Vediamo se riesco a scrivere il post prima di andare in aeroporto, da dove spero di riuscire ad arrivare in Italia senza troppi intoppi.
So che aspettavate il racconto della passeggiata, ma in realtà non si può dire che sia stata una grande avventura. Faceva un freddo becco, io non ero molto in forma, c'era il rischio di trovare le strade chiuse per il gelo, e i boschi invernali spelacchiati non erano proprio esaltanti. Non abbiamo raggiunto l'Appalachian Trail di cui parla Bill Bryson e non abbiamo incontrato neanche un orso. L'unico souvenir è questa foto di Mr K all'inizio del sentiero che abbiamo scelto (da notare che in inglese "from the frying pan into the fire" significa "dalla padella alla brace").
Molto più interessante è stata la gita che abbiamo fatto il giorno dopo nella cittadina di Marshall, dove il tempo si è fermato. Ecco il department store:
Notare la bella giornata |
La stazione di servizio
Da questa parte del fiume c'erano i vecchi battisti, che parlano un dialetto incomprensibile e rappresentano lo zoccolo duro del North Carolina rurale. Dall'altra parte del fiume invece c'è una vecchia scuola che è stata comprata da un ricco artista, che ci ha ricavato dei bellissimi studi che affitta ad altri artisti meno ricchi, che arrivano qui da ogni parte dell'est, persino da New York. Naturalmente le due comunità non comunicano molto, ma tutto questo rende Marshall assai interessante.
Il palazzo degli artisti. Provate a immaginarlo con il sole |
Ecco, sono riuscita a finire il post. Qui piove a catinelle, ho due voli scrausi con in mezzo maltempo e tornadi vari. From the frying pan... Incrociate le dita per me!
PS: sono qui in aeroporto che aspetto l'imbarco (finora sembra puntuale) e mi sono ricordata di non avere pubblicato un'altra immagine che sembra uscita da un'altra epoca. Eccolo qui, lo abbiamo seguito lungo la strada da Marshall ad Asheville
Ah, ah, ah, bel post ironico davvero ... in compenso, anche qui fa un freddo non becco, però non sembra il 20 di marzo quasi 21. Quindi incrociamo le dita qui nell'orto ;)
RispondiEliminaSono in aeroporto e il volo per adesso è in orario... continuiamo a incrociare!
EliminaBeh non è che qui il tempo sia il massimo ieri nevicava a Padova, oggi a Merano un vento che ti porta, fate buon rientro vi aspettiamo. Lo store di Marshall è bellissimo
RispondiEliminaSì, e non era finto! Era tutto vero!
EliminaNo va beh ma è il set di un film dì la verità! Non ti sei sentita un po' come dovevano sentirsi Troisi e Benigni a Frittole? :D
RispondiEliminaCredo di averlo proprio detto, a Mr K, che eravamo a Frittole!
EliminaGiuro che proprio ieri ti pensavo: come è che Silvia non ha pubblicato niente? Ed eccoti qua, con questo reportage fantastico ... Un abbraccio da Palermo. Freddino anche qui!
RispondiEliminaE adesso sono di nuovo indietro con le cose da raccontare!
Eliminaè incredibile questa america che ci racconti!
RispondiEliminaAdoro questi angoletti sperduti. In alcuni sogno anche di trasferirmi (non in questo, però).
EliminaCerte tue foto di questi luoghi paiono quadri di Hopper!
RispondiEliminaE l'ultima non sembra un fotogramma di Daunbailò?
EliminaIncredibili gli 'merigani.
RispondiEliminaAnch'io ho pensato al film di Jarmusch
Gentile Silvia, vorrei info sul libro Arlington Park della Cusk. Forse in Italia è stato messo all'Indice? Le scrivo qui non essendo riuscita a contattarla privatamente.
RispondiEliminaGentile Lucia, cosa intende per messo all'Indice? Credo che sia semplicemente fuori catalogo. Magari provi a cercarlo su qualche sito di libri usati, tipo comprovendolibri.it
EliminaNeanche l'ebook è disponibile. Peccato, ho visto la settimana scorsa un'intervista dell'autrice su rai 5 e ha parlato di quel libro in modo da convincermi a leggerlo. Grazie per la risposta, sul sito comprovendolibri ce ne sono 2 in trattativa, domani chiamo e speriamo siano ancora disponibili. Buona sera
RispondiElimina