domenica 11 ottobre 2015

Diciotto eroi normali

Il Presidente della Repubblica li ha premiati "motu proprio", nove uomini e nove donne che si sono distinti per "impegno civile e di dedizione al bene comune". C'è il cittadino del Bangladesh che, pur essendo immigrato clandestino e quindi passibile di espulsione, si è tuffato nel Tevere per salvare una donna che stava annegando; c'è il medico che si è ammalato di Ebola in Sierra Leone (e per fortuna è guarito); ci sono due donne che salvano i naufraghi del Mediterraneo; c'è il soccorritore alpino; c'è l'uomo che ospita a casa sua sei profughi; ci sono due anziani insegnanti che insegnano l'italiano ai profughi. L'elenco completo lo trovate QUI. E QUI le loro foto.
Insomma, per citare il solito Calvino, queste persone ci aiutano a "cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."


11 commenti:

  1. Grazie, Silvia, per questo post. Non ne sapevo niente e, come al solito, trovo che questi avvenimenti siano sempre troppo poco pubblicizzati.

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  2. Grandi gesti di una quotidianità, rara ma in quanto tale che dovrebbe essere divulgata sempre di più.

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  3. In effetti, se gli eroi sono quelli che salvano il mondo, queste persone hanno pieno diritto di essere definite tali, decisamente di più di chi va a farsi ammazzare per soldi combattendo guerre ingiuste (non che ce ne siano di giuste quando si fanno con le armi).

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  4. Hai fatto bene a sottolineare la cosa, Silvia. Sono esempi di cui parlare e da far circolare. Chissà che piano piano, un pezzettino alla volta, una persona dopo l'altra si riescano a cambiare anche le cose....

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    1. Mah, non saprei. Secondo me i Giusti sono trentasei, come nella leggenda talmudica, e non sono destinati ad aumentare.

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  5. pure io non ne sapevo niente.. le belle cose vengono sempre nascoste :(

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