martedì 21 maggio 2019

I due scapestrati

Oggi stavo facendo la mia passeggiata sotto un cielo che a tratti buttava giù qualche gocciolina. Volevo vedere da vicino il mulino che vedo dalla mia finestra e che la prima sera, dalla terrazza del delizioso ristorante Γεύσεις Της Συντροφιάς, ho visto stagliarsi sotto la luna piena in una scena da sogno. Anche da vicino non è male



Mentre fotografo una casa per la mia collezione di Cabin Porn


sento abbaiare in lontananza e penso che sia meglio tornare indietro. Poco dopo sento di nuovo abbaiare molto più vicino, mi giro e vedo due cani che corrono verso di me. Attimo di terrore. Quando gironzoli da sola in mezzo al campagna, un incontro con due cani arrabbiati è sempre meglio evitarlo. Comincio a gridare (in inglese, perché non so il greco e forse due cani greci capiscono meglio l'inglese dell'italiano) e impugno la borsa (come al solito, ahimè, appesantita dalla borraccia) come arma. Ma i due cani arrivano scodinzolando e cominciano a farmi le feste. Sono due cani neri, un maschio a pelo lungo e una femmina a pelo corto, giovani e baldanzosi, entrambi con il collare. Sono in giro a divertirsi e decidono di seguirmi. Dopo qualche minuto passato a riprendermi dallo spavento, comincio a godermi la compagnia. Ma non per molto. Perché in breve mi rendo conto che questi due scapestrati mi hanno adottata. Corrono avanti sul sentiero, si buttano nei campi per rincorrere le pecore


ma poi tornano sempre da me. Aiuto. Cosa me ne faccio di due cani? Tento invano di indicargli la strada del ritorno, ma loro mi ignorano e continuano a seguirmi. Intanto piove, per fortuna poco, ma insomma, abbastanza da farmi accelerare il passo verso il paese. La strada è lunga, e io spero che a un certo punto si scoraggino e tornino indietro, e invece no, mi stanno sempre incollati. Quando incontriamo le prime macchine mi rendo conto con orrore che quei due stupidi non sono abituati al traffico, stanno in mezzo alla strada e si fiondano fuori dai sentieri senza guardare. La gente mi osserva come per dire "tieni legati i tuoi cani, idiota", e io tento frustrata di dire che non sono miei, ma come al solito non parlo il greco e l'inglese non funziona. Telefono alla mia amica Ersi ad Atene (a proposito, leggete il suo libro!), che mi dice di non preoccuparmi perché l'isola è piena di cani sciolti. Sì, però mica tutti seguono me. Arrivata in paese, guardata da tutti come la pazza che non tiene i suoi cani al guinzaglio, spiego la mia situazione alla ragazza del bar, che mi guarda come se fossi una demente, e alla signora che gestisce il posto dove sto, che si mette a ridere e dice che non è un problema mio. Intanto sono arrivata, ho lasciato fuori i due scapestrati che mi hanno seguita fino alla porta e sono perseguitata da terribili immagini di cani investiti da automobili o catturati da sanguinari accalappiacani.
Salgo in camera e mi metto sul balcone per vedere se ci sono ancora. 
Dopo un po' un fuoristrada si ferma proprio sotto la mia finestra, vedo un ragazzo aprire la portiera e due code che saltano a bordo. Il ragazzo dice qualcosa ai passeggeri e poi si allontana. Ha fatto pochi passi che il clacson del fuoristrada comincia a suonare. Il ragazzo torna indietro, dice ancora qualcosa ai passeggeri e si allontana di nuovo.
Scendo a vedere. I passeggeri, seduti tutti composti sul sedile posteriore, sono proprio loro, i due scapestrati, che mi guardano e mi sorridono mentre li saluto e gli dico che sono due cretini. Mi viene in mente che non li ho neanche fotografati, ma i finestrini sono scuri e la foto non verrebbe. Adesso piove, e loro sono tornati a casa. Fino alla prossima avventura.

18 commenti:

  1. storia bellissima! Apprezzo le storie di animali!

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  2. Che storia! Niente foto hai cani, ma altre molto belle, come quella con le pecore che si riparano sotto l'albero. A quanto capisco, tempo pessimo anche in Grecia ... arriverà l'estate?

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    1. No, non pessimo, solo un po' nuvoloso (qualche goccia solo oggi, ma ha smesso quasi subito), ma per venerdì è previsto un bel sole. A me va bene così perché questa è una vacanza-lavoro, e se fosse sempre bellissimo non so proprio come farei a lavorare!

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  3. Una volta facendo un giro sui colli berici sono stata adottata da un cane camminava con me e quando mi sono fermata per un'ora a leggere, tornata verso la macchina dopo tre ore mi sono detta se viene fino alla macchina lo porto a casa, ma a due metri mi ha salutato e se n'è andato, peccato era adorabile

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    1. Quanto mi manca avere un cane! Ma con questa vita da pendolare è impossibile.

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  4. Una simpatica avventura poi finita bene. Un bell'incontro.

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  5. Mi hai fatto tornare alla mente il buon vecchio Brown, il cane di un amico che se ne andava spesso in giro da solo: quando incontrava uno di noi che conosceva gli si metteva dietro, lo accompagnava per un po' in giro e quando si stufava se ne tornava per i fatti suoi :)
    Una vacanza-lavoro in Grecia?? Ma che cosa bella è?!

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  6. Meno male a lieto fine che ero già con l'ansia da animalista di sinistra 🤣

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  7. Che meraviglia, io avevo un accompagnatore a 4 zampe in città quando rientravo a casa la notte, viveva lì in zona e mi accompagnava a casa tutto scodinzolante le volte che uscivo per caso da sola, era simpaticissimo

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  8. Quando lavoravo nei boschi in Svezia di incontri con cani ne ho fatti molti, ma mai così piacevoli come quello che hai descritto in questo post. In fondo, a parte il terrore iniziale, ti è andata bene :-). I miei incontri erano soprattutto con cani da caccia e nel periodo appunto della caccia il mio terrore era che il proprietario dei cani credendo fossi un animale mi sparasse...però è sempre andata bene anche a me :-).

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    1. Ma che meraviglia dev'essere lavorare nei boschi in Svezia. Cosa facevi?

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    2. Lavoravo (e in realtà lavoro ancora) per l'agenzia forestale svedese che è l'organo nazionale che si occupa di gestione forestale, controllo e rispetto della legge forestali, protezione delle foreste e molto altro. Io mi occupavo dei permessi per i tagli, valutazioni dei danni forestali, controllo della rigenerazione, approvazione di opere forestali e molto altro. In molti casi era un bel stare fuori all'aria aperta...ma non sempre :-).

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    3. Ah, che meraviglia! Se rinasco voglio anch'io lavorare con gli alberi. Li trovo più simpatici delle persone :-)

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