lunedì 16 luglio 2012

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Ho avuto la conferma che qualcosa era cambiato, tra me e l'Italia, quando ho sentito gli italiani battere le mani all'atterraggio e invece di vergognarmi ho sorriso.
(Che poi non è, come si crede, un'abitudine solo italiana. In questi giorni sto traducendo i racconti di Junot Díaz e ho scoperto che lo fanno anche i dominicani, per esempio.)
 

Quando è possibile ribattezzo sempre gli studenti americani con l'equivalente italiano del loro nome. A loro piace tanto potersi chiamare Giovanni, Cristina o Cinzia. Ieri sera però è arrivata una nuova studentessa: Genevieve. Le ho detto che è fortunata ad avere un nome francese.


Conversazione via skype con la mamma:
"Ciao mamma."
"Pronto, mi senti?"
"Sì, ti sento."
"Pronto, mi senti?"
"Sì, ti sento, tu mi senti?"
"Pronto, mi senti?"
"SÌ TI SENTO, TU MI SENTI?!?"
"Sì che ti sento, cosa urli?"

28 commenti:

  1. Con mia mamma succede ogni volta :)
    Ma sai che è da tantissimo che non sento più un applauso all'atterraggio?

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    1. E' vero, è sempre più raro. Sarà perché stavolta l'aereo ha fatto scalo a New York ed era carico di turisti assatanati.

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    2. non è che magari cadono meno aerei? e poi cos'è, un attestato di stima nei confronti del pilota, quello lì dell'applauso, su aerei a corto raggio? mai successo sugli intercontinentali, per esempio

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  2. Con mia madre dopo n casi del genere abbiamo rinunciato a skype.
    Ma tanto ci sentiamo due volte al mese, per cui... :/
    Genevieve e' fortunatissima! :D

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  3. Io non la trovo una cosa così ridicola. Anzi, mi sa di fratellanza. E non da oggi, da sempre. Segno evidente, che se per sentire questo sapore ho dovuto sempre aspettare di volare, o di stare nei corridoi dell'Università ad aspettare il mio turno d'esame insieme ad altre animucce ansiose, vuol dire che tiriamo fuori il meglio solo quando ce la facciamo sotto. :D

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  4. Ahahaha! Con mia mamma succede lo stesso, alza la voce in proporzione alla distanza!
    A me lascia perplessa l'applauso anticipato, cosa applaudi cosa, che abbiamo appena sfiorato le ruotine per terra???

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    1. No, questi dovevano essere una nuova generazione di entusiasti. Hanno aspettato educatamente che l'atterraggio fosse compiuto, sono stati molto bravi e compìti, mi è venuta voglia di unirmi a loro.

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  5. La tecnologia e i genitori. Un film comico :)
    Come cambiano i nomi, Genevieve l'ho sempre trovato grazioso, mentre la variante italiana, sicuramente per colpa della sorellastra, non è per nulla bellino

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    1. Già, poverina, ha voluto lo stesso che le scrivessi il suo nome italiano alla lavagna. Visto scritto era ancora peggio... (spero che non ci sia qualche omonima lettrice che poi comincia a mandarmi insulti come quella che sappiamo).

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  6. Hahahahahaha Genevieve, quanto hai ragione!!
    (destinazione Miami, l'applauso c'e' SEMPRE)

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    1. Secondo me il mix di italici e ispanici è una garanzia!

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  7. Dovresti tentare l'iniziativa della vita: far cambiare il nome di San Francisco (che già è spagnolo, comunque) in San Francesco :-)

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    1. He he, mio marito, con il suo italiano "creativo", la chiama già San Francesco.
      E poi qui c'è La Porziuncola Nuova(con tanto di gift shop dall'evocativo nome "Francesco Rocks")!

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  8. Ah, bello ribattezzare i nomi!! Al liceo ci divertivamo a "tradurre" i nomi dei cantanti. Wilson Pickett era Vincenzo Picchetti. Ma anche Steve Jobs è/era Stefano Lavori e Bill Gates è Guglielmo Cancelli!!
    La conversazione urlata fa troppo ridere!!!
    Un abbraccio!!!

