lunedì 31 ottobre 2016

La mappa dei libri


Qualche giorno fa ho partecipato a un incontro al Laboratorio Formentini per l’editoria, in cui io e un altro scrittore, Marco Balzano, abbiamo parlato a un gruppo di studenti dei libri che ci hanno formati come lettori.



Per farlo avevamo a disposizione una mappa, la pianta di un appartamento immaginario. A ogni stanza corrisponde una tipologia di libro e di influenza avuta sulla nostra vita di lettori. Così:


INGRESSO: il libro che mi ha avviato all’amore per la lettura
CUCINA: il libro che è stato per me una sorta di laboratorio, dove ho imparato che cos’è la narrazione, gli ingredienti di una buona storia
SALOTTO: il libro “mio”, quello tra le cui pagine mi sento a casa
CAMERA DA LETTO: il libro che mi ha portato in un mondo “oltre”, di sogno
TERRAZZO: il libro che mi ha aperto nuove, inattese prospettive sul mondo
RIPOSTIGLIO (che nella mappa è diventato il bagno): il grande libro che non riesco ad amare

Ed ecco qui la nostra mappa. Io sono in blu e Balzano in rosso.
Qual è la vostra?







venerdì 21 ottobre 2016

I link ritrovati


No, non sono stati i tecnici di blogger, maledetti buoni a nulla cafoni che non hanno mai più risposto alle richieste sempre più disperate degli utenti del forum che, come me, avevano perso tutti i link esterni del blog. Non so proprio come facciano questi anglosassoni a mantenere l'aplomb, io volevo scrivere gli insulti più orrendi e maledirgli tutto il loro schifo di blogger fino alla ventisettesima generazione, ma l'esasperante cortesia degli altri utenti colpiti dalla stessa disgrazia me lo ha impedito. Smidollati.

Una parte dei link me li aveva recuperati DOC (qui nei commenti), ma ne mancavano ancora un sacco. Fatto sta che dopo aver esplorato altre possibilità, tipo andare su WordPress o addirittura aprire un sito, ne ho parlato con il sempre pragmatico Mr K, il quale con estrema calma mi ha ricordato che qualunque cosa io faccia, quei link devo pur sempre recuperarli, e quindi tanto vale che cominci da lì. Quando gli ho spiegato che l'impresa di cercare i link perduti mi sembrava allettante quanto andare a sbrigare una pratica all''Inps, lui, sempre calmissimo, si è ricordato che esiste un sito di nome http://archive.org/web/ dove forse si potevano trovare le versioni precedenti del mio blog. E infatti c'erano. L'ultima è del 15 settembre, quando c'erano ancora tutti i link. Così adesso ho ritrovato i link perduti, devo solo ricopiarli su un documento word e poi decidere cosa farne. Probabilmente finirò per rimetterli sullo stramaledetto blogger. L'impresa è pur sempre gravosa - diciamo come fare la fila all'ufficio postale nel giorno in cui tutti ritirano la pensione, che poi perché la ritirano tutti il giorno stesso in cui arriva non l'ho mai capito, ma vabbè - però almeno adesso li ho ritrovati  tutti.

Direi che Mr K si è meritato una foto (ovviamente gli occhiali sono per un suo progetto).

venerdì 14 ottobre 2016

Uggia

Drake Beach, o la solitudine del surfista
Sarà la pioggia, sarà il paesello, sarà che non vedo Mr K da un mese, saranno le delusioni. Però che bello l'italiano, che ha una parola come uggia.
E meno male che zio Bob ha vinto il Nobel, questa sì che è una soddisfazione (con l'aggiunta di un po' di suspense per cosa farà adesso).

martedì 11 ottobre 2016

Intervista su Purity: il podcast


L'intervista è andata bene, sono sopravvissuta alla diretta, ma io e il conduttore siamo stati interrotti sul più bello, cioè all'inizio della domanda sui personaggi femminili di Franzen. Perciò credo che ci sarà un seguito (in cui si parlerà anche dei Jeans).

Ecco QUI il podcast, io parlo più o meno dal minuto 8.

