venerdì 15 febbraio 2013

Il giorno in cui si ballò in chiesa e in prigione

 


Che festa! Un gruppo di splendide danzatrici, la Dholrhythms Dance Company, musica indiana e un sacco di gente che ballava nella cattedrale. Anch'io, come diceva Alice nei commenti di ieri, ho tentato di muovermi in tutte le direzioni cercando di azzeccare almeno un movimento ogni dieci, ma non c'è niente da fare, io pratico esclusivamente il ballo anarchico.

E comunque, al di là di me, ballavano tutti, anche i preti (quello che vedete nella foto sotto si divertiva un mondo).
A sinistra, The Very Reverend Dr. Jane Shaw, cioè la Dean di Grace Cathedral


E a proposito di posti insoliti dove si è danzato oggi a San Francisco... (non perdetevi il poliziotto che balla con i detenuti, al minuto 2:34)




34 commenti:

  1. Immagini che fanno bene al cuore! Grazie, Silvia. Pensa che, nel segreto della mia casa, malgrado l'influenza, ho ballato anch'io con tutti voi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'era un'atmosfera bellissima. Anch'io che faccio sempre la dura mi sono commossa.

      Elimina
  2. uffa hanno ballato in orario di lavoro! ma alle 17 e 30 ho ballato nel mio cuore ballavo benissimo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti l'orario era un po' scomodo, ecco perché nella cattedrale c'erano soprattutto vecchi, bambini e freelance squattrinate!

      Elimina
  3. Grandiosa e emozionante.
    Sarei stata anch'io dalla parte del ballo "anarchico", causa sordità da influenza :)
    Grazie Silvia!
    Lara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia è proprio incapacità congenita di seguire gli ordi... ehm, i passi prestabiliti. Da ragazzina avevo tentato un corso di "danza moderna", e dopo qualche lezione l'insegnante, esasperata, mi consigliò di provare con il nuoto.

      Elimina
  4. Bello il "ballo anarchico" :-) e il prete scatenato.
    Nella prigione, possibile che i meritevoli e selezionati fossero così pochi? I neri comunque sempre in maggioranza... Vorrei credere che il motivo sia la loro innata propensione alla danza (no matter their weight), ma mi ma che non è così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehm, diciamo che nelle prigioni è più facile trovare neri e ispanici (il 62% della popolazione carceraria). Però quelli del video ballano bene sul serio!

      Elimina
  5. hahahaha già solo dal video dei detenuti, si capisce subito che era un balletto complicatissimo, figurati senza le prove!

    Fantastica Jane Shaw, sono andata a rivedermi il video di ieri per mettere insieme l'immagine seria e composta e quella più wild :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, la Very Reverend ha deciso di snobbare la coreografia (che a me, detto fra noi, non piaceva per niente) della tizia famosa (quella di "Saranno famosi" appunto) e chiamare il gruppo di danze folk indiane, che comunque non erano meno difficili!

      Elimina
    2. Posso solo immaginare, divertita. Avevano pure degli abiti splendidi!

      Elimina
  6. Fantastico!!
    Grazie per aver condiviso queste immagini!!
    Ballo anarchico (faccio parte anche io del club) o meno, l'importante era esserci! :)))
    Bello bello!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sono fortunata ad avere quella cattedrale vicino a casa. In un'ora sono andata, ho ballato e sono tornata davanti al computer!

      Elimina
  7. Detenute, detenuti, poliziotti... bellissimo!
    Davvero una splendida iniziativa, simbolica naturalmente ma importante per dare rilevanza e consapevolezza di una realtà dai numeri impressionanti. Anche questo serve (certo non basta) e poi la musica e il ballo hanno una forza di coinvolgimento davvero potente!
    Non ho partecipato attivamente, ma la coreografia me la sono imparata e ho ballato simbolicamente anche io con tutto il miliardo che si è sollevato nel mondo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Impressionanti sì. Però è vero, per un giorno è stato bello dimenticare i problemi e ballare tutti insieme.

      Elimina
  8. Bellissime immagini! Ho la pelle d'oca e gli occhi lucidi (ahhh, la vecchiaia mi fa piangere spesso!!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici che è quello? Anche a me sembra di commuovermi più di prima...

      Elimina
  9. Sì, tutto commovente!
    Ma chi se ne frega, è bello piangere per queste cose.

    Che bel titolo hai trovato per il post.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, me ne stavo lì a guardare e c'avevo questa lacrimuccia che mi spuntava dall'angolo dell'occhio e non se ne voleva andare...

      Elimina
  10. Sì, guarda, quasi quasi divento episcopaliana.

    RispondiElimina
  11. Davvero un grande evento e un gran bel modo per ribadire un concetto, tutti insieme!

    RispondiElimina
  12. Che bello, anche io avrei voluto ballare, invece ero dritta come uno stoccafisso alla cassa: dalla vita in su, dalla vita in giù invece, come sempre, facevo esercizi a gambe libere ;)
    Se fossi stata lì, avrei guidato io le ballerine, come guida anarchica sono bravissima (sembra un po' una contraddizione in termini?)

    RispondiElimina
  13. Che bella iniziativa. Mi sarebbe piaciuto partecipare anche se non so ne' ballare, ne' cantare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, vedi, potevamo metterci in un angolo io e te a fare il ballo anarchico.

      Elimina
  14. Anch'io, da scuola, ho ballato col mondo. Grazie di questi splendidi video.

    RispondiElimina
  15. Io mi sono limitata a linkare l'iniziativa, perchè qui siamo ai confini del Regno e con il marito con la febbre alta ogni ipotesi di fuga mondana era esclusa, ma è stato bello anche solo vedere le immagini. Chissà che bello esserci!

    RispondiElimina
  16. Ma che bello! Volevo condividere l'iniziativa ma poi non ho fatto in tempo a scrivere il post. Credo sia davvero l'unico modo bello e sensato di festeggiare una ricorrenza che in realtà ho sempre odiato (perchè festeggiare l'amore privato insieme a tutto il mondo? è una contraddizione in termini!). Invece questo sì che aveva senso, grazie per aver condiviso immagini e video, il poliziotto che balla coi detenuti sì è fantastico!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Per me san Valentino non esiste neppure, mentre questa era una vera festa!

      Elimina
  17. Che bello, San Francisco batte il mio buco di città toscana, è sicuro. Ma qui abbiamo pianto tutte (e tutti) ricordando "la Cicia", una giovane mamma che lavorava proprio vicino a casa mia. Il marito non era d'accordo sulla separazione e l'ha ammazzata, pochissimi mesi fa. Tutto cambia quando lo senti quasi sulla tua pelle.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, sì. Un'amica di una mia vicina di casa è stata ammazzata qualche mese fa dall'ex fidanzato, davanti alla loro bambina.

      Elimina