giovedì 12 dicembre 2013

Happy birthday, Gracie

In ritardo, come al solito, gli auguri a una delle mie donne preferite. 
Una volta le parlai al telefono. Ero nel nord dello stato di New York, non lontano dal Vermont, dove lei viveva. Non ricordo dove trovai il suo numero. Probabilmente le avevo scritto e lei me lo aveva dato. Era il 2003, sono passati dieci anni. Volevo intervistarla, anche se non avevo la più pallida idea di cosa le avrei chiesto. Lei mi disse che mi avrebbe parlato di persona, se fossi andata da lei a Brboro (lo pronunciò così. Ci misi un bel po' a capire che aveva detto Brattleboro). Ero così emozionata che restare al telefono era una sofferenza, e mi affrettai a salutarla. Non riuscii mai ad andare a Brboro. Ma almeno ho sentito la sua voce.

È responsabilità del mondo permettere al poeta di essere poeta
È responsabilità del poeta essere donna
È responsabilità dei poeti mettersi agli angoli delle strade a distribuire e volantini scritti meravigliosamente e anche volantini che si fa fatica a guardare per la forza della loro retorica
È responsabilità del poeta essere pigro, perdere tempo e fare profezie
È responsabilità del poeta non pagare tasse di guerra
È responsabilità del poeta entrare e uscire da torri d’avorio e bilocali sulla e Avenue C, campi di grano saraceno e accampamenti militari
È responsabilità del poeta maschio essere donna
È responsabilità del poeta femmina essere donna
È responsabilità del poeta dire la verità al potente, come affermano i quaccheri
È responsabilità del poeta imparare la verità da chi non ha potere
È responsabilità del poeta ripetere sempre: non esiste libertà senza giustizia, vale a dire giustizia
economica e giustizia in amore

È responsabilità del poeta cantare inni e poemi sulla musica di ogni melodia originale e tradizionale
È responsabilità dei poeti ascoltare ogni diceria e diffonderla come i narratori diffondono la storia della vita
Non esiste libertà senza paura e senza audacia. Non esiste libertà a meno che terra e aria e acqua e sopravvivano e con loro sopravvivano i bambini
È responsabilità del poeta essere donna, non perdere d'occhio il mondo e gridare come fece Cassandra, ma per farsi ascoltare, questa volta.


Grace Paley (11 dicembre 1922 – 22 agosto 2007). Traduzione di Susanna Basso. 
L'originale QUI

20 commenti:

  1. Confesso di non conoscerla, anche se l'ultima strofa non mi è nuova, e , a proposito dell'ultima strofa, penso che i poeti che apprezzo maggiormente abbiano in effetti un forte spirito femminile.

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    1. Consiglio i bellissimi racconti "Picccoli contrattempi del vivere", rivisti da me per questa edizione.

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  2. Ciao Silvia, grazie per questo post. Leggerò senz'altro i "Piccoli contrattempi del vivere".
    A presto
    Nou

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  3. Seguo anche io il link ai racconti, perché nemmeno io la conoscevo, e sono curiosa di capire perché mai un poeta dovrebbe essere donna..

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  4. non la conosco ma la adotto o mi faccio adottare

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  5. Mi accodo a coloro che ignoravano l'esistenza di questa donna che pare in effetti davvero una gran donna! Andrò a cercare i racconti :)

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    1. Purtroppo in italiano ci sono poche righe di biografia. La voce wiki in inglese è più completa, se volete saperne di più. Era una grandissima scrittrice e una meravigliosa attivista per la pace :-)

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  6. E’ una poesia molto intensa, oltre a un manifesto di poetica mi sembra una vibrante testimonianza sociale. In essa vengono dette delle verità senza pesantezza e vacua retorica. Conosco Grace Paley solo perché ne ho sentito parlare in qualche blog. Cercherò il libro che tu citi, ”Piccoli contrattempi del vivere”, oltretutto ha un bel titolo. Ciao.

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    1. Il libro riunisce le sue tre raccolte di racconti, tutte con bei titoli: Piccoli contrattempi del vivere, Enormi cambiamenti all'ultimo momento, Più tardi nel pomeriggio.

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  7. Grazie, non la conoscevo.
    Mi ha ricordato Florbela Espanca...

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    1. Adesso tocca a me dire che non la conoscevo. Grazie elle, adesso approfondisco!

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  8. Non la conoscevo nemmeno io. Non so se sia responsabilità dei poeti essere donna, ma credo che sia loro grande responsabilità essere Cassandre e di farsi ascoltare.Proprio per ascoltarla mi metterò alla ricerca dei "Piccoli contrattempi del vivere".... Grazie a te di questa scoperta!

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    1. Allora, visto che nessuno di voi la conosce, domani vi farò un regalo :-)

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  9. Confesso anche io la mia ignoranza e corro anche io a recuperare i racconti. intanto credo che inciderò sulla parete di casa "È responsabilità del poeta essere pigro, perdere tempo e fare profezie".

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  10. Accidenti, Silvia: ti devo un grazie grande come un condominio. Neanch'io conoscevo Grace: sono scarsa in letteratura americana contemporanea e tu mi/ci dai dritte eccellenti. Appena andrò da Feltrinelli, oltre a "La donna del piano di sotto" mi regalerò anche i racconti della Paley.

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