giovedì 1 dicembre 2016

I Jeans in Romagna

La Romagna mi è familiare come un vecchio maglione caldo. Il mio fidanzato storico dei tempi dell'università abitava infatti in un paesino in provincia di Ravenna che si chiama Piangipane. Oggi vive con la famiglia a Bagnacavallo (ah, i nomi romagnoli!), ed è stato lui che è venuto a prenderci al nostro arrivo a Lugo per portarci a mangiare in una fattoria dove Mr K si è strafogato di cibo romagnolo (io no, invece). 


Lunedì sera avevo due presentazioni di fila, una alle sei nell'ambito della rassegna Il tempo ritrovato, nello splendido Palazzo Rasponi di Ravenna, e l'altra alle nove al Caffè Letterario dell'Hotel Ala d'Oro di Lugo, di cui vi ho parlato anche nel post precedente. 


A Ravenna ho chiacchierato con Matteo Cavezzali e Stefano Bon, due appassionati di letteratura americana che mi hanno promesso di invitarmi ancora a parlare di Franzen. Poi mi hanno riaccompagnata a Lugo, velocissimi per non farmi perdere la cena squisita dell'Ala d'Oro.
Alle nove e un quarto, dopo un essermi ben rifocillata, sono entrata nella sala dove ho dialogato con la mitica Licia Corbolante del blog Terminologia etc. Lì mi attendevano un paio di sorprese (anche se mi avevano avvisata che sarebbero venute): la cara Nela San e la mia amica Jessica che insegnava nella mia stessa scuola a San Francisco e che ora abita a Forlì. QUI trovate qualche altra foto.


Queste presentazioni mi piacciono proprio: mi diverto a parlare con i lettori, ho quasi imparato a scrivere le dediche, e dopo si fa sempre festa.

Con Licia e gli organizzatori del festival, Claudio Nostri e Patrizia Randi (e ovviamente John Coltrane)


29 commenti:

  1. mmh..rimanere amici con gli ex-fidanzati è raro!;-)
    Sono contenta che tu sia diventata brava e disinvolta a scrivere le dediche.. però io rimarrò sempre affezionata alla mia 'Silva'! :-D

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    1. Io sono rimasta amica di tutti tranne uno, al quale ho affibbiato un soprannome che ti posso comunicare solo in privato.
      Conserva la mia dedica, un giorno potrai venderla a caro prezzo, come quei francobolli con l'errore di stampa! :-D

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  2. Che bello, c'era anche Licia Corbolante! Brava Silvia, esercitati, che poi tocca a noi ricevere la dedica ;)

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  3. Grazie Silvia, ci vediamo presto per parlare ancora di Franzen e gli altri amici d'oltreoceano!

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  4. Quando vieni a Montreal?!
    Ti prometto che ti facciamo strafogare di bagel e poutine!

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  5. Credo,che la Romagna sia contenta di esserti familiare come un vecchio maglione caldo e sono sicura, (chissà perché, eh?!)'che anche Nela San è contenta di essere citata come una cara amica della scrittrice nel post della medesima.
    Oh, ma Nela San sono io! Dire che sono confusa e felice è dir poco. :-)
    Un abbraccio e contenta di averti rivista e della tua dedica.

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    1. Adesso mi perfeziono, così la prossima volta te ne faccio una ancora più lunga :-)

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  6. È stato un grande piacere dialogare di nuovo con te a Lugo: sbrigati a scrivere un nuovo libro così lo rifacciamo!

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  7. I Jeans oramai viaggiano anche nel tempo. D'altronde il loro era un destino segnato, e che bel destino nelle tue mani ;)

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    1. Se tutto va bene dovrei farci un salto in primavera. A dicembre le presentazioni rallentano, e poi parto per gli Usa e torno a fine marzo.

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  9. Prima o dopo troveremo l'occssione giusta per far firmare la nostra copia :)

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  10. Che belle le foto! Sono contenta per questo meritato tour di presentazioni. Chissà che i jeans non possano essere presentati anche in terra di Sicilia :)

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  11. Ma nelle dediche dunque cosa ci scrivi? E di che colore è la penna che usi? Hai una marca preferita? Giusto per sapere se anche tu sei maniaca delle penne.

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    1. Le dediche sono un mio grave problema, non so mai cosa scrivere. Però, appunto, a furia di scriverne forse sto migliorando.
      E no, non sono affatto maniaca delle penne, ne ho sempre una ventina nella borsa e ne pesco una a caso.

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  12. A me fanno ridere tanto anche Russi e Godo, e adoro una frazione di Castrocaro che si chiama Terra del Sole :)

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    1. Quando prendevo il trenino da Bologna a Ravenna, ogni tanto il bigliettaio scendeva dal treno per annunciare la stazione e si metteva a urlare in mezzo alla campagna: "Godooo! Godoooo!"

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