domenica 18 giugno 2017

Una gita a Vienna/3. Eier im Glas e giardini

In questi giorni in cui il mio migliore amico è il ventilatore e il freddo e la nebbia estivi di San Francisco non mi sembrano più tanto orridi, ripenso con nostalgia alla brezzolina che ci ha accompagnati a Vienna e alle fresche serate nei giardini.

L'ultimo giorno ero un po' provata dalle lunghe camminate e mi addormentavo dappertutto, compresa una panca dentro il MAK, e così quando Mr K è andato a vedere il Leopold Museum io sono rimasta su una panchina nel giardino a leggere e fotografarmi i piedi da brava turista.


Tutto questo, lo so, non è molto interessante, ma aspettate che adesso vi racconto la storia delle Eier im Glas
Dovete sapere che in questi giorni sto traducendo un romanzo di Nathan Englander (del quale ho già tradotto due libri), in cui a un certo punto il protagonista mangia questa pietanza a me ignota. Faccio la mia ricerchina e scopro che si tratta di un piatto servito tipicamente per colazione nei caffè viennesi: due uova alla coque sgusciate (magari cotte cinque minuti anziché tre, per facilitare la sgusciatura), ricoperte di erba cipollina e servite dentro un bicchiere con lo stelo, con del pane tostato e imburrato per fare la scarpetta. Per me che amo le uova, una delizia suprema. Leggendo questo blog scopro che viene considerato un piatto fallico (lo stelo e le due uova, ehm), e lo trovo ancora più divertente. Ovviamente la mia missione a Vienna sarà trovare le Eier im Glas.
Il primo giorno le trovo nel caffè di questo meraviglioso giardino


ma sono una tremenda delusione: il cuoco le ha stracotte, e sono praticamente sode.
Il secondo giorno invece le trovo, perfette (anche se il bicchiere non aveva lo stelo), in un caffè che si chiama... Café Englander (ovviamente ho scritto all'omonimo Nathan per raccontarglielo).
Non le ho fotografate perché trovo ridicolo fotografare quello che mangio (o forse perché mi butto sul cibo prima che mi venga in mente di fotografarlo), a meno che non sia la Sacher Torte del Café Sacher.


Per finire in bellezza, cosa c'è di meglio di una cenetta in riva al Danubio? Noi abbiamo scelto la Strandgasthaus Birner, ottima cucina, grandi terrazze sul fiume e questa vista qui


Bene, ora torno ad abbracciare il ventilatore. 
Il 29 dovrei essere a Pavia per una chiacchierata sui Jeans. Seguiranno informazioni.

13 commenti:

  1. Anche io adoro le uova! Ho cercato delle immagini del piatto ma niente bicchiere con stelo.

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    1. Se guardi il blog che ho linkato lo trovi. E' bellissimo!

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  2. Stavolta mi hai fatto venire la voglia di tornare a Vienna! Le tue foto sono favolose, anche quella dei piedi affaticati :-) (E vedo che stai resistendo a Fb, complimenti per la forza di volontà.)

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    1. Ci tornerò brevemente per pubblicizzare un paio di cose, ma per il resto credo che continuerò a resistere. Quando ci sto non riesco a moderarmi, e perdo veramente un sacco di tempo per niente.

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  3. tu guarda che "engladeresche" coincidenze

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  4. Favoloso l'aneddoto sulle uova XD Penso che tenterò l'esperimento culinario *_*
    In questi giorni il ventilatore è amico di molti, per fortuna da circa mezzora sento "fresco": mi auguro investa la Penisola tutta, ché è dura sennò -_-

    Un P.S.: ho curiosato i vari link... il Leopold Museum :O (metterei, potendo, l'emoticon Urlo di Munch!) e ho preso nota dell'Englander, che ancora non ho letto *_*

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  5. Sacher torte, uova falliche, questi viennesi sono veramente goduriosi, dovremo proprio andarci anche noi :)

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    1. Te l'ho detto che secono me vi piacerebbe! Però magari evitate l'estate, perché mi dicono che non è fresca come Berlino.

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  6. "Il Ministero dei casi speciali" è davvero straordinario e terribile, meno male che qualcuna l'ha tradotto :)

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