ma non li avevano rimossi a ponte Milvio? Comunque se fanno come al Santo a Padova, vendono le candele ex voto, le portano dentro, è vietato accenderle, poi i frati le riportano fuori e ricomincia il giro; si potrebbe studiare una serratura riapribile e riciclabile, un tempo massimo di esposizione e poi si ricomincia altro che decreto salva Roma!
Oddio, sincronicità, ho appena postato come foto di sfondo del mio facebook una foto di un ponte in Lituania dove c'è un bel cartello con scritto che i lucchetti sono proibiti!!!!
Indipendentemente dalle discrepanze (o spread? :D) fra spaghetti e krauti, a me quei lucchetti hanno sempre comunicato un'idea di amore meschinamente metallica, un amore avvinghiato, prigioniero di se stesso, ermetico, chiuso, una cosa claustrofobica e malata. Per non parlare del patetico controsenso di quando l'amore finisce, e lo stupido lucchetto modaiolo rimane lì a deturpare l'ambiente e a far ruggine... Non a caso è una moda nata da letteratura pop di serie D... :)
Non so perchè ma i lucchetti tedeschi mi fanno pensare a una protesta. Nulla di romantico o comunque legato a dei ragazzini. Ci sarà un messaggio che mi piacerebbe sapere....
Sicura che non si tratti di una qualche installazione d'arte? Un artista giapponese magari, e il lucchetto un segno zodiacale? :D No, è che Moccia a Berlino mi fa strano.
Beh, io però tra i due preferisco Ponte Milvio: non si sposa (!) mica bene tutto quell'ordine e quella precisione con la follia e la passione dell'amore!
Ormai il fenomeno Moccia ha rotto le barriere italiane, forse all'estero non ne sanno neanche l'origine, ma i lucchetti sono stati avvistati anche a Parigi e qua... Certo che a Roma erano proprio brutti brutti!
Dalla differenza se ne deduce che a Roma si amano di più? Rido... era orribile a Roma, ma a Berlino è inquietante! Come fosse la passione un 'sano ed educato' sentimento (brrrrrrrr) ciao :)
I lucchetti sono oramai un'epidemia mondiale. Li ho trovati OVUNQUE, Cina e Giappone compresi. In alcuni posti pare che sia un'usanza quasi antica, sicuramente pre-Moccia.
Oggi ne ho visti anche su altri ponti, non ci avevo mai fatto caso! Anche con scritte tipiche d'amore, come le iniziali e il cuoricino trafitto.. unglaublich!
Confermo quanto detto da Ciccola: i lucchetti non sono un'invenzione di Moccia. Il fenomeno esisteva già prima, Moccia ne ha fatto uso nel suo romanzo (che per la verità all'estero non è particolarmente conosciuto). Comunque, a saperlo prima, aprivo una catena di negozi di lucchetti vicino ai ponti....
Per fortuna a ponte Milvio i lucchetti non ci sono più :-)
RispondiEliminaOddio, quindi... Anche i tedeschi leggono Moccia? :-O
RispondiEliminaForse, ma poi lo applicano in modo molto ordinato.
EliminaTutti rossi in un bel contrasto col verde del ponte. Forse dietro non c'è Moccia.....
EliminaI tedeschi sono sempre così ... ordinati! XD
RispondiEliminaMoz-
ma non li avevano rimossi a ponte Milvio? Comunque se fanno come al Santo a Padova, vendono le candele ex voto, le portano dentro, è vietato accenderle, poi i frati le riportano fuori e ricomincia il giro; si potrebbe studiare una serratura riapribile e riciclabile, un tempo massimo di esposizione e poi si ricomincia altro che decreto salva Roma!
RispondiEliminaSì, credo che li abbiano rimossi, ma io volevo solo mostrare la differenza tra i diversi usi dello spazio...
RispondiEliminaOddio, sincronicità, ho appena postato come foto di sfondo del mio facebook una foto di un ponte in Lituania dove c'è un bel cartello con scritto che i lucchetti sono proibiti!!!!
RispondiEliminagiusto piccole, semplici differenze tra Italia e Germania.... :)
RispondiEliminaIndipendentemente dalle discrepanze (o spread? :D) fra spaghetti e krauti, a me quei lucchetti hanno sempre comunicato un'idea di amore meschinamente metallica, un amore avvinghiato, prigioniero di se stesso, ermetico, chiuso, una cosa claustrofobica e malata. Per non parlare del patetico controsenso di quando l'amore finisce, e lo stupido lucchetto modaiolo rimane lì a deturpare l'ambiente e a far ruggine... Non a caso è una moda nata da letteratura pop di serie D... :)
RispondiEliminaUn abbraccio!
Non so perchè ma i lucchetti tedeschi mi fanno pensare a una protesta. Nulla di romantico o comunque legato a dei ragazzini. Ci sarà un messaggio che mi piacerebbe sapere....
RispondiEliminaSicura che non si tratti di una qualche installazione d'arte? Un artista giapponese magari, e il lucchetto un segno zodiacale? :D
RispondiEliminaNo, è che Moccia a Berlino mi fa strano.
Rende bene anche la diversità dell'approccio culturale.
RispondiEliminaBeh, io però tra i due preferisco Ponte Milvio: non si sposa (!) mica bene tutto quell'ordine e quella precisione con la follia e la passione dell'amore!
RispondiEliminaOrmai il fenomeno Moccia ha rotto le barriere italiane, forse all'estero non ne sanno neanche l'origine, ma i lucchetti sono stati avvistati anche a Parigi e qua...
RispondiEliminaCerto che a Roma erano proprio brutti brutti!
Dalla differenza se ne deduce che a Roma si amano di più? Rido... era orribile a Roma, ma a Berlino è inquietante! Come fosse la passione un 'sano ed educato' sentimento (brrrrrrrr)
RispondiEliminaciao :)
posso dire una cosa fuori argomento?
RispondiEliminatu divertiti ma a me manchi
ecco l'ho detto
Grazie, Amanda cara. Tornerò :-)
EliminaI lucchetti sono oramai un'epidemia mondiale. Li ho trovati OVUNQUE, Cina e Giappone compresi. In alcuni posti pare che sia un'usanza quasi antica, sicuramente pre-Moccia.
RispondiEliminaA me quelli di Ponte Milvio piacciono (piacevano, quanto pare). L'ho detto allora , lo ribadisco.
RispondiEliminaOggi ne ho visti anche su altri ponti, non ci avevo mai fatto caso! Anche con scritte tipiche d'amore, come le iniziali e il cuoricino trafitto.. unglaublich!
RispondiEliminaConfermo quanto detto da Ciccola: i lucchetti non sono un'invenzione di Moccia. Il fenomeno esisteva già prima, Moccia ne ha fatto uso nel suo romanzo (che per la verità all'estero non è particolarmente conosciuto). Comunque, a saperlo prima, aprivo una catena di negozi di lucchetti vicino ai ponti....
RispondiEliminaquella dei lucchetti a ponte milvio che non ci sono più...è una ferita che si rimargina
RispondiEliminaAh ah ah...la differenza culturale si vede anche nelle piccoloe cose! :)
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