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La foto non c'entra niente, ma è uno dei miei amici
pappagalli che banchettano sul melo del vicino
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Ora, dovete sapere che Mr K non va mai in vacanza. Cioè, lui sostiene che tutto quello che fa è una vacanza, e non capisce questa smania tutta italiana di smettere di lavorare (ma occhio, per lui il lavoro non è lavoro, bensì vacanza) per andare a fare cose insulse tipo riposarsi e viaggiare.
Capirete bene che questo mal si adatta al mio irrefrenabile desiderio di vacanza, e quindi mi vedo costretta a prendere dei provvedimenti.
1) Piccole vacanze quotidiane. Vado sempre più spesso in palestra, ormai quasi tutti i giorni. Ho ripreso pilates con le compagne ottuagenarie e l'insegnante che mi chiama Celia. Ho provato Barre, che è l'ultima mania americana in fatto di attività palestrabili ed è una vera e propria tortura. Lo sconsiglio anche al mio peggiore nemico (no, in realtà a Trump consiglierei ben di peggio). Dopo un'ora di Barre non sono riuscita a salire le scale per due giorni. Infatti ora la mia YMCA di Chinatown non lo propone più. Forse qualcuno è finito all'ospedale.
2) La gita con l'amica. Io e l'Alessandra tra poco andiamo a Boonville per due giorni. Boonville è sulla strada per la mia adorata Mendocino (che è troppo lontana per due giorni di gita). Ho letto un romanzo che si intitola Boonville, è ambientato in questo paese di pazzi (naturalmente) e lo ha scritto un tizio che Mr K conosce, un bel ragazzone cresciuto a Boonville con le pezze al sedere che poi ha sposato una fantastiliardaria e adesso è ricco che tipo Obama quando era in città andava a giocare a pallacanestro a casa sua. A parte questo, Boonville sta nel cuore della Anderson Valley, che è piena di vinerie.
3) In vacanza con La Mamma. Al mio ritorno in Italia, in ottobre, me ne andrò al mare a Lampedusa per una settimana, probabilmente con tappa a Palermo.
Nel frattempo Mr K, benché imperturbabile davanti alle mie minacce di trovarmi un fantastiliardario che mi mantenga perennemente vacanza, mi propone idee geniali per conciliare il suo lavoro con le mie vacanze. Oltre a quella di passare qualche giorno a Zurigo (!!), la più bella è sicuramente la proposta di passare qualche giorno a Mount Washington, facendo campeggio selvaggio ad alta quota insieme a una banda di sportivi assatanati, senza gabinetti e con il paese più vicino a 80 km di distanza. Ah, e a quanto pare nei dintorni soggiorna anche una banda di miliziani fascistoidi, quei simpatici personaggi tipicamente americani che fanno subito pensare a cose tipo Un tranquillo weekend di paura. Gli ho risposto che non corrisponde alla mia idea di vacanza. Chissà quale sarà la sua prossima proposta.