Ho un paio d'ore di attesa da trascorrere a Gallarate. Che faccio? Vado finalmente a vedere il MAGA. C'è una bella mostra sui Missoni (la città di Gallarate fu scelta nel 1953 come sede del primo laboratorio di tessitura della Maison), ben allestita, piena di colori (ovviamente) e di sorprese.
La moda dei Missoni era intrisa di arte, e la mostra raccoglie cento opere d’arte che lo dimostrano, fra cui quadri di Sonia Delaunay, Fortunato Depero e Giacomo
Balla, e poi Munari, Dadamaino e Burri. Bellissima la sala con il bosco di colonne luminose e le teche con i campioni di tessitura.
Nell'ultima sala sono esposti gli arazzi patchwork di Ottavio, una vera meraviglia
L'enorme mostra Arts & Foods alla Triennale di Milano, curata da Germano Celant e
allestita da Italo Rota, presenta oltre duemila opere e quindici ambienti ricostruiti, su una
superficie di settemila metri quadri. Prendetevi un po' di tempo, perché ne vale proprio la pena. Il tema, visto che siamo nella cornice dell'Expo, è il cibo, esplorato qui in tutti i suoi aspetti. Qualche foto, tanto per darvi una vaga idea:
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Ricostruzione di un bar italiano della prima metà del '900 |
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Pubblicità di una birra tedesca |
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Poster di propaganda americano |
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Pietro Consagra, Mobile, 1956. |
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Paul McCarthy, Daddies, 2007 |
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Distributori automatici della Coca Cola |
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Barbara Kruger, Untitled |
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Sala da pranzo di Casa Cimino, di Gerardo Dottori (primi anni '30) |
Avendo dedicato 5 o 6 anni della mia vita a fare arazzi patchwork adoro quelli di Missoni che uniscono la tradizione dei logcabin americani all'uso dei tessuti e dei colori tipicamente Missoni
RispondiEliminaSì, era proprio un incredibile artista del colore. Non li fai più, gli arazzi patchwork?
Eliminatroppo casino in casa e troppo tempo, ci voleva il tempo per andare da tappezzieri a recuperare campioni o scarti, lo spazio per conservarli, poi cucivo tutto completamente a mano, c'era la prima fase di pogettazione secondo gli schemi classici, la scelta dei colori che in contrasto chiaro scuro realizzassero il disegno, la scelta dei singoli pezzi, il disegno su carta velina degli stampi, il taglio (fili per tutta la casa) l'imbastitura, la cucitura pezzo a pezzo e la fodera, mesi per ogni singolo pezzo, mi salvavo solo quando relizzavo copriletti per culle o cuscini
EliminaAlla Triennale vorrei andare anche io, un mio amico aveva pubblicato altre foto bellissime dell'inaugurazione di Art&food e mi è rimasta la curiosità, tu la alimenti... :) Purtroppo ultimamente vado a Milano con i minuti contati per vedere qualcosa di specifico e imperdibile e devo riscappare a casa per incastrare altre duemila cose... La fine anno (scolastico) è così!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Non preoccuparti, hai tempo fino al 1 novembre!
EliminaBelle tutt'e due: una visita a Milano e dintorni é giá da tempo nella mia agenda! Devo solo decidermi a partire...
RispondiEliminaBe', visto che poi noi a Bruxelles non ci siamo venuti (ma tanto tu non c'eri), cerca tu di venire a Milano quando noi siamo qui!
EliminaOggi ho fatto due belle scoperte di qualcosa di notevole che ho praticamente "dietro casa", una di queste sono le mostre che descrivi qui.
RispondiEliminaCiao Silvia!
Ciao Carla, Milano è piena di cose interessanti: la mia prossima tappa sarà la Fondazione Prada.
EliminaMi piace molto Fortunato Depero (da vedere la sua casa museo a Rovereto), lo vedo bene con Missoni ... interessanti entrambe.
RispondiEliminaSì, se li vedi accostati a Missoni (non solo Depero, ma anche gli altri artisti esposti), capisci da dove vengono i colori e i disegni dello stilista.
EliminaVivendo qua 'in campagna' quando leggo post culturali mi ricordo di quando vivevo a Roma e andavo a mostre di tanti tipi. Ora al massimo coltivo i pomodori. Mi sembra proprio una vita fa. Guardo le tue foto e mi sento il topolino di campagna!
RispondiEliminaAnch'io sto in campagna (anche se cementificata), ma ogni tanto prendo il trenaccio e vado nella metropoli a risciacquarmi il cervello.
EliminaIn effetti non sapevo da dove venisse l'ispirazione di Missoni, ho sempre adorato i suoi colori! Come adoro quei manifesti pubblicitari tanto vintage :) Mi sa che meritano davvero entrambe, e su quella a Milano ci penso seriamente a organizzare un salto ;)
RispondiEliminaDai, se vieni dimmelo, che magari riusciamo a incontrarci!
EliminaUhm...niente più gita a Bologna, dunque? :-(
EliminaE' solo rimandata! Questa volta ho scoperto che avevamo un paio di giorni in più a disposizione e così ho allungato un po' il tragitto e ho prenotato a Lisbona. Bologna sarà più facile in autunno. Non voglio perdermi la tua casa sul canale!
EliminaUh Lisbona!!! Ci ho lasciato un pezzo di cuore a Lisbona.. Aspetto foto e qualcosa tipo "le cronache del bacalau" :D
EliminaSì, quello che ti rimane tutto incastrato in mezzo ai denti! :-D
EliminaGrazie delle dritte. Le passo al mio ex cucciolo che, tra qualche giorno, andrà a vivere a Milano... E poi a luglio potrei prendere con una fava due piccioni: abbracciare il figlio e ammirare le mostre.
RispondiEliminaAh, ecco dove va... vedrai che si troverà bene a Milano, la gente è cordiale. Sul clima invece non garantisco niente.
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