Aggiornamento su WordPress: non ho ricevuto grandi incoraggiamenti per il passaggio, e in compenso sento dire che i link scomparsi dovrebbero magicamente tornare per l'intervento dei solerti tecnici di blogger. Sono passate più di due settimane e secondo me non ricompariranno mai, però devo dire che il pensiero di intervenire con massicci cambiamenti sul blog mi riempie di entusiasmo come l'idea di andare a chiedere informazioni all'ufficio dell'INPS, per cui credo che aspetterò ancora un po'. 

giovedì 6 ottobre 2016

Oggi alla radio e passaggio a WordPress

Due comunicazioni veloci.

1) Oggi alle 13.10 potrete sentirmi parlare di Purity su Radio Città del Capo. Ovviamente sarò terrorizzata. 
Ecco il comunicato:

Dopo la lunga pausa stagionale torna La colazione dei campioni in diretta dalle 13 su Radio Città del Capo nella nuova collocazione del giovedì.
Per inaugurare la 5° stagione avremo ospite telefonico una delle più importanti e brave traduttrici italiane Silvia Pareschi con la quale parleremo di PURITY l'ultimo romanzo di Jonathan Franzen uscito per Giulio Einaudi Editore.
Poi novità musicali, notizie dal mondo dei libri e molto altro.
94.700 e 96.250Mhz per Bologna e dintorni
diretta@radiocittadelcapo.it (mail durante la diretta)
3497649289 (sms, WhatsApp, Telegram durante la diretta)



2) Siccome blogger mi ha cancellato non solo il blogroll, ma anche tutti i link esterni (accumulati in anni) alle mie interviste e recensioni, e in più racconta balle tipo "i nostri ingegneri stanno lavorando per risolvere il problema", ho deciso di passare a WordPress, ma non ho la più pallida idea (oltre a non averne né il tempo né la voglia) di come farlo. Qualcuno può suggerirmi chi posso ingaggiare per fare questo lavoro per me?


lunedì 3 ottobre 2016

Colazione da Felicity

(Continua da QUI
La foto non è mia, ma volevo mostrarvi i waspafarian
Il Golden Harvest Cafe è il regno di Felicity, la decana delle hippy di Arcata. Alta, con i lunghi capelli grigi raccolti in una coda di cavallo e il corpo massiccio sempre coperto da informi camicioni indiani, Felicity è famosa per aver vissuto sei mesi su una sequoia per salvare un tratto di foresta dal disboscamento. Quando è scesa dalla sua sequoia, Felicity ha aperto questo caffè, che vende esclusivamente prodotti biologici e dà lavoro a mezza dozzina di studentesse del college locale. Felicity è materna e generosa, sempre pronta a dare una mano a chi è in difficoltà, e in paese tutti le vogliono bene e l’assecondano volentieri nella sua strana mania: il gioco del bridge. Ogni sabato sera vecchi hippy canuti, coltivatori legali e illegali, persino giovani lavoratori stagionali che migrano a Humboldt nella stagione del raccolto si ritrovano intorno al tavolo di Felicity, nella sua casetta tra le sequoie, per qualche mano di bridge. Non si può arrivare ubriachi né troppo fumati, perché Felicity vuole solo giocatori lucidi. Anche così, però, nessuno si è mai accorto che Felicity bara con grande voluttà.
Il Golden Harvest è frequentato soprattutto da giovani in vari stadi di alterazione da THC. Alle dieci del mattino le studentesse-cameriere hanno lo sguardo abbastanza sveglio, eppure impiegano mezz’ora per farti un panino. Tre minorenni dal sorriso beota si inginocchiano davanti al frigo delle bibite e rimangono lì a indicarsi a vicenda una bottiglia con aria estatica. Poi ci sono i waspafarians, cioè i rastafarian wasp, i ragazzetti bianchi con i dreadlock che accorrono qui da tutto il mondo per lavorare nelle piantagioni durante il raccolto. C’è anche un’italiana, drizzo le orecchie e la sento descrivere al telefono il motel dove sta dormendo con tre amici, nell’attesa di trovare un’altra piantagione in cerca di manovalanza. «Comunque non sai cosa ci è capitato venendo qui con il Greyhound» racconta. «L’autista si è incazzato con un passeggero, lo ha buttato giù dall’autobus, lo ha spinto dentro una cabina del telefono e ha legato una corda intorno alla cabina per non farlo scappare. Poi ha chiamato la polizia ed è ripartito. Erano le tre di notte.»
Oh oh. Domani devo prendere il Greyhound per tornare indietro. Sicuramente non mancherà l’intrattenimento a bordo.