lunedì 29 febbraio 2016

Una settimana a Los Angeles/1. Primo giorno: coyote e salite

Eccoci a Los Angeles, per la presentazione di Mr K al LACMA, dove ha vinto un grant l'anno scorso.
Alloggiamo nel quartiere di Silverlake, in un cottage molto carino messo a disposizione da un signore che ha svariate case in giro per gli Stati Uniti e le usa per ospitare artisti. Noi non lo conosciamo, però lo amiamo.

Il cottage è in cima a una collina (le salite mi perseguitano) e si raggiunge tramite una scalinata ripidissima. Per fare la spesa bisogna guidare per tipo dieci chilometri ("siamo in una zona residenziale, ci sarà un supermercato raggiungibile a piedi, no?" Seeee, siamo a Los Angeles, bellezza. Qui senza macchina non vai neanche al cesso. Bene, quindi io sarò perennemente bloccata qui mentre Mr K va al LACMA a preparare la sua presentazione) e poi arrancare su per le scale come degli sherpa. 

Su questa collina vivono anche parecchi coyote che arrivano da un canyon qui vicino, e per questo ho scoperto che cani e gatti vanno tenuti rigorosamente in casa, altrimenti i coyote se li magnano. Lato positivo: l'assenza di felini permette la presenza sulla collina di tanti begli uccellini canori, tipo il mio amato mockingbird.


Ieri sera, benché fossimo proprio qui dietro l'angolo, ci siamo persi la vittoria di Leo perché eravamo invitati a una cena. Però amo anche lui.
Questa è la vista da un angolo del cottage. Fico, eh? Occhio che però appena scendete le scale c'è la freeway, sembra di stare sul raccordo anulare all'ora di punta. 
Vi terrò aggiornati.

17 commenti:

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    1. Grazie! Farò il pieno di caldo, visto che poi a SF pioverà per dieci giorni.

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  2. tutta la mia solidarietà visto che da 23 anni vivo al 4° piano senza ascensore (86 scalini dicesi 86, che con la spesa in collo sono molto più di un abbonamento in palestra) e pur avendo la patente non guido

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  3. Di Los Angeles ricordo per l'appunto il senso di spaesamento dovuto all'impossibilità di girare senza una macchina e il terrore che mi prendeva la sera, quando percorrevamo a piedi gli stradoni bui e solitari che separavano il nostro albergo dall'Hollywood boulevard dove cercavamo un posto per rifocillarci.

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    1. Infatti, attraversandola in macchina di sera (siamo andati a cena da amici a Santa Monica: un'ora e un quarto di viaggio) si vedono solo vialoni vuoti. C'è una "historic downtown" che sembra effettivamente una città dove la gente può camminare, ma è molto piccola rispetto al resto.

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  4. Beh, dal primo aggiornamento posso realizzare che Los Angeles non fa per me: odio i posti dove la mia patente scaduta e volontariamente non rinnovata limita la mia autonomia. Aspetto con ansia il resto, soprattutto la presentazione dell'ultima invenzione di quel genio folle di tuo marito :)

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    1. E' incredibile quanto qui non si possa fare NIENTE senza macchina.

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  5. In attesa degli aggiornamenti, ho intanto apprezzato la foto del mockingbird e ... quella di Mr.Keats con i suoi spettacolari occhiali da sole!

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  6. Concentrati sul cinguettio dell'amato mockingbird, non dovrebbe essere lato freeway. Almeno lo spero per lui e per te.

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    1. No, è dall'altro lato. Ma ieri sera ne abbiamo sentito uno in una zona urbanizzatissima. Era così strano che ho pensato fosse l'allarme di una macchina.

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    2. Ah ah ah, se la legge Woody Allen, questa battuta te la mette in un film!

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  7. bello l'uccellino!! :) un po' meno il tosaerba
    Sai che ci sono uccellini che sono capaci di imitare il rumore anche del tosaerba? :)
    A presto

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  8. Scusa, ma se uno non vuole guidare in che città deve andare? Non saranno tutti così gli Stati Uniti. A San Francisco riesci a spostarti coi mezzi pubblici? E' vero che ci sono i tram dell'ATM di Milano dismessi?
    Ricordo quando andai a New York, lì ci si poteva spostare benissimo con metro e autobus, ma c'era comunque un traffico infernale, e negli stessi giorni andammo nel New Jersey e mi resi conto di cosa fosse "suburbia" alla Desperete Housewives: strade e strade senza un negozio di nessun tipo per kilometri!

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    1. Ecco, Los Angeles è una città-suburbia, proprio come la descrivi tu. New York è fantastica per spostarsi senza macchina, e in genere la costa est è ben servita da treni e autobus, mentre la costa ovest da questo punto è un vero disastro. Pensa che non c'è neanche un treno diretto che collega SF a Cupertino, dove c'è la sede della Apple. LA è l'epicentro della "car culture", in una settimana avrò visto sì e no quattro autobus. San Francisco è un meglio, anche se la rete di trasporti pubblici è veramente scalcagnata.

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    2. Ah, sì, e c'è anche qualche tram milanese. La rete tranviaria comprende alcuni vecchi tram dismessi da varie città, tra cui appunto Milano. Sono molto belli.

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