L'ultimo racconto del mio libro parla dei jeans di Bruce Springsteen, che alcuni di voi ricorderanno da un post di qualche anno fa.
Il racconto naturalmente è molto diverso dal post, e per scriverlo ho dovuto fare alcune ricerche. La prima cosa che mi ha colpito è la totale scomparsa del signor Amato, che fu un protagonista importante di quel viaggio eppure è stato dimenticato. Non so altro che il suo cognome e il posto dove lavorava nel 1985. Forse potrei rintracciarlo assumendo un detective per controllare i registri dell'aeroporto LaGuardia, ma non credo che sia il caso. Mi resta però questa strana sensazione di un buco nero temporale che si è inghiottito il mio passato.
Come ricorderà che ha letto il post, un ruolo importante in quella vicenda venne svolto da Ralph il sarto, e siccome qualcuno con il suo nome risulta in effetti rintracciabile sulla guida telefonica del New Jersey, ieri sera ho deciso di telefonargli. Ora, immaginatevi cosa avrà pensato questo signore ricevendo la telefonata di una tizia che gli dice che chiama dall'Italia e ha una foto del suo - forse - negozio scattata trent'anni fa e sarebbe così gentile da dare un'occhiata alla foto e dirle se quello era effettivamente il suo negozio? Dopo un po' ha capito - più o meno - cosa volevo, e in tono brusco e con fortissimo accento broccolino mi ha detto: "sì, sì, manda pure la foto". E io: "com'è il suo indirizzo e-mail?". E lui: "90 East Street..." "No, no, mi serve l'indirizzo e-mail." "Ma non ho capito, vuoi mandarmi la foto sì o no?" "Sì, certo, gliela manderei via e-mail." "Niente e-mail, io non ce l'ho l'e-mail." Occazzo. "Ah, va bene, ma può dirmi da quanto tempo è aperto il suo negozio?" "Siamo aperti il lunedì, il martedì..." "No, no, intendevo da quanti anni." "Come sarebbe, da quanti anni?" "Il suo negozio c'era già nel 1985?" "Questo negozio è aperto da sessant'anni." Ok, è lui.
(P.S.: vi invito a leggere il commento di Matteo Telara qui sotto per scoprire il finale della scena.)
(P.S.: vi invito a leggere il commento di Matteo Telara qui sotto per scoprire il finale della scena.)
...anche questo dovrebbe entrare nel libro, come contenuti extra ;-)
RispondiEliminaChe bello, l'uscita si avvicina!
Infatti, ho voluto raccontarlo qui perché non volevo che andasse perduto. Allora farò così, nel blog raccoglierò i contenuti extra che non ci stanno nel libro.
EliminaBene, aspettiamo i contenuti extra. Ma che strano (e affascinante pure), uno che ha un'attività e non ha un indirizzo mail.
RispondiEliminaPer questo sono quasi sicura che sia lui. L'unica cosa che mi impedisce l'identificazione completa è che il signor Ralph del mio racconto oggi dovrebbe avere circa novant'anni!
EliminaOppure suo figlio che potrebbe averne circa 70?
EliminaIl finale proposto nei commenti è perfetto, ma io me lo immagino più colorito, stile Tony Manero o quasi ;-)
Allora magari lo richiamo per chiedergli se è il figlio di quello che c'era nell'85 :-D
EliminaBroccolino?
RispondiEliminaComunque mentre leggevo anche io pensavo che la foto gliel'avresti spedita per posta, io non so cosa avevi in mente ;)
Sì, broccolino, guarda qui.
Eliminache caratterino questo Ralph!
RispondiElimina..e già che ci sei, perché non telefoni pure a quella Monica che si prese la giacca? ;-)
Sì, decisamente burbero, però sarà stato anche un po' confuso da tutta quella pappardella che gli ho raccontato... e per fortuna che ho evitato di chiedergli se è stato lui che trent'anni fa mi ha regalato i jeans di Bruce!
EliminaA Monica invece non posso telefonare, non so come si chiama di cognome! Ho perso tutti i riferimenti, mi restano solo i jeans e tre o quattro foto orrende :-(
Proprio una bella storia. Mi domando cosa avrà detto (o pensato) dopo aver messo giù il telefono... Sua moglie Betty avrà chiesto "Chi era al telefono?" "Non lo so, Betty, una tizia dall'Italia che voleva spedirmi una foto del mio negozio". "Una tizia dall'Italia?" "Sì" "Che voleva spedirti una foto del tuo negozio" "Esatto" "Hai ricominciato a bere Ralph?".
