sabato 5 gennaio 2013

Arrivata

I hate connecting through Roswell (from The New Yorker)
Qualità del viaggio: molto bassa. Certo, essere arrivata a Malpensa alle 8.30 per un volo intercontinentale delle 10 perché convinta che il suddetto volo fosse alle 10.30 non ha facilitato le cose. E poi il 4 gennaio, sappiatelo, il mondo va in vacanza o torna dalla vacanza. E gli addetti al check-in dell'American Airlines sono ancora storditi dal cenone. L'unico sveglio di tutto l'aeoporto era l'uomo che, quando ormai mancava un quarto d'ora all'imbarco, mi ha fatto saltare la coda di una settimana per i controlli permettendomi così di non perdere l'aereo.
Nota per me stessa: MAI - se possibile - fare scalo a New York. Soprattutto il 4 gennaio. Dopo aver fatto una settimana di coda per l'immigration (come ha detto un altro italiano munito di green card che aspettava davanti a me mentre la cafonissima addetta alla fila faceva passare decine di citizens prima di noi, "questi sono dei robbot". Sì, e sono pure stronzi), sono passata dall'altra parte, dove ho rischiato di perdere la coincidenza mentre cercavo affannosamente la mia valigia (piena di indispensabili medicine e altrettanto indispensabili pezzi di parmigiano), che quando fai scalo a New York ti tocca pure reimbarcare. Dopo che la cafonissima addetta alle valigie mi ha annunciato che la mia valigia era andata smarrita, mi sono diretta con grande allegria verso l'imbarco per il secondo volo, quello che dopo un altro devastante numero di ore mi avrebbe finalmente portata a San Francisco. Dove un addetto alle valigie un po' più gentile mi ha promesso che la mia valigia arriverà oggi qui a casa. Speriamo.

Note positive del viaggio: 
1) Il cibo. Infatti ormai da anni mi porto la roba da casa.
2) La lettura. Limonov. Strepitoso.

69 commenti:

  1. La prima nota positiva del tuo viaggio fa il paio con gli indispensabili pezzi di parmigiano! Non ti invidio il viaggio, ma vado a vedere il libro di cui alla seconda nota positiva del tuo viaggio. Ben arrivata :)

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    1. Il libro almeno è rimasto con me. La prossima volta metto nella borsa anche il parmigiano.

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  2. Anch'io porto in valigia gli indispensabili pezzi di parmigiano. Solo che il mio viaggio è, in genere, molto meno lungo e avventuroso del tuo. A mala pena riesco a finire i cruciverba " per solutori più che abili" della Settimana Enigmistica. Intanto vado a vedere cosa hai letto tu e, comunque, ben arrivata!

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    1. Grazie cara, quanto ti invidio il viaggio meno avventuroso! :-)

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  3. Bentornata a San Francisco e buon riposo :)

    Il bagaglio è arrivato? L'ultima volta che mi hanno perso le valigie (sia all'andata che al ritorno), mi hanno rimborsato l'intero viaggio + altre ed eventuali - ero felicissima! Certo, nel tuo caso il fattore "parmigiano & medicine" rende la cosa un po' più delicata.

    Sono contenta di leggere apprezzamenti su Limonov, che mi hanno appena prestato. Purtroppo sono ancora indietro di circa una decina di libri (ho dovuto anche rimandare la lettura di Franzen, per il momento), ma recupererò :)

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    1. Io la valigia l'ho anche assicurata, ma la scorta di antibiotici per i miei problemi ai denti chi me la ripaga qui?
      Limonov mettilo pure in cima al mucchio, ne vale la pena!

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  4. Anch'io ebbi un viaggio travagliato con scalo a JFK, immigration, recupero valigia e poi 5 ore di attesa per la coincidenza, alla fin
    e andò tutto bene ma la volta successiva cercai un volo diretto per SF. Ben arrivata......caspita sei a 9 ore di distanza! Un saluto a SF e buon riposo :)

    Preso nota del libro, grazie.

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    1. Il volo diretto è un sogno irrealizzabile, ma lo scalo in Europa è cosa buona e giusta che d'ora in poi non mancherò di fare.

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    2. attenzione volo diretto ( puo includere uno o piu scali).
      volo non stop ( non ha alcun scalo)

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  5. Mamma mia! Ti servirà almeno una settimana per riprenderti da questo shock! Queste sono esperienze che traumatizzano... però ci hai fatto tanto ridere!

