(2. Continua da QUI)
Cos’è la destra religiosa e qual è il suo programma
Quando si parla di destra
religiosa si intende una coalizione informale riunita intorno a un nucleo di
evangelicali[1]
e
cattolici (questi ultimi rappresentano circa il 21% degli americani e hanno
votato al 52% per Trump, con una netta distinzione fra bianchi, 60%, e
ispanici, 26%[2]),
con l’appoggio dei più conservatori fra protestanti storici, ebrei e mormoni.
Si tratta di un movimento
che ha messo radici nella politica fin dagli anni Quaranta e si è solidamente
organizzato a partire dagli anni Settanta, in teoria per contrastare la
legalizzazione dell’aborto, ma in realtà per opporsi a una serie di sentenze
della Corte Suprema[3] che
revocavano l’esenzione dalle tasse di alcune scuole che discriminavano gli
studenti neri.
Nel 1979 il telepredicatore della Southern
Baptist Convention Jerry Falwell fondò la Moral Majority, un movimento che al
suo apice raggiunse quattro milioni di membri, localizzati soprattutto negli
stati meridionali della Bible Belt[4],
e che svolse un ruolo fondamentale nell’elezione di Ronald Reagan. Quando
sciolse il movimento, nel 1989, Falwell dichiarò che l’obiettivo era stato
raggiunto: il conservatorismo religioso era definitivamente consolidato come
forza politica. Due anni più tardi, dopo l’11 settembre, affermò in
un’intervista con Pat Robertson che l’attentato era una meritata punizione divina
“per le politiche antireligiose dell’American Civil Liberties Union, per gli
abortisti, le femministe, i gay e le lesbiche e tutti quelli che vogliono
secolarizzare l’America”[5].
Pat Robertson, un altro
telepredicatore Southern baptist che nell’88 si era candidato alle primarie
repubblicane, fondò nel 1989 la Christian Coalition of America, che si affiancò
nella galassia dei movimenti ultraconservatori a due organizzazioni fondate da
James Dobson, il Family Research Council (inserito nel 2010 dal Southern
Poverty Law Center nella lista degli hate
groups per le sue posizioni che collegano
l’omosessualità alla pedofilia) e Focus on the Family. Da quest’ultima organizzazione
nacque Love Won Out, programma di “terapia di conversione” inteso a riportare
gli omosessuali sulla retta via dell’eterosessualità: un metodo coercitivo condannato
da tutte le organizzazioni mediche e psichiatriche e sostenuto, fra gli altri,
dal vicepresidente Mike Pence[6].
La forza politica della destra religiosa è dovuta alla
grande capacità di mobilitazione del suo elettorato, che si presenta compatto
alle urne in un paese dove l’affluenza è sempre piuttosto bassa. Dopo quella di
Reagan, anche la vittoria di George W. Bush dovette molto al sostegno degli
evangelicali bianchi, che nel 2000 votarono per lui al 68% e nel 2004 al 78%.[7]
2.Continua
[1] Questo è il termine che più
correttamente traduce l’inglese evangelical,
poiché in italiano “evangelico” viene inteso come sinonimo di protestante in
senso generale. Con l’espressione “movimento evangelicale” ci si riferisce ad
alcune chiese specifiche – in particolare a quelle sorte dai vari movimenti di
Risveglio dell’Ottocento