giovedì 30 gennaio 2014

Nuvole iridescenti sul lago

In questi giorni di grigiore deprimente, vi regalo qualche foto che ho scattato da casa lo scorso sei dicembre. Non le avevo mai viste, le nuvole arcobaleno. Poi è intervenuto qualcuno appassionato di complotti a spiegare che sì, erano i gas di scarico degli aerei che regalavano questo bell'effetto. Ma per fortuna si sbagliava. In realtà le nuvole iridescenti sono un fenomeno piuttosto raro, dovuto alla diffrazione della luce solare causata da minuscole gocce d'acqua sospese nell'atmosfera. Lo trovate spiegato QUI.




martedì 28 gennaio 2014

Bye-bye Pete




"Being generous of spirit is a wonderful way to live."

Pete Seeger







Potete rivederlo QUI, mentre canta per Obama insieme a Bruce Springsteen. E QUI trovate la dichiarazione della Casa Bianca dopo la morte di Pete.

Qui sotto, invece, trovate il video della sua famosa esibizione al varietà televisivo The Smothers Brothers Comedy Hour, censurata e trasmessa solo in seguito, in cui canta Waist Deep in the Big Muddy, una canzone sulla Seconda guerra mondiale che all'epoca, nel 1967, era una critica veemente alla guerra in Vietnam e al "big fool" che la portava avanti, Lyndon Johnson.


It was back in 1941.
I was a member of a good platoon.
We were on maneuvers in Lou'siana one night
By the light of the moon.
The Captain told us to ford a river.
That's how it all begun.
We were knee deep in the Big Muddy,
And the big fool said to push on.

The Sergeant said, "Sir, are you sure
This is the best way back to the base?"
"Sergeant, go on, I've forded this river
About a mile above this place.
It'll be a little soggy, but just keep sloggin'.
We'll soon be on dry ground."
We were waist deep in the Big Muddy,
And the big fool said to push on.

The Sergeant said, "Sir, with all this equipment,
No man will be able to swim."
"Sergeant, don't be a Nervous Nelly,"
The Captain said to him.
"All we need is a little determination.
Men, follow me. I'll lead on."
We were neck deep in the Big Muddy,
And the big fool said to push on.

All at once the moon clouded over.
We heard a gurglin' cry.
A few seconds later the Captain's helmet
Was all that floated by.
The Sergeant said, "Turn around, men.
I'm in charge from now on."
And we just made it out of the Big Muddy
With the Captain dead and gone.

We stripped and dived and found his body
Stuck in the old quicksand.
I guess he didn't know that the water was deeper
Then the place he'd once before been.
Another stream had joined the Big Muddy
About a half mile from where we'd gone.
We were lucky to escape from the Big Muddy
When the big fool said to push on.

Now I'm not going to point any moral —
I'll leave that for yourself.
Maybe you're still walking, you're still talking,
You'd like to keep your health.
But every time I read the papers, that old feeling comes on,
We're waist deep in the Big Muddy
And the big fool says to push on.

Waist deep in the Big Muddy,
The big fool says to push on.
Waist deep in the Big Muddy,
The big fool says to push on.
Waist deep, neck deep,
Soon even a tall man will be over his head.
We're waist deep in the Big Muddy,
And the big fool says to push on.

Being generous of spirit is a wonderful way to live.
Read more at http://www.brainyquote.com/quotes/quotes/p/peteseeger466060.html#KgebFFYbRXZkCIfU.99
Being generous of spirit is a wonderful way to live.
Read more at http://www.brainyquote.com/quotes/quotes/p/peteseeger466060.html#KgebFFYbRXZkCIfU.99