RispondiEliminaMatteo, ho aggiunto il tuo commento al post come finale della storia. E' perfetto.
EliminaSilvia sei un mito! M.
RispondiElimina:-D
EliminaHai sicuramente cambiato la giornata del Sig. Ralph!
RispondiEliminaGli cambierà ancora di più se scoprirà che l'ho messo nel racconto...
EliminaHai scelto bene il finale Silvia
RispondiEliminaCiao Ciao
Eh, ma il finale vero deve ancora arrivare ;-)
EliminaNon vedo l'ora di leggerlo il tuo libro!!!
RispondiEliminaSe tutto va bene esce a maggio :-)
EliminaAvra' pensato sicuramente che sei folle :)
RispondiEliminaMa no, perché? :-D
EliminaSpettacolo! E mi sono pure goduta un post che risaliva a prima del mio approdo qui, se lo faccio leggere a Fra rosica come un dannato per quei jeans :D
RispondiEliminaAllora fagli leggere direttamente il libro ;-)
EliminaE a questo punto gli faccio pure una variant di copertina stampando la foto del bacio a Clarence Clemons e appiccicandogliela sopra :D
EliminaSei un mito
RispondiEliminaDiglielo a Ralph :-D
Eliminasecondo me è il padre, non il figlio, ché giusto a 90 anni uno può non avere internet, sta lì seduto alla cassa ancora oggi, con un cappello in testa e la giacchetta
RispondiEliminaDevo assolutamente andare da lui!
EliminaYou Made his day 👍 . Ha ragione Amanda, deve avere 90 anni se non ha Internet!
RispondiEliminaVedi, il bello di non avere memoria è che si possono immaginare molte versioni diverse della realtà!
EliminaColpisce che non abbia una mail, colpisce per il fatto che è un negozio Usa, dove si pensa, la mail l'abbiano tutti (attività commerciali in primis). Sono sempre più curioso di leggere il libro ...
RispondiEliminaO forse ce l'ha ma non ha voluto darla alla tizia evidentemente squilibrata che gli ha telefonato per raccontargli una storia assurda...
EliminaLetto questo post, letto il commento di Telara e letto il tuo post precedente ho detto a me stessa che tu e Matteo siete degni di una sceneggiatura per Woody Allen, anche perché il mitico WA mi sembra un po' a corto di freschezza di idee ultimamente. buona domenica, Silvia!
RispondiEliminaHai visto il suo ultimo film? Ho sentito dire che è proprio bruttone...
EliminaIo e Matteo, invece, abbiamo un futuro a Hollywood!
Anche a me hanno detto che è brutto,quindi mi astengo dal vederlo la prossima estate nel cinema all'aperto. Orso come sono, vedo i cinema solo d'estate, col vantaggio che prima posso raccogliere recensioni da amici affidabili.
EliminaChe prio avere cotanta blogger tra i contatti! Lo sai che vorrò leggerti e recensirti ... Buona domenica!
RispondiEliminaPrio! Che bello il siciliano!
EliminaFortuna che non hai suonato alla porta con la scatola di biscotti (perdonami sono "traviata da certi film").
RispondiEliminaAccresci la curiosità, temo tu ci stia appositamente sviando con queste succulente curiosità per non svelare la vera trama. Tanto non mi resta che attendere. Abbracci e serene feste :**
Be', in effetti è una buona idea, quella di portargli qualcosa quando andrò a trovarlo...
EliminaBuone feste anche a te, carissima.
"Io e Matteo, invece, abbiamo un futuro a Hollywood!" Magari Silvia, magari. Tu comunque quando sei là chiamami, non si sa mai, io so cucinare, sparecchiare, servire ai tavoli, preparare cocktail e spazzare per terra. Cucire e stirare non ancora, ma mi sto organizzando....
RispondiEliminaGuarda, se va avanti così ci scrivo davvero la sceneggiatura di un film. Nel frattempo ho ricevuto altre informazioni, e il mistero si infittisce...
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