mercoledì 27 aprile 2011

Una gita in campagna: il biologico made in California

Ieri siamo andati a trovare la nostra amica Christine, che lavora alla Green String Farm, l'azienda agricola del famoso Bob Cannard. Green String si trova nella Sonoma Valley, la seconda zona vinicola della California dopo Napa, e delle due senz'altro la più autentica e meno "disneylandizzata". Il panorama, per chilometri e chilometri, è questo:

Bob Cannard è un pilastro del movimento per l'agricoltura sostenibile in California. La sua idea di base, oltre naturalmente al totale rifiuto di qualsiasi agente chimico e alla rotazione delle colture, è quella che occorre restituire alla terra la stessa quantità di nutrimento che le abbiamo preso per sfamarci. Per questo il famoso Chez Panisse - il ristorante pioniere dello "slow food" californiano fondato dall'altrettanto famosa Alice Waters, che storicamente si rifornisce di verdura presso Green String - rimanda indietro tutti gli scarti vegetali della cucina alla fattoria, dove vengono riutilizzati per il compost. Inoltre, secondo Cannard le erbacce non esistono. Qualunque pianta migliora la composizione del suolo e apporta svariati benefici alle coltivazioni, e così la raccolta della verdura diventa una specie di caccia al tesoro in mezzo alla giungla. Questo, per esempio, è un campo di pomodori:

Durante la gita alla fattoria, oltre a salutare il nostro amico Chewy, il toro con la permanente

abbiamo visitato il vicino Beauty Ranch di Jack London, o almeno una parte dell'enorme proprietà (4 km²) acquistata da London nel 1905: le rovine di Wolf House, il mastodontico palazzo che doveva diventare la dimora dei sogni di Jack e di sua moglie Charmian. Si narra che Jack, spaventato dal terremoto e dall'incendio che distrussero San Francisco nel 1906, volle costruire una magione a prova di incendio, ma per una beffa del destino la sua Wolf House venne distrutta dalle fiamme quando stava per essere terminata, nel 1913, appena due settimane prima che Jack e Charmian vi andassero ad abitare. Forse Jack non avrebbe mai dovuto pronunciare l'infelice frase: "My house will be standing, Act of God permitting, for a thousand years." 
Jack London morì nel 1916, a soli 40 anni, senza mai riuscire a ricostruire Wolf House. Che oggi ci appare così:

7 commenti:

  1. Mi hai fatto venire voglia di tornarci a Sonoma! Ignoravo del tutto che esistesse una quasi casa di jack London!
    Hai mangiato da Chez Panisse? E' buono ma non da perderci la testa.
    Altra storia e' la French Laundry...A Napa.

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  2. Ciao Silvia-

    Amo molto Jack London (in particolare The Call of the Wild) ma lui, come molti autori americani del Novecento, aveva fortissimi problemi fra cui l'alcolismo. Non si contano gli scrittori moderni americani attaccati alla bottiglia. Mi auguro che tu, traducendo, non ti faccia contagiare ;-)

    Gia' che ci sono ti faccio due domandine sul cibo: in California trovate il radicchio tardivo di Treviso e i funghi porcini freschi? Vengono coltivati in loco?

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  3. @Emigrante: no, da Chez Panisse non ho mangiato perché ho sentito pareri simili al tuo, e io francamente sono più per lo stile trattoria che per quello fighetto. Purtroppo qui le trattorie scarseggiano...

    @Cynthia: ho provato a lasciare un commento sul tuo blog, ma sono troppo imbranata per capire come si fa (o forse non si fa). Volevo dirti che sono d'accordissimo con te quando dici di detestare la "starry-eyed, phony view of Italy", e "the execrable Elizabeth Gilbert and her Eat Pray Love, an exemplification of the American female who thinks the world is just another consumer product for her enjoyment". Grande! Non ho letto il libro, ma ho visto il film in aereo e l'ho trovato spaventoso.
    Tutto questo per farmi perdonare il fatto che al momento non so rispondere alle tue domande ;-)
    I funghi qui ci sono, ho mangiato dei gallinacci freschi, ma i porcini li ho sempre comprati secchi e importati. Quanto al radicchio, credo di sì, però mi informo. Ho un paio di amiche "foodie" che lo sapranno senz'altro!

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  4. Adoro Jack London, e non conoscevo la storia di questa casa che ha preso forma solo nei desideri ma mai nella realtà. Triste, ma tant'è.
    ps Io mi perderei tremebonda tra le erbacce lasciandomi morire di fame senza neppure aver assaggiato un pomodoro, mi sa!;p

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  5. E sarebbe un vero peccato, Giusi: i pomodori selvaggi di Bob Cannard valgono senz'altro un tuffo nella giungla!
    Quanto a Jack London, mi ha colpito molto la sua frase attira-calamità che ho riportato nel post. Quando la realtà supera la letteratura...

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  6. No, non sei imbranata, sono io che da quando ho cominciato il blog ho disattivato la possibilita' di fare commenti. Sono appunto una "crusty curmudgeon" e ne vado abbastanza fiera.
    Per la precisione, so che in California coltivano il radicchio, ma io vorrei sapere se c'e' il tardivo di Treviso (se non hai presente cos'e' guarda su Google Images).

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  7. Ah, ma ci credo che valgono la pena!:)Ma poi dovrebbero mandare i cani da valanga a tirarmi fuori dal regno delle meraviglie botaniche di Bob Cannard...:p (scherSSS!)

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