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    1. Infatti, mi sa che oggi non esco dal letto. Voglio finire Limonov! Magari esco stasera per una zuppa di ramen a Japantown.

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  6. bentornata!
    [il viaggio e' sempre devastante, sob]

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    1. Sì, ma quelli con lo scalo a NY sono sempre i peggiori :-(

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    2. Confermo! Anch'io l'ultima volta ho fatto il dannato errore di fare scalo lì e l'ho rimpianto per tutto il viaggio, davvero! Coda dell'immigration da paura, con 4 voli atterrati contemporaneamente, ventilatori 2 ai lati di una sala bassissima nella quale l'aria la respiravi solo se nella serpentina riuscivi ad avvicinarti ai due ventilatori.
      Trattati come animali.
      E anch'io mi sono ripromessa di non commettere questo errore un'altra volta!

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    3. Certo, dipende anche dal costo del biglietto, perché io naturalmente compro sempre quello che costa meno, e se è un volo che fa scalo a NY... tough titty!

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  7. ben arrivata! pare che Limonov l'abbiano letto tutti ma proprio tutti nel corso dell'ultimo anno tranne la sottoscritta

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    1. Infatti! Io sono sempre indietro con i "libri dell'anno", di solito li leggo qualche anno dopo, ma questo mi attirava parecchio e in effetti non delude.

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    2. in questo caso la sottoscritta ero io :) , avendolo tu ora letto, resto solitarissimo esemplare di non lettrice di Limonov

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  8. spero ti arrivi il parmigiano!!!

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  9. Ben arrivata! Che schiscetta ti sei portata da casa? :-)

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    1. Mandarini, due panini con seitan (molto vegan) e uno col salmone (meno vegan) :-)

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  10. A me il parmigiano se me lo scovavano a Heathrow me lo sequestravano, per questo lo seppellivo nella valigia da consegnare. Pensa che una volta ho consegnato una valigia piena di mozzarella, rughetta e parmigiano per fare una cenetta alle mie coinquiline thai e giapponesi. Me l'hanno smarrita ma il giorno dopo era in camera mia nel campus! Dai! Speriamo bene!! E bentornata! E buon anno!

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    1. Grazie, buon anno anche a te! Cavolo, gli inglesi sono ancora più cattivi, qui almeno l'importazione di parmigiano è legale.

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  11. Povera! Deve essere un massacro...mi sa che sono in tanti a portarsi il parmigiano, è sempre quotatissimo dagli italiani all'estero

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    1. Io sono partita dicendo "io 'ste robe da emigrante non le faccio", ma poi visto che qui una grattatina di parmigiano cattivo ti costa come se fosse tartufo bianco d'Alba sono scesa a più miti consigli.

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  12. Mai e poi mai fare scalo a New York,DC o peggio del peggio a Newark,NJ, never ever.
    La prossima volta passa da Atlanta, siamo redneck ma non facciamo aspettare tanto in fila e siamo pure piu' gentili!
    Dita incrociate per il parmigiano.

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    1. Me lo segno. In effetti ho sentito dire un gran bene del'aeroporto di Atlanta.

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  13. Quindi il parmigiano va bene, negli States (a parte l'essere smarrito). Per fare davvero l'emigrante, avresti dovuto tirarlo fuori a metà viaggio e infilarti un capo del tovagliolo a quadretti bianchi e rossi nel collo! Che occasione che hai perso, Silvietta!
    L'ultima volta che siamo atterrati a Newark, NY, io e mio marito siamo stati stati scrutati da una specie di skinhead travestito da doganiere che ci ha chiesto PERCHE' eravamo lì e dove saremmo andati a dormire quella sera. No, voglio dire, non eravamo mica una coppia di hippy col sacco a pelo sulla spalle (troppo vecchi e imborghesiti per queste cose). Ci siamo sentiti davvero benvenuti, insomma.
    Speriamo che sia riuscita a riposarti e che tutto si risolva al meglio (valigia, riscaldamento, jet lag e quant'altro). ♥

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    1. Arrivata anche la valigia!! Quanto al riposo, non so, oggi non mi sono proprio alzata dal letto. Vediamo se ci riesco domani.

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  14. Anche io appena rientrato dopo lungo volo e con valigia piena di cibo.
    La almeno è arrivata ma capisco il tuo stato d'animo!
    Mando un abbraccio di solidarietà....

