigeno non conosce rivali; infinite sono le modulazioni
del suo canto. Esso consiste in brevi battute da due a sei toni che
sgorgano con gran forza e prestezza, e si seguono senza posa talvolta
per delle ore intere. Molte volte chi ascolta crede di aver vicino un
buon numero di uccelli che si siano uniti per dare concerto: basta un
sol mimo poliglotto perché cadano in tale inganno non soltanto il
cacciatore, ma eziandio altri uccelli."
giovedì 10 aprile 2014
Il mio reality show preferito
Si chiama Piip-Show, ed è trasmesso da NRK, la Tv pubblica norvegese. Si tratta di un reality show nel quale una telecamera fissa riprende quello che avviene dentro una mangiatoia per uccelli, allestita come un bar. Nel primo mese di trasmissione ci sono stati diversi colpi di scena: nella mangiatoia sono entrate diverse specie di uccelli, come passeri, cinciarelle, cinciallegre, picchi muratori, pettirossi e ciuffolotti, e anche intrusi come lo scoiattolo.
Ora che è venuto il momento di chiudere la mangiatoia delle cince (adesso hanno bisogno di mangiare proteine, quindi insetti), potrò consolarmi guardando il Piip-Show. Ma è cominciata anche la stagione delle webcam, e gli uccelli dell'Estonia stanno per arrivare. L'allocco c'è già, si attendono il falco e la cicogna nera. Buona visione!
giovedì 27 marzo 2014
La fedeltà della cicogna
Puntuale come ogni anno all'arrivo della primavera, Klepetan, il maschio
di una coppia di cicogne, è tornato in Croazia dopo aver percorso in
volo tredicimila chilometri dal Sudafrica, per riunirsi alla sua Malena
(Piccola, in croato), che a causa di una vecchia ferita non riesce più a
fare la lunga traversata stagionale. Questo è il dodicesimo anno
consecutivo che Klepetan raggiunge la compagna nel loro nido nel
villaggio di Brodski Varos, nell'est della Croazia.
Malena trascorre gli inverni sul tetto della casa di Stjepan Vokic, un
bidello pensionato, che si prende cura dell’animale dal 1993, quando fu
ferita a un’ala dai cacciatori, procurandosi una ferita che le impedisce
di volare. “Quest'anno Klepetan è arrivato con dodici ore di anticipo
rispetto al solito, mi ha svegliato ieri mattina presto: io e Malena lo
aspettavamo per oggi”, ha raccontato Vokic al giornale Jutarnji list.
Negli altri nidi, ha aggiunto, le cicogne torneranno tra cinque o sei
giorni, mentre “lui è sempre il primo ad arrivare poiché sa che la sua
Malena lo aspetta impaziente”.
Da "Vie dell'Est". Grazie ad Andrea Rényi che lo ha segnalato.
giovedì 9 gennaio 2014
Sono tornate le cince!
Sono stati momenti di panico. Un giorno ho spalancato la porta nel negozio per animali urlando: "Dove sono le cince?!?" La gente azzardava ipotesi su migrazioni sballate, primavere piovose, inverni miti, ma tutti erano preoccupati. Non c'erano cince. Le palline di grasso che sparivano dal mio balcone al ritmo di una alla settimana, ora languivano lì senza nessuno che vi si appendesse a becchettare. L'amica ornitologa, stremata dai miei appelli disperati, mi ha inviato un documento francese sull'insolita assenza degli uccelli dalle mangiatoie, da cui risultava che in effetti la primavera piovosa ha ostacolato la riproduzione, e l'assenza di neve in montagna ha rallentato la migrazione, con un conseguente calo del 30% nella presenza di cince.
Ma adesso in montagna c'è la neve, e le cince sono tornate. La mia nuova casetta-mangiatoia è frequentata da paio di cince punk (dal ciuffo), cinciallegre, cince more e cinciarelle. E da un petirosso timidissimo che è l'unico a mangiare la palla di grasso. Quest'anno le cince vogliono solo arachidi e briciole dolci. Viziate.
lunedì 17 giugno 2013
Emptying the Skies, il reportage di Jonathan Franzen diventa un documentario
Tutto è cominciato con il reportage Emptying the Skies, uscito sul New Yorker nel 2010. Jonathan Franzen aveva viaggiato in alcuni paesi dell'Europa meridionale (Italia, Malta, Cipro) per raccontare il bracconaggio dei piccoli uccelli di cui questi paesi sono campioni. Io lo avevo accompagnato per una parte del viaggio, e poi ho tradotto il reportage, che è uscito su Internazionale con il titolo Cieli silenziosi ed è stato ripubblicato nella raccolta di saggi Farther Away, uscito in italiano come Più lontano ancora.
La storia di questo reportage prosegue: oggi è diventato un documentario. QUI trovate l'articolo di Repubblica che ne parla, e qui sotto trovate il trailer.
sabato 25 maggio 2013
Un aggiornamento sugli allocchi
Ieri sera Paul è salito sul davanzale come fa di solito
Ma anche Artur voleva vedere un po' di mondo, e così ha cominciato spintonarlo
E Paul è caduto!
E infine, ecco una foto del nido da fuori
Ma anche Artur voleva vedere un po' di mondo, e così ha cominciato spintonarlo
E Paul è caduto!
Ci sono stati momenti di panico nel forum, finché qualcuno non ha spiegato che comunque era giunto il momento che Paul lasciasse il nido. Ora sarebbe rimasto su qualche ramo più basso per un po', e i genitori lo avrebbero nutrito da lì.
E invece, poco dopo... colpo di scena! Paul è tornato nel nido. Pare che non succeda mai che rientrino dopo essere usciti.
E infine, ecco una foto del nido da fuori
Iscriviti a:
Post (Atom)