Dopo ben quattro anni di assenza siamo finalmente tornati a Torino. E come l'altra volta siamo stati benissimo. Abbiamo apprezzato la gentilezza delle persone (il proverbio dice che la cortesia dei torinesi è falsa... bah. Non potete dire di aver visto un sorriso veramente falso finché non siete stati in California), le iniziative culturali, e naturalmente il cibo.
Siamo stati ad Artissima, che ho trovato noiosa come tutte le fiere d'arte, ma poi abbiamo visitato The Others, l'affollatissima fiera "alternativa" che da tre anni si tiene nella cornice spettacolare delle ex carceri Nuove. Qui gli espositori stanno nelle celle
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e le performance si tengono nell'inquietante sala centrale
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In questi due giorni e mezzo abbiamo mangiato ovviamente benissimo (consiglio anche a voi i ristoranti dove ci hanno portato i nostri amici: la mitica trattoria Valenza in via Borgo Dora e l'ottimo L'Angolo di Parin a San Salvario, dove non ho saputo resistere a un enorme piatto di cardi in bagna cauda).
Abbiamo rivisto cari amici e ne abbiamo incontrata una nuova: Simona del blog Gattosandro viaggiatore, che ci ha accompagnati a The Others e ci ha raccontato che a Torino la gente va ancora al cinema durante tutta la settimana (lei lavora in un cinema, perciò lo sa bene). A volte in questa città sembra che il tempo si sia fermato, ed è una sensazione molto piacevole.
Infine sabato ho portato Mr K a vedere il Castello di Rivoli, facendo un viaggio un po' allucinante con l'autobus 36 che passa da zone non proprio bellissime, oltre a essere strapieno e a trasportare, proprio davanti a noi, un tizio inquietante che ascoltava musica orrida a tutto volume e la canticchiava accompagnandosi con mossette di danza. Però una volta arrivati a Rivoli tutta la bruttura viene compensata e si rimane proprio a bocca aperta.
The sun has no money, Olafur Eliasson, 2008 |
Evviva Torino!
RispondiEliminaMi ricordavo che anche tu hai un debole per quella città :-)
Eliminail mio studio era appena qualche centinaio di metri sotto il castello, ma non è solo per questo che ho apprezzato molto le tue parole
RispondiEliminaPer raggiungere il castello siamo saliti a piedi, e così ci siamo goduti anche la deliziosa Rivoli vecchia.
EliminaFelice che Torino abbia fatto bella figura e soprattutto che siate stati bene.
RispondiEliminaStiamo sempre bene a Torino :-)
EliminaA Torino ci sono stato alcune volte però di fretta e furia... devo assolutamente andarla a visitare
RispondiEliminaBe', direi, ce l'hai lì a due passi!
EliminaMolto particolare la fiera ar gabbio! Dev'essere comunque forte :)
RispondiEliminaBeh, contento di sapere che Torino ti ha accolta bene^^
Moz-
La fiera ar gabbio è bellissima :-D
EliminaForse non è stata una buona idea consigliarvi il 36! Mi hai riportato alla mente ricordi di quando ero piccola, il manicomio di Collegno era chiuso da poco e sugli autobus si facevano incontri molto particolari ^_^
RispondiEliminaSono felicissima di aver passato una serata con voi, e che Torino ti abbia fatto una buona impressione. La critico spesso ma la amo tantissimo.
Ti capisco, anch'io critico quello che amo, ma mica si possono accettare le cose indiscriminatamente, no? Si critica perché si tende sempre al meglio ;-)
EliminaIl 36 era inevitabile, anzi, decisamente comodo visto che eravamo già praticamente su corso Francia. Comunuque mi piacerebbe saperne di più su quel villaggio paleoindustriale che c'è a Collegno, m'informerò.
Anche a noi ha fatto molto piacere passare una serata con te. Speriamo di tornare presto!
Ahahah io il 36 lo prendevo x and are in centro! Quanto mi manca Torino...dopo quasi dodici mesi di Houston dico evviva la gentilezza Vera o falsa che sia!!
RispondiEliminaMa perché, lì non sono gentili? E la famosa gentilezza texana?
EliminaAdoro Torino! E le sue innumerevoli piazze e tutto il suo verde e le luminarie che si inventano ogni anno per Natale, c'erano già?
RispondiEliminaSì, le avevano appena messe! Nel 2003 avevo tradotto per il museo del Castello di Rivoli, nell'ambito della rassegna Luci d'artista, i Truisms di Jenny Holzer che erano stati proiettati sulla facciata di Palazzo Carignano.
EliminaAssieme a Trieste e Napoli, è una delle mie città italiane preferite. Si respira un'atmosfera diversa. Intensa, per alcuni versi, e rarefatta per altri. Poi hai questa sensazione di apertura. Mi è sempre piaciuta.
RispondiEliminaA me piace per quel suo essere un po' antiquata, in senso buono, e per il suo amore per la cultura (valore anche questo un po' antiquato, ahimè).
EliminaTorino non l'ho mai vista, pur essendo stato spesso nei dintorni di Asti quasi ogni autunno (e quanta bagna cauda ho sorbito). Be', mi devo segnare il tuo intinerario, e un giorno lo faremo, l'ho sempre trovata interessante come città.
RispondiEliminaQuest'anno salterò le Langhe, quindi almeno Torino ci voleva. Te la consiglio proprio!
Eliminaconfesso, addolorata, di non essere mai stata a Torino
RispondiEliminaMa no, perché addolorata? Vuol dire che hai un bel posto ancora da visitare!
EliminaTorino è interessantissima, stimolante, piena di sorprese. Ci tornerei oggi stesso, anche per rivedere il Museo del Cinema e ovviamente il Museo Egizio. Città civilissima con ottima cucina.
RispondiEliminaMa lo sai che con tutto il tempo che ci ho passato non ho ancora visto nessuno dei due? Devo tornare al più presto! Comunque la tua definizione della città è perfetta.
EliminaIo a Torino ho pure mezza famiglia, o solo un terzo, dai tempi dell'emigrazione verso il Norditalia promesso. Quindi ci sono già stata una volta, quando avevo nove mesi, e avevo promesso di tornarci da grande :p
RispondiEliminaAllora portaci Alli!
EliminaTorino mi e' piaciuta tanto fin dalla prima volta che l'ho vista; era esattamente vent'anni fa, e io andavo la mattina con un treno da Milano, per recarmi all'ASIFA Italia (associazione mondiale del cinema d'animazione) che allora occupava due stanzette piene zeppe di video. Dopo la mia "dose" di animazione, mi dilungavo a passeggiare nella città; a parte la bellezza austera delle montagne che nei giorni di cielo limpido si stagliano all'orizzonte, mi avevano colpito molto i tanti ambulanti di libri usati e letteratura alternativa, per strada, come a Parigi! E poi gli ottimi caffe' del centro... Spero di ritornarci presto, voglio vedere il museo del cinema e alcuni dei posti dove sei stata tu :)
RispondiEliminaSì, le bancarelle di libri ci sono ancora (a Milano invece ho sentito che qualcuna l'hanno sostituita con rivendite di souvenir) e anche i bellissimi caffè. Qualche libreria però ha chiuso anche lì :-( Ma in generale rimane la città più colta e garbata fra quelle italiane che conosco.
EliminaBellissima città. A proposito, a Mr K hai fatto vedere il film Dopo mezzanotte?
RispondiEliminaNo, perché non l'ho visto neppure io. Rimedierò al più presto!
EliminaLavorando da poco in un cinema, confermo che anche più a sud si va al cinema di settimana :-)
RispondiEliminaDevo dire che mette davvero i brividi l'ambientazione, ma amo le mostre in posti fuori dall'ordinario!
Ho un pezzetto di famiglia a Torino, e un grandissimo amico, ma non trovo.mai l'occasione di andare, peccato :-(
Ah, ma allora è solo da me, nella terra dei lombrosiani, che la gente ha smesso di andare al cinema!
Eliminasempre bella torino!
RispondiEliminaAnche se tu sei più un tipo da montagna che da città, no?
Eliminatorino è una città meravigliosa in cui vado sempre volentieri. il pretesto è il salone del libro ma è un pretesto... Prendo nota dei tuoi suggerimenti. Tra l'altro, non sono mai stata al castello di Rivoli. Un paio d'anni fa, invece, andai al museo del cinema che mi piacque tantissimissimo!
RispondiEliminaIo al Salone non ci vado più da anni, perché appena entro in una fiera mi viene mal di testa, oppure mi annoio subito, come ad Artissima. Il castello di Rivoli è meraviglioso non fosse altro che per l'architettura, ma mi raccomando, attenta all'autobus 36!
EliminaMannaggia, hai fatto appena troppo tardi. Due settimane fa c'ero anche io.
RispondiEliminaTorino si fa amare, a me resterà sempre una città molto cara. Lo era già prima di cominciare e lo è oggi, ancora di più.
Non l'ho mai visitata tantissimo (ma il museo egizio, il centro, il Valentino, la sindone... almeno una volta li ho visti).
L'ho amata in ognuna delle circa 40 brevi visite di questi anni, mi è dispiaciuto tanto salutarla, ma ne porterò sempre con me un pezzetto.
Magari potrai tornarci con la famiglia, per mostrare il luogo dove papà andava a dare gli esami :-)
EliminaTorino è da vedere, la prima volta la visitai per il Salone del Libro, la seconda per una mostra monografica su Chagall e la terza per il Museo del Cinema. La trattoria in Borgo Dora è un luogo ormai di culto, anche se noi non mangiammo molto bene.
RispondiEliminaDiciamo che ha una qualità un po' discontinua... certe cose ottime, altre meno. Ma il posto vale assolutamente una visita.
Eliminatorino è una città che stupisce <3
RispondiEliminaE' vero, ha quell'aria così pacata e signorile, eppure è piena di vita.
EliminaPurtroppo solo di passaggio. Interessante la mostra (inquietante la donna scalza in nero - sospesa/impiccata? non capisco dalla foto).
RispondiEliminaQuale foto, Santa?
EliminaGrazie dell'ottimo reportage, che mi ha fatto venire voglia di tornare a Torino, dove sono stata due volte ma nel secolo scorso!
RispondiEliminaTornaci, allora! Vedrai che nel nuovo secolo è cambiata molto.
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