lunedì 27 gennaio 2014

Editori che pagano: un blog

Nato da pochi giorni per iniziativa di alcune colleghe, questo blog fa già parlare di sé. 
Ecco cosa scrivono le sue ideatrici:
"Questo blog nasce da un’idea di cinque traduttrici – Federica Aceto, Maurizia Balmelli, Gioia Guerzoni, Chiara Marmugi e Anna Mioni – e dalla volontà di riunire le informazioni sui pagamenti ricevuti entro i termini indicati nei contratti dai lavoratori dell’editoria. Scrittori, traduttori, revisori, editor sono invitati a partecipare al confronto e allo scambio di informazioni, perché è nell’interesse di tutti individuare quali sono gli editori con i quali vale la pena lavorare.
È solo un primo passo. Per il momento il nostro interesse è quello di fare rete e di raccogliere i nomi degli editori solventi e più o meno puntuali.  È un rebus, facilissimo da risolvere per gli addetti ai lavori. Agli altri si richiede un piccolo sforzo, ma la chiave per capire c’è.
Certo, sarebbe più semplice scrivere direttamente i nomi di chi non paga. Non è escluso che lo faremo. Per il momento vi chiediamo di leggere tra le righe e di scriverci tramite il contact form alla pagina 'Contatti' e comunicarci le vostre esperienze in sintonia o in contrasto con i dati che pubblichiamo.
Ricordiamo che non tutti gli editori assenti sono morosi; in alcuni casi, semplicemente, nessuno dei traduttori, scrittori, redattori presenti nell’elenco ci ha lavorato di recente. E non tutti gli editori presenti sono solventi con tutti. Non tutti gli editori sempre solventi pagano tariffe adeguate (qui c’è anche il problema di chi accetta tariffe non adeguate, ma si aprirebbe un altro capitolo enorme che va affrontato seriamente).
Ma soprattutto: un editore che paga puntualmente non è virtuoso, fa solo il suo dovere."

Se vi state chiedendo "perché non scrivere direttamente chi non paga?", be', sarebbe bello poterlo fare, ma si rischierebbe un'accusa di diffamazione. L'idea di questo blog non è piaciuta a tutti: QUI trovate le critiche. QUI invece una voce a favore. Ah, e c'è anche Wired.
Voi cosa ne pensate?

sabato 25 gennaio 2014

Photo caption contest/12




La foto viene da un tumblelog che raccoglie foto di celebrità di tutti i tempi in accoppiamenti più o meno insoliti (per esempio Jack Nicholson con Groucho Marx, o Amelia Earhart con Marlene Dietrich, e ancora con Harpo Marx e Cary Grant). QUI trovate la ricca lista dei personaggi fotografati.

Detto questo... didascalia per la foto?

mercoledì 22 gennaio 2014

Insonnia vegana

Oggi ho il secondo controllo all'ospedale. Dovevo alzarmi alle 6 per prendere il treno. Visto che alle 4 non dormivo ancora, ho deciso che tanto valeva alzarmi. In più sono anche a digiuno. Altro che balle di fieno, se chiudo gli occhi vedo melanzane alla parmigiana.

martedì 21 gennaio 2014

Dieter Roth (e non solo) all'Hangar Bicocca

Il bar-installazione, funzionante
Finalmente l'Hangar Bicocca è diventato raggiungibile. Con la nuovissima linea lilla (Milano è ora forse l'unica città al mondo ad avere una linea lilla), si può scendere alla fermata Ponale, farsi un pezzetto a piedi in mezzo a una landa desolata senza marciapiedi e raggiungere il magnifico spazio "pensato e voluto da Pirelli", "nato nel 2004 dalla riconversione di un vasto stabilimento industriale appartenuto all'Ansaldo-Breda". A me l'Hangar Bicocca piace da matti. In questi giorni, fino al 9 febbraio, ci trovate Islands, una bella mostra antologica di Dieter Roth (che avevo già incontrato all'Hamburger Bahnhof di Berlino), che si trova perfettamente a suo agio nel maestoso spazio industriale dell'Hangar. E poi naturalmente c'è sempre la mitica installazione permanente di Anselm Kiefer, quei Sette Palazzi Celesti che lasciano senza fiato per la loro imponente bellezza.

