venerdì 8 novembre 2013

Meet my husband/26: Un film di Woody Allen, ma in 3D


In attesa di presentare la rassegna stampa completa sull'ultima opera di Mr. K, vi propongo QUESTO articolo comparso su Icon, l'inserto di Panorama in edicola proprio in questi giorni.
L'autore, Nicolò Minerbi, descrive le opere di Mr. K come "arte del cazzeggio, ma at his best. Fermo restando un approccio americàn-socratico, si capisce." Se avete tempo leggetelo, è molto divertente.

29 commenti:

  1. tuo marito è un genio, Silvia, in ogni possibile sfaccettatura del termine!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una volta da qualche parte lo avevano chiamato "filosofo sarcazzo che si veste come Piperno", ma non trovo più il link.

      Elimina
    2. ah ah ah ah ah ah ah ah ah e anche con una notevole dose di ironia! (sua e tua, beninteso!)

      Elimina
  2. Devo ancora leggere il tuo su Nazione Indiana! Questo sembra davvero divertente :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è breve, si legge in fretta. Il mio ha appena ricevuto un commento critico che mi ha fatto molto piacere.

      Elimina
  3. Ahahah! Ecco, direi che mi serve il lingotto per dilatare il tempo XD
    Ma c'è un articolo in cui spiega il suo processo creativo? Io davvero vorrei sapere come gli vengono fuori queste cose.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. O mentre dorme, oppure mentre se ne va in giro estrae un miniblocchetto e una minimatita e comincia a scribacchiare.

      Elimina
  4. Prima o poi dovrò vedere una mostra del tuo maritino... vuoi mettere la mise "incravattata e doppiepettata"? Batte facile sia Piperno che Philippe Daverio ;-) E così a maggio tornate in quel di Berlino... bene, bene. Ma che bella la definizione poet of ideas! Se fossi in lui mi ci farei un bel biglietto da visita: nome, cognome, poet of ideas. Naturalmente nella versione italiana diventerebbe artista del cazzeggio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La descrizione della mise è bellissima. E sì, approviamo l'idea del biglietto da visita bilingue. ("Poet of ideas" l'ha coniato Adam Gopnik sul New Yorker.)

      Elimina
  5. Tuo marito è uno che sa vivere!!

    RispondiElimina
  6. lo voglio il lingotto da mettere sul comodino!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uhm... sento con Mr K se si può organizzare una spedizione...

      Elimina
  7. Non ho capito bene, l'autore dell'articolo è tuo marito? Se si siete una coppia fantastica....!

    RispondiElimina
  8. ho capito ora. Tuo marito è l'artista! TROPPO FIGO ALLORA.... bellissimo...

    RispondiElimina
  9. Magari bastasse un lingotto, ne ordinerei un furgone pieno!

    Bacio cara

    RispondiElimina
  10. questa "filosofia sperimentale" un po' mi incuriosisce lo ammetto…e che cavolo siete a berlino a maggio io arriverò a metà/fine giugno quindi non ci becchiamo neanche stavolta e sono a San Francisco quando voi siete in Italia…niente non s'ha da fare!…peccato perché mio marito è "filosofo -senza sperimentale" ma un gran cultore di papillon sono sicura che si prenderebbero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Noo! Vuoi dire che ci perdiamo l'ultimo altro cultore di papillon di questo secolo? Ma allora dobbiamo organizzare un incontro!

      Elimina
  11. Geniale ( marito e articolo)! Ma che non passiate mai per Bruxelles a mettere a confronto il pensiero 'american-socratico con gli ironici paradossi di Magritte....

    RispondiElimina
  12. L'articolo è bellissimo, ti fa venire ancora più voglia di trovarti in mezzo a quel qualcosa in corso.

    Fantastico il guanto bianco vicino al lingottino, che tocco :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carini, no? Facevano parte della tenuta da filosofo sperimentale :-)

      Elimina
  13. più che confondere le acque mi sembra che che Mr. Jonathon voglia depurarle. Mi piace il suo approccio alla massa e al tempo:)

    RispondiElimina
  14. Quanto mi piacerebbe vedere una mostra di Mr Keats! Magari mi organizzo per maggio prfossimo, visto che la gita berlinese di quest'anno è saltata...

    RispondiElimina
  15. oye, sai che sto leggendo il libro di Mr Keats "The Book of the Unknown" ? si, anche qui in Africa, grazie all'edizione K***le. Le storie sono affascinanti e finora la mia preferita e' quella dello scemo del villaggio. Sto anche imparando nuovi aggettivi, perche' ce ne sono molti che non conoscevo ancora. Adesso vado a leggermi che dice Franzen. E grazie per continuare a scrivere, sei proprio stimolante da leggere. Io non sono passata per tanto tempo perche' ultimamente invece di scrivere, ho letto molto di piu o passato semplicemente tempo con le vicine ed i bambini del quartiere, perche' come sai, in Africa e' proprio difficile stare da soli :) bacioni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehi, che bello che ogni tanto rispunti! Mr K è molto felice di immaginare le sue storie in mezzo alle vicine e ai bambini del tuo quartiere :-)

      Elimina