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    1. Grazie! C'era qualcos'altro nella tua valigia, oltre al cibo? ;-)

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    2. A dir la verità ho portato indietro anche degli splendidi quaderni di carta giapponese, una montagna di calze di Tabio (marca nipponica che amo) e del meraviglioso Hibiki 21...

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    3. L'Hibiki 21 ho dovuto googlarlo, e adesso sono molto curiosa...

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  15. mi immagino benissimo quanto eri stufa e stanca!
    il senator che viaggia in aereo in lungo e in largo per il mondo evita come la peste viaggiare in aereo da meta' dicembre al 7 gennaio...perche' dice che in aereoporto ci sono miliardi di persone, che molte di queste non viaggiano mai e quindi non sanno gestire bene (rapidamente) controlli di sicurezza, code etc, che il personale e' minore del necessario a far fronte a tutta la gente e piu' stronzo che nel resto dell anno, che se perdi la coincidenza il rebooking e' impossibile...e cosi' , grazie al fatto che siamo in europa, ci facciamo 1650 km comodi in auto ad andare e a tornare...guidare non lo stanca. io non mi capacito di essere sopravvissuta a una traversata del genere, seduta davanti e con il braccio sinistro sempre teso indietro a distribuire cibo latte e giochi alle due sedute dietro

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    1. Cavolo, la macchina in genere mi devasta, però dopo viaggi come questo ripenso con nostalgia alla traversata dei Balcani non-stop di qualche anno fa... almeno ogni tanto potevo scendere a fare due passi!

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  16. Caspita che rientro allucinante...leggermente traumatico.

    Limonov:ordinato ieri.
    A proposito di letture: oggi su Repubblica la recensione di "Quando l'imperatore era un Dio" :-)

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  17. dai che sei andata all'aeroporto il giorno giusto, una mezz'oretta di errore di calcolo non e' nulla per chi si e' attaccato i denti con la colla in passato ;) arrivata la valigia?

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    1. Ehi, che memoria! :-D
      Valigia arrivata, ieri sera tardi, parmigiano sano e salvo!

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  18. ben arrivata, ben ritrovata alla tua valigia con annessi e connessi, buon tutto.
    e tanta tanta gioia :D

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    1. Grazie Barbara, che bell'augurio! Tanta tanta gioia anche a te!

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  19. Molto bassa?? A me pare un incubo!
    Sto leggendo commenti entusiasti su questo Limonov... devo prenderlo!

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    1. Sì, un vero incubo. Ieri sono stata tutto il giorno a letto, a leggere e a gaurdare 6 episodi di Twin Peaks (perché io con le serie televisive sono avanti). Oggi forse ce la faccio ad alzarmi.

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    2. Quelle sono le uniche serie degne di essere guardate!
      Vabbè, modalità talebana off.
      (Anche se la fine lascia secondo me un po' a desiderare, ma Lynch è così. E tra l'inizio e la fine sa regalare meraviglie).

      Ammazza, lo soffri tanto il jet lag...

      Io feci scalo a Philadelphia. Ricordo il tizio nero con occhiali da sole e vistoso anello d'oro al mignolo al controllo dei passaporti, che pareva scappato da un film di Spike Lee. Per il resto, fila scorrevole e veloce, nonostante fosse molto affollato. Per la mia esperienza lo consiglio.
      Il ritorno lo ricordo con meno gioia, avendo fatto una corsa pazzesca per prendere la coincidenza. Corsa inutile, perché arrivata al desk ebbi solo la conferma di ciò che temevo: gone.

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    3. Ecco, sì, prima o poi mi piacerebbe aprire il capitolo delle serie Tv. Io ci ho provato, eh, ad appassionarmi di tutta questa roba che secondo gli intellettuali fighetti sarebbe il nuovo linguaggio postmoderno e sarcazzo, però... una noia! Centomila volte meglio un bel film. Poi però mi sono ricordata che a suo tempo mi ero persa Twin Peaks, e... insomma, vogliamo mettere Lynch con una banda di tossici di Baltimora? Confesso di non avere visto quello dello sfigato che per mantenere la famiglia "entra nel pericoloso mondo della droga e del crimine", ma francamente l'agente Cooper mi sta dando tutto quello di cui ho bisogno.

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    4. Io non c'ho neanche provato.
      (Linguaggio sarcazzo :D)

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    5. Grazie cara, sapevo che mi avresti capita. Io soffro sempre un po' della sindrome di quella che non le piaceva Candy Candy e quindi era un'emarginata sociale.

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    6. PS: No, io non lo soffro per niente, il jet lag. Soffro invece molto a viaggiare per 20 ore nel comparto bestiame. Se viaggiassi in prima classe arriverei fresca come una rosa. Il jet lag non esiste, o meglio, esiste solo per i passeggeri della classe economica. E l'hanno chiamato jet lag per dargli un nome figo pseudoscientifico, quando in realtà è semplicemente una profonda spossatezza indotta da condizioni di viaggio subumane.

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  20. Non si capisce perché rientrare è sempre un macello, anche nel mio caso che sono nemmeno tre ore di volo. Non ricordo un viaggio senza imprevisti: e ora uno sciopero e ora i bagagli e poi una coincidenza che non coincide. Per non parlare di nebbie e nevi :-\

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  21. http://www.youtube.com/watch?v=tH_v6aL1D84

    a me Limonov sta sulle palle

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    1. Sì sì, non è mica simpatico. E' la sua biografia, e il modo in cui è scritta, a essere strepitosa. Grazie di aver messo il link a questa scena, Carrère ne parla diffusamente nel libro, molto imbarazzato, fornendo la versione un po' autoassolutoria di Limonov (il punto dove si trovavano era molto lontano dalla città, era la zona da dove si bombardava, mentre i cecchini si trovavano più in basso: quindi da lì non avrebbe potuto colpire nessuno) e credendoci solo a metà. Il libro è appassionante fra l'altro anche per via dei sentimenti contrastanti che il biografo prova per il suo soggetto.

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    2. Carrère mi piace moltissimo, sa scrivere, ne ho letto benissimo dappertutto, ma non ce la faccio.
      certo, avrà fatto solo finta, ma lì morivano come sappiamo tutti, ormai.
      come le barzellette di Berlusconi su forni crematori o sui malati di Aids, non li ha ammazzati lui, la il personaggio mi fa schifo.
      sono un po' integralista, lo so, salto un giro, pazienza.

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  22. http://www.youtube.com/watch?v=tH_v6aL1D84

    sarà lo stesso Limonov?

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  23. Bentornata a casa allora...carinissima la vignetta!

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    1. Vero? Un giorno vorrei proprio andare a Roswell a vedere tutti quegli squinternati. (Però la mia casa è in Italia!)

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  24. Silvia, come ti capisco!!!
    Malpensa-Auckland viaggia sugli stessi estenuanti ritmi...
    :-(

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    1. E comunque continuo a sentire gente che mi dice "noooo, MAI fare scalo a New York!!". Dov'è il tuo scalo maledetto?

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  25. Mi farebbero venire solo ansia questi scali...

    Buon martedì!

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    1. L'ansia viene prima. Mentre viaggi, poi, sei talmente uno zombi che non provi più niente.

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  26. Anch'io ho in agenda Limonov! Dopo aver finito il "tuo" Libertà, che mi sta piacendo davvero tanto!

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  27. Scali maledetti non ne avevo fino all'anno scorso, quando abbiamo avuto la malaugurata idea di volare con China Airlines (che s-c-o-n-s-i-g-l-i-o calorosamente a tutti). Scalo a Beijing, dove (cosa di cui non eravamo neppure stati informati) siamo stati costretti a cambiare terminal per prendere un volo interno (il che significa rifare tutti i controlli di sicurezza) per poi, dalla nuova location prendere il nostro volo per Sydney. Il volo in se stesso, poi, un disastro sotto tutti i punti di vista.
    (p.s. avevamo scelto di volare China perché era la più economica. Adesso perlomeno so il perché....)

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    1. Sì, sono sicura che all'inferno c'è un girone dove dopo cinquemila ore di volo ti fanno riprendere le valigie, cambiare terminal (possibilmente in autobus, o a piedi facendoti attraversare un immenso aeroporto), rifare i controlli di sicurezza, per poi imbarcarti per altre cinquemila ore di volo seduto in un posto centrale con accanto un neonato che piange per tutto il tempo.

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  28. Bene anche tu dall'altra parte del mondo! Sono in ritardo su tutti i tempi.
    A presto Silvia!

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