Per la serata, invece, un po' di rock al Nidaba (io veramente cercavo jazz, ma a quanto pare a Milano o paghi uno sproposito per andare al fighetto Blue Note, oppure ciccia jazz. In tutti i locali quella sera si suonava rock. Che nostalgia del Capolinea). E per finire un salto al Bar Darsena, dove Peppuccio sbraitava "amate la musica, teste di cazzo!", mentre due hipster lo riprendevano con la telecamera. Hipster che, abbiamo poi scoperto, stavano girando un documentario su Milano per il New York Times. Pare che uscirà a febbraio.

Dettagli delle installazioni




Zucchero
Cioccolato



Gnomi rinchiusi nel cioccolato





















Kiefer


domenica 19 gennaio 2014

Bizzarre pizze

A Sydney c'è quella al coccodrillo
 
 

Per le gite c'è quella in barattolo



Per i bambini, la pizza lecca-lecca



A New York la trovate nel cono, come il gelato

 

Poi c'è la pizza più cara del mondo (con aragosta marinata nel cognac, caviale inzuppato nello champagne, salmone affumicato scozzese, medaglioni di selvaggina e scaglie d'oro commestibile a 24-carati): $2400



E molte altre che trovate QUI.

venerdì 17 gennaio 2014

La città ideale

La sera di capodanno qualcuno mi ha rivolto una domanda affascinante. "Se potessi vivere nella città che preferisci, quale sceglieresti?"
Ci ho pensato un po', poi ho chiesto un chiarimento. "Con il mio reddito attuale o con un reddito a piacere?" Perché se potessi scegliere anche il reddito direi subito New York. Altrimenti, fedele alla mia usanza di tenere un piede in due scarpe, sceglierei di vivere a Berlino d'estate e a Siviglia d'inverno.
E voi?

Sevilla, Barrio de Santa Cruz

Berlin, Club der Visionäre, Kreuzberg

mercoledì 15 gennaio 2014

Vecchio ciaspolone

Visto che l'idea della ciaspolata vi è piaciuta, ho deciso di mostrarvi alcune immagini della mia ultima (e finora unica) ciaspolata, che questa volta spero finalmente di riuscire a ripetere. Il posto è sempre la mia amata Alpe Devero, che vi ho già mostrato d'estate.

La deliziosa Crampiolo

Le Vispe Terese

Pronta per partire!

martedì 14 gennaio 2014

San Francisco, January 14th, a million years ago


"It was the Human Be-In, the January 14, 1967, celebration that was billed as a coming together of every tribe in the new, emerging America: from legendary beats, to Berkeley radicals, to the San Francisco love generation. 'For ten years a new nation has grown inside the robot flesh of the old,' proclaimed the event's starry-eyed press release. 'The night of bruted fear of the American eagle-beast-body is over. Hang your fear at the door and join the future. If you do not believe, please wipe your eyes and see.'
Years later, some would call this event the true - if belated - beginning of the Sixties. More than twenty thousand people poured into the Polo Field that sun-dappled Saturday, on the wild west side of Golden Gate Park, where a swaying curtain of eucalyptus and Monterey pine trees shielded the tribal gathering from the raw ocean winds. Onstage, Allen Ginsberg - wearing white Indian pyjamas and garlands of beads and flowers - looked out over the vast human dynamo that he had helped ignite and turned to his friend, Lawrence Ferlinghetti: 'What if we're wrong?'

From Season of the Witch, by David Talbot

lunedì 13 gennaio 2014

Cronache della tiroide/4. Le prime analisi

Da quando ho cominciato la terapia sto sempre meglio, i sintomi sono praticamente scomparsi (compresa, ahimé, la fame lupesca accompagnata da dimagrimento). 
Il 23 dicembre ho fatto il primo controllo, di cui in teoria avrei dovuto sapere i risultati entro una settimana. Ma non avevo fatto i conti con il Natale. E poi con il Capodanno. E poi con le ferie del medico che mi segue. E poi con l'infermiera del reparto che alle mie telefonate rispondeva ogni giorno "sì, certo, riferirò il suo messaggio". E poi nessuno mi richiamava. Nel frattempo ho scoperto di poter consultare i risultati delle mie analisi online, ma è stato un sollievo di breve durata, perché quando finalmente ho potuto accedere alla pagina - previa visita all'asl per l'attivazione delle "credenziali" - ho trovato solo una parte delle mie analisi, quelle non specifiche per la tiroide. Mentre ormai mi stavo guardando intorno per cambiare ospedale, finalmente il 10 gennaio ho ricevuto la telefonata del medico. Ed erano buone notizie. Dei due parametri da tenere sotto controllo, il primo si è regolarizzato, e il secondo è ancora un po' sballato ma va meglio. Il prossimo controllo sarà il 23 gennaio, e se va bene potrò cominciare a ridurre i farmaci. 
Nel frattempo sto praticando ogni giorno la seduta di yogaterapia studiata ad hoc dal maestro che seguo da tanti anni, e sono sicura che anche questa mi sta aiutando.
Presto tornerà Mr K, e finalmente potrò andare in montagna a ciaspolare!

sabato 11 gennaio 2014

Folon al Chiostro di Voltorre

Grazie alla segnalazione di giacy.nta ho scoperto che al Chiostro di Voltorre, a pochi chilometri da casa, c'è - fino a domani - una mostra di bei manifesti di Jean-Michel Folon, il quale diceva: “Quando si prende il metrò le immagini sui muri che colpiscono i nostri occhi non rispettano il nostro sguardo. La pubblicità usa colori duri, volgari. Ho una gran voglia di dare più fiducia agli occhi…”




 




giovedì 9 gennaio 2014

Sono tornate le cince!

Sono stati momenti di panico. Un giorno ho spalancato la porta nel negozio per animali urlando: "Dove sono le cince?!?" La gente azzardava ipotesi su migrazioni sballate, primavere piovose, inverni miti, ma tutti erano preoccupati. Non c'erano cince. Le palline di grasso che sparivano dal mio balcone al ritmo di una alla settimana, ora languivano lì senza nessuno che vi si appendesse a becchettare. L'amica ornitologa, stremata dai miei appelli disperati, mi ha inviato un documento francese sull'insolita assenza degli uccelli dalle mangiatoie, da cui risultava che in effetti la primavera piovosa ha ostacolato la riproduzione, e l'assenza di neve in montagna ha rallentato la migrazione, con un conseguente calo del 30% nella presenza di cince.
Ma adesso in montagna c'è la neve, e le cince sono tornate. La mia nuova casetta-mangiatoia è frequentata da paio di cince punk (dal ciuffo), cinciallegre, cince more e cinciarelle. E da un petirosso timidissimo che è l'unico a mangiare la palla di grasso. Quest'anno le cince vogliono solo arachidi e briciole dolci. Viziate.



martedì 7 gennaio 2014

Vintage San Francisco


Da lontano - nello spazio e nel tempo - mi sembra tutto più bello. Se poi San Francisco mi appare attraverso il filtro delle magnifiche foto di Fred Lyon (QUI ne trovate molte altre), arrivo quasi ad averne nostalgia. Questa qui sotto è stata scattata dalle parti di casa mia.



domenica 5 gennaio 2014

Una gita a... mistero svelato!

Eccola qui. Avete indovinato! Antonella per la fontana, elle per Clet Abraham e la piazza del Pesce, Gianluca per le tartarughe, altri perché sono autoctoni o quasi... ebbene sì, capodanno a Firenze. E primo dell'anno alle terme.


venerdì 3 gennaio 2014

Una gita a... indovina!

 La meta della mia gita di capodanno è facilissima, indovinerete al primo tentativo.


Bellissimo il mercato coperto



Smettetela di fare pipì in quest'angolo!