"Instead of using their vastly increased material and technical resources to
build a wonder city, the men of the nineteenth century built slums; and they
thought it right and advisable to build slums because slums (...) 'paid', whereas the wonder city (...) would, in the imbecile idiom
of the financial fashion, have 'mortgaged the future' (...).
The same rule of self-destructive financial calculation governs every walk
of life. We destroy the beauty of the countryside because the unappropriated
splendors of nature have no economic value. We are capable of shutting off the
sun and the stars because they do not pay a dividend."
John Maynard Keynes, "National Self-Sufficiency," The Yale Review,
Vol. 22, no. 4 (June 1933), pp. 755-769
«Invece di utilizzare l’immenso incremento delle risorse materiali e
tecniche per costruire la città delle meraviglie, gli uomini del Diciannovesimo secolo hanno creato ghetti e bassifondi; e ritenevano che fosse giusto così
perché 'fruttano', mentre – nell’imbecille linguaggio economicistico –
la città delle meraviglie avrebbe 'ipotecato il futuro'.
Questa regola autodistruttiva di calcolo finanziario governa ogni aspetto della vita. Distruggiamo le campagne perché le bellezze naturali non hanno valore economico. Saremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo.»
Questa regola autodistruttiva di calcolo finanziario governa ogni aspetto della vita. Distruggiamo le campagne perché le bellezze naturali non hanno valore economico. Saremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo.»
[Trad. it. in J.M. Keynes, Come uscire dalla crisi, a cura di P. Sabbatini, Laterza 2009, pp.101-3]
mi assale lo squallore perché ha ragione
RispondiEliminaSaremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo.» che mondo consumista!
RispondiEliminaPerfetto, più che perfetto.
RispondiEliminaChe tristezza. Da quando esiste il denaro gli uomini hanno perso il senso della ragione....
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Molto interessante, e molto vero. Pero', saro' un'illusa, ma continuo a pensare che alla fine la bellezza avra' la meglio.
RispondiEliminaeppure basterebbe solo ricordarsi (ognuno di noi) che si deve morire, e ricorda a voce alta ai potenti che la Morte li prenderà uno a uno, in senso materiale e con ironia, molta ironia, chissà che non serva a qualcosa...
RispondiEliminaTerribilmente vero.
RispondiEliminaTraduce il mio pensiero in maniera encomiabile, e la mia rabbia in maniera elegante. Purtroppo vivo nella società capitalistica, e sono un perdente con nessuna "abilita' e autonomia finanziaria"! Non mi resta che aspettare la redenzione nel regno dei cieli… :-D
RispondiEliminaSperiamo che non abbiano costruito ecomostri pure lì!
Eliminaah!ah! allora significhera' che sono finito all'inferno… :D
EliminaCerto, il becero e stupido industrialismo ha rovinato la vita di molte persone, illudendo e dando agio momentaneo a pochi. Keynes andrebbe letto, in particolare da chi si dice liberale, senza sapere il senso delle parole ...
RispondiEliminaPerfetto ragionamento, concordo in pieno.
RispondiEliminaUn abbraccio
Sì, ne saremmo inquietantemente capaci... Sto leggendo anch'io qualcosa di simile (Blue economy), ce ne sarebbero eccome di modi per uscire dalla crisi, peccato che non interessino a chi avrebbe gli strumenti per metterli in atto...sarà che loro in crisi non lo sono affatto?
RispondiEliminaHo studiato Keynes all'università ed era davvero una mente illuminata, se non ci fosse stato lui difficilmente l'America sarebbe uscita dalla crisi del 1929
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