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| Abitanti di Sarajevo che cercano di mettere in salvo i volumi della biblioteca, pochi giorni dopo il bombardamento. (MANOOCHER DEGHATI/AFP/Getty Images) |
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| Il violoncellista Vedran Smailović suona tra le rovine della biblioteca. All'inaugurazione c'era anche lui. (MICHAEL EVSTAFIEV/AFP/Getty Images) |
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| Ed ecco com'era ieri, il giorno dell'inaugurazione :-) |
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| QUI un articolo con i dettagli |
Sono commossa!
RispondiEliminaSì, anch'io!
EliminaQuando a muoversi sono le coscienze qualunque cosa può essere ricostruita! :)
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Ci sono passata quando ancora stavano facendo i lavori ... Mi ha fatto pensare a mio padre e a tanti altri volontari che durante l'alluvione di Firenze pure loro si dedicarono a salvare libri ... Chissà se al giorno d'oggi la gente si prodigherebbe ...
RispondiEliminaIo l'ho vista dieci anni fa, i lavori non erano ancora cominciati ed era tristissima. Però poi ero passata da Mostar dove avevano appena ricostruito il ponte.
EliminaLa prova che i libri possono essere la salvezza, la speranza e la realizzaziine di un sogno
RispondiEliminache gioia
RispondiEliminaChe bel messaggio per tutti!!! lunga vita alle biblioteche. Non sai quanto mi manca qui....
RispondiEliminaMa come, niente biblioteca?
EliminaLunga (seconda) vita!
RispondiEliminaGrazie di questo post. Bisogna essere sempre resilienti e avere il coraggio di ri-costruire, dopo le macerie.
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