mercoledì 4 giugno 2014

Jonathan Franzen e Amazon

"Amazon vuole un mondo in cui i libri siano autopubblicati oppure pubblicati dalla stessa Amazon, i lettori si affidino alle recensioni su Amazon per la scelta dei libri, e gli autori si occupino della propria promozione. Un mondo in cui avranno successo le opere di chiacchieroni twittatori e millantatori, e di chi si potrà permettere di pagare qualcuno per sfornare centinaia di recensioni a cinque stelle (…) Amazon è sulla buona strada per trasformare gli scrittori in operai senza prospettive come quelli che i suoi fornitori impiegano nei magazzini, facendoli lavorare sempre di più per salari sempre più bassi e senza nessuna sicurezza sul lavoro, perché i magazzini si trovano in posti dove nessun altro assume manodopera. E più aumenta la fetta di popolazione che vive come questi operai, e più cresce la pressione per abbassare i prezzi dei libri e si acuisce la crisi dei libri tradizionali, perché chi non guadagna molto vuole intrattenimento gratis, e chi ha una vita dura vuole gratificazioni istantanee ('Spedizione gratuita entro 24 ore!')."

Da Il progetto Kraus, di Jonathan Franzen, Einaudi. Traduzione della sottoscritta - per Franzen - e di Claudio Groff - per Kraus.

11 commenti:

  1. Avevo letto tempo fa, non ricordo dove, il punto di vista di Franzen su Amazon, e ricordo che c'erano anche state parecchie polemiche al riguardo. Personalmente, lo sottoscrivo in pieno!

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    1. Soprattutto dopo le ultime notizie preoccupanti su quello che sta facendo Amazon agli editori che non obbediscono ai suoi ordini.

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    2. Penso che potrebbe essere davvero così... ma magari avrà anche i suoi vantaggi, tanto di merda ce n'è parecchia anche attraverso i sistemi tradizionali XD

      Moz-

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  2. Per me la recensione migliore resta sempre il passaparola delle persone di cui conosco i gusti letterari: spacciatori fidati che non deludono mai o quasi e mi vanto di non aver MAI comprato nulla su Amazon specie dopo che ho saputo che trattava i dipendenti peggio di schiavi si f@@@a Amazon

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    1. E' stato eletto "peggior datore di lavoro del mondo" alla 3rd International Trade Union Confederation World Congress (che si è tenuto dove? Ma a Berlino, naturalmente), che rappresenta 180 milioni di lavoratori.

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  3. Personalmente, da quando sono in Canada, per i libri italiani io ho sostituito Amazon con Mia Mamma. Garantisce spedizioni in 24 ore o in alternativa - e questo e' un servizio che Amazon mi pare non offra - legge lei i libri prima di spedirmeli e me ne fa una recensione secondo le categorie "Leggilo subito, ti piacerà'" o "Aspetta un po', magari non sei dell'umore giusto". Lo raccomando a tutti!

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  4. Non sono affatto d'accordo, sai Silvia? Sono una profana e magari sto dicendo una cavolata, ma ho visto il "successo" di una blogger-signora-nessuno autopromuoversi su amazon e vendere il proprio libro - per altro a prezzo ridicolo. L'ho comprato e la qualita' della sua scrittura non aveva niente da invidiare ad autori ben piu' noti ma solo iperpubblicizzati e decisamente sopravvalutati.
    Piuttosto io sono incacchiata con Amazon perche' avendo un account americano, comprare libri dal mercato italiano e' macchinosissimo.

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  5. E comunque, questa cosa della spedizione entro ventiquattrore... ma cos'è tutta sta fretta? Va bene anche se me li spedite in 3, 4 giorni.... :-)))

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  6. Io per fortuna non mi faccio comprare sempre dalle buone recensioni...

    Buona giornata!

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  7. da un paio d'anno compro molti libri usati da "Il libraccio", spero non siano come quelli di Bezos.

    metto il tuo post sul mio blog, come privarsene?

    ciao f.

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