domenica 8 ottobre 2017

Postcards from New York/26. La teleferica, la leggenda del pugilato e la casa del sogno

Sabato sono andata a Queens per il compleanno della mia amica Chiara, che ha in casa una collezione di poster delle mostre di Mr K



Sulla via del ritorno, visto che mi trovavo sulla linea F della metropolitana che è l'unica ad avere una fermata a Roosevelt Island, ho deciso di fermarmi a fare un giro. L'isola a quanto pare ha un bel parco, ma non avevo molto tempo per girarla, e così mi sono limitata a contemplare la teleferica che porta a Manhattan lungo il magnifico Queensboro Bridge. Avrei voluto prenderla, ma la coda era troppo lunga e così mi sono risparmiata un'esperienza che, devo ammetterlo, mi faceva un pochino paura



Così ho ripiegato sull'altrettanto panoramico e meno inquietante traghetto



La sera, dopo l'immancabile salto da Strand, sono andata a TriBeCa a incontrare la mia amica Laura Andel e il suo fidanzato Carlos all'ottimo ristorante Takahachi. Lungo la strada mi sono imbattuta in questa reliquia della vecchia New York, il Trinity Boxing Club, che nella vetrina espone un cartello con la sua fantastica leggenda


E per concludere la serata, un salto nel mondo di sogno della Dream House


28 commenti:

  1. La tua New York mi intriga sempre più di quella di mille altri racconti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché giro con gente del posto e non faccio cose da turista classica :-)

      Elimina
  2. Che figata la Dream House!**
    Ma soprattutto... quel ponte, quel boxing club... sono la NY vecchio stile che ancora esiste non solo nei film anni '70-'80! :O

    Moz-

    RispondiElimina
  3. Bello leggere che luoghi che sanno di leggenda, come il Trinity Boxing Club, ancora resistono!
    PS se ti capita di leggere online Il settimanale D, di Repubblica, questa settimana Zucconi esamina le religioni americane (sconvolgente la foto di uno che officia Messa davanti a un parco macchine di fedeli, come in quei cinema dove si guarda il film seduti in auto)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie della dritta, domani lo cerco!

      Elimina
    2. O sì ho riso pensando alle tue confraternite😉

      Elimina
    3. Silvia, se non lo trovi, dimmelo che ti tengo la mia copia della rivista e te la posso spedire da qualche parte.

      Elimina
    4. Lascia perdere la mia stupida risposta di prima, tipo: persona che ancora vive coi piccioni viaggiatori. Ti posso fare una scansione e inviarlo,per mail. (La vita da pensionata, a volte, mi fa completamente dimenticare certe tecnologie usate per anni in ufficio)

      Elimina
    5. Però sarebbe bello vedere arrivare un piccione viaggiatore... sì, grazie, perché non so se il lunedì si trova ancora il Venerdì...

      Elimina
    6. Ok, allora per mandartelo posso usare l'indirizzo mail che compare qui, nel tuo profilo blogger?

      Elimina
    7. Ok, mandato con wetransfer. Ciao

      Elimina
  4. Passeggiare con te è un piacere indescrivibile. Vado ad aprire gli altri mondi che mi sono persa ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il fascino di una città viva è proprio questo: è piena di mondi.

      Elimina
  5. La teleferica!!! Mi piace un sacco anche il traghetto ma io adoro vedere le città dall'alto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sì, se non ci fosse stata troppa coda l'avrei presa, però sono sicura che avrei avuto una gran strizza!

      Elimina
  6. Dopo aver letto il tuo post con le foto continuo a pensare che NY sia una città straordinaria. Ciao.

    RispondiElimina
  7. A parte che ho trascorso gli ultimi 15 minuti a fantasticare su una gita a NY, ma...da Strand sei uscita a mani vuote?

    RispondiElimina
  8. Ma Silvia, le cabine erano chiuse! Perchè non ci sei salita? E te lo dice uno che un vero e proprio inno alle vertigini!
    Il Trinity boxing club... be', non doveva essere male neanche quello... soprattutto per chi ama la boxe.
    Del resto, si trtta di uno sport violento ma molto affascinante; anche per chi ama attività più pacifiche: hai letto "On boxing" di Joyce Carol Oates?
    Salutoni
    Riccardo

    P.s.: hai scritto o tradotto qualcosa anche sulla New York (Nieuw Amsterdam) olandese? Molto bello il romanzo di Jean Zimmerman "Il rituale dei bambini perduti."
    Scusa tutte 'ste domande.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Riccardo, sì, lo so che erano chiuse, ma guardare giù mi faceva paura lo stesso!
      Per le altre domande, la risposta è no, ma questi bambini perduti mi incuriosiscono...

      Elimina
  9. queste cartoline di New York sono davvero originali!

    RispondiElimina
  10. l'ho presa quella funivia!! davvero una bellissima esperienza :))

    RispondiElimina
  11. Anch'io voglio tutti i poster delle mostre di mrK!
    Quelli che mi portaste li ho appesi, li adoro. Anche se senza cornice cadono spesso :/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dobbiamo tornare per portarti quelli nuovi. Stagione delle sardine?

      Elimina