Hunter S. Thompson |
Il futuro autore del più famoso libro sul fallimento della controcultura degli anni '60, Fear and Loathing in Las Vegas (Paura e disgusto a Las Vegas, trad. di S. Veronesi), nonché creatore del cosiddetto gonzo journalism, era originario del Kentucky, ma visse in molti posti diversi, fra cui, dal 1965 al 1967, anche a San Francisco, dove si immerse allegramente nella cultura hippie.
318 Parnassus Ave., la casa di Thompson a SF |
Hell's Angels, foto di H.S. Thompson |
In un articolo
pubblicato su "Times Magazine" nel 1967, poco prima della "Summer of
Love", e intitolato The Hashbury is the Capital of the Hippies,
Thompson derideva la cultura hippie, che a suo parere mancava di convinzioni politiche e artistiche ed era già inquinata dalle droghe pesanti che presto l'avrebbero distrutta.
Alla fine del 1967, Thompson si trasferì in
Colorado, a Woody Creek, dove rimase fino alla morte. A San Francisco tornò nel 1985, dove, nell'ambito delle ricerche per un articolo sulla "pornografia di coppia" per Playboy, frequentò il Mitchell Brothers O'Farrell Theater, il famoso strip club (dalle parti di casa mia, fra l'altro, con quel delizioso murale con balene e delfini) fondato dai fratelli Mitchell nel 1969, che rimane tuttora uno dei più vecchi e controversi locali per adulti della nazione. Thompson era buon amico dei Mitchell e assiduo frequentatore del club, che definì "il Carnegie Hall del sesso pubblico in America".
Il Mitchell Brothers O'Farrell Theatre |
Hunter S. Thompson morì suicida nel 2005, con un colpo di pistola alla tempia. Il suo biglietto d'addio, intitolato Football Season Is Over, diceva:
"No More Games. No More Bombs. No More Walking. No More Fun. No More
Swimming. 67. That is 17 years past 50. 17 more than I needed or
wanted. Boring. I am always bitchy. No Fun — for anybody. 67. You are
getting Greedy. Act your (old) age. Relax — This won't hurt."
Johnny Depp,
suo grande amico, organizzò una festa il 20 agosto
2005 durante la quale le ceneri di Thompson furono sparate in cielo con
un cannone, piazzato in cima a una torre a forma di pugno stretto intorno a un peyote, simbolo originariamente usato da Thompson quando si candidò alla carica di Sceriffo della contea di Pitkin, in Colorado. Tra i partecipanti al funerale c'erano il senatore John Kerry, Jack Nicholson, John Cusack, Bill Murray, Benicio del Toro e Sean Penn.
Buona domenica cara!
RispondiEliminaAnche a te! :-)
EliminaSilvia, tu devi assolutamente scrivere una guida di SF!
RispondiEliminaLo so, porca miseria! Ma vuoi sapere la verità? Siccome non posso permettermi di stare senza lavorare per il tempo necessario a scriverla, avrei bisogno di un editore che me la proponesse e mi pagasse un anticipo. Ma per il momento non si è ancora palesato :-)
EliminaUn vero mito della controcultura, bello questo tuo omaggio (da non dimenticare il film Fear and Loathing in Las Vegas con Deep e Benicio del Toro).
RispondiEliminap.s. ma abiti vicino al Il Mitchell Brothers O'Farrell Theatre? ... allora dobbiamo venire a trovarti ;)
E' il primo di una serie, a SF ci sono un sacco di personaggi con storie affascinanti.
EliminaI fratelli Mitchell, per esempio, altri due personaggioni. Farò un post anche su di loro.
grazie, Silvia
RispondiEliminabellissimo il murale nella foto! mi fa venire in mente una muralista mia/nostra amica che meriterebbe una menzione.
ciao, gianni p.
Ciao Gianni, stai parlando di Mona Caron? Purtroppo non la conosco di persona, spero di incontrarla, prima o poi!
Eliminauna menzione in questa tua galleria di bei sanfranciscans, intendevo. (per il murale nella foto, cito invece wikipedia: The entire exterior west and south faces of the theater are covered with two large murals. The west wall depicts a rainforest scene, and on the south wall is an underwater scene featuring a life-sized pod of whales and dolphins. These murals were painted in 1977 (Lou Silva with Ed Monroe, Daniel Burgevin, Todd Stanton, and Gary William Graham), 1983 (Lou Silva-solo), and 1990 by Lou Silva[13] with the assistance of Joanne Maxwell Wittenbrook, Ed Monroe, Mark Nathan Clark, and Juan "Blackwolf" Karlos.)
RispondiEliminaSì, quando passo di lì mi stupisco sempre che sia uno strip club e non un acquario.
EliminaGrazie per questo post bello e interessante.
RispondiElimina:)
Prego! Se ci riesco voglio farne uno alla settimana.
Eliminasì, mi riferivo proprio a Mona Caron! Mi entusiasmano le cose che fa. Sei sei a SF non dovrebbe essere tanto difficile incontrarla. g.
RispondiEliminaOra sono in Italia per un po', ma l'estate prossima potrei proprio cercarla :-)
Eliminada fuori il locale è bellissimo e sì davvero tu dovresti scrivere una guida su S. Francisco
RispondiEliminaMi unisco al coro di quelli che ti chiedono una guida di San Francisco, luci e ombre. Se assomiglierà al tuo blog sarà bellissima!
RispondiElimina@Amanda e Grazia: grazie, ci proverò, ma non dev'essere una guida, dev'essere qualcos'altro che ancora deve prendere forma :-)
Eliminadavvero un ottimo post molto interessante, grazie un saluto
RispondiEliminaIl biglietto d'addio è un'opera d'arte. Grazie per questa storia, Silvia :)
RispondiEliminaQuel murale sottomarino ci è sempre piaciuto un sacco (ora che so cosa ospita non potrò certo spiegare a eSSe di che si tratti ;) dopo che ce lo siamo chiesti in tre tante volte...)
RispondiEliminaQuesto post me lo sono tenuto da parte per un momento tranquillo, adoro questi tuoi post. Grazie (dalla terra delle Piogge Eterne ;) )
Grazie a tutti, presto arriverà una nuova puntata :-)
RispondiEliminaGrande Thompson! E lo conoscevo solo come scrittore...il tuo post non fa che confermare :)
RispondiEliminaE' una miniera di aneddoti, lui. Ne ho scelti solo alcuni ;-)
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