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  9. Io credo che sia un applauso liberatorio: "Meno male che siamo arrivati sani e salvi!"

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  10. Anch'io penso che sia un applauso liberatori. Comunque la prima volta che l'ho sentito mi sono spaventata, ho pensato ad una presa in giro.
    Pensa se il capo, i colleghi e i clienti applaudono ogni qualvolta si chiude una pratica?! mai successo!
    Certo il pilota è un'altra cosa.......

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    1. Chissà com'è nata questa usanza. Il fatto è che l'ho sempre identificata con la figura del turista italiano all'estero, che quando ero anch'io una turista italiana all'estero mi dava molto fastidio. Adesso che non sono più una turista e l'estero mi sta stretto, la guardo con simpatia.

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  11. E' forse una sottile nostalgia quella che ti rende dolci anche gli applausi in aereo? Boh, io siccome qui sto, l'applauso non lo reggo e i più forti che sento sono quelli a Palermo (vabbè, lì è più pregnante).

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    1. Non proprio sottile, direi. Questa volta mentre ero in fila per l'imbarco mi sono messa a piangere.

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    2. La cosa si fa seria, uhmmm!! Che faccio, preparo una forma di formaggio grana da mandarti via dhl? Bacini, consolati che qui stiamo per affondare, sighhhh

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    3. Accipicchia, ma davvero? Guarda che io di te mi fido, eh? Dici che mi conviene stringere i denti e rimanere qui?

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    4. Guarda, non so se ti conviene fidarmi di me e del mio "ottimismo" cosmico!! Però, seriamente, ho la sensazione, e non io sola naturalmente, che agosto sarà un mese molto a rischio. E in tutto questo c'entra anche Obama: se riesce a tenere a bada le maggiori banche americane e gli speculatori anti-euro, potrà dire di aver salvato l'area euro e quindi aver evitato una catastrofe mondiale, ergo assicurarsi la rielezione. Se non ci riesce e noi da questa parte del pond non riusciamo e resistere alla speculazione (temutissima in agosto), allora, come dire, vedrete cose che voi umani...

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    5. Ok, allora sono in tempo per decidere. Certo che se la situazione precipita in Europa, anche per gli americani ci sarà poco da stare allegri...

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  12. Se devo essere sincera a me l'applauso infastidisce, però mi sembra che si senta solo da e verso certe destinazioni vacanziere, ad es. quando vivevo a Dublino non ricordo di averlo mai sentito fare (neanche quella volta che c'erano folate di vento pazzesche e lungo la pista erano pronti a intervenire camion dei pompieri e ambulanze...).
    Ne ho sentito uno molto fragoroso un paio di settimane fa su un volo Madrid-Milano, me l'aspettavo perché l'aereo era pieno di ragazzine quindicenni brianzole molto gasate (si dice ancora?) per il volo.
    Il giorno dopo ho sentito un'amica che è comandante in una compagnia di bandiera europea e le ho chiesto cosa ne pensasse. Mi ha risposto che non le dispiace affatto perché trova la cosa divertente. Le ho chiesto se l'applauso si sentisse dalla cabina e mi ha risposto di sì, specialmente se le hostess sono abbastanza gentili da socchiudere la porta per farglielo sentire.

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    1. Ah, ma allora questo cambia tutto: ai piloti l'applauso piace! Ma se è così allora ditelo, che la prossima volta applaudo anch'io.

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  13. eh, si, forte nostalgia... anche a me l'applauso piace da quando sto lontana e si usa anche in America del Sud, infatti ogni volta che si atterra a Lima, si fa, forse anche perchè l'aereo è sempre pieno di famiglie peruviane che tornano a casa dopo molto tempo e così un pò festeggiano anche il ritorno. Sto riflettendo molto in questo periodo su che lavoro lanciarmi ora, ma per ora penso solo a trovare una chacra in Perù dove costruire una casa semplice, ma il terreno deve essere grande quanto i miei progetti :)

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    1. Cavoli, ma la tua è una vita da romanzo! Destinazione Perù, allora? Evviva!

      Grazie della conferma: l'applauso si usa in Italia e in Sudamerica. Chissà se anche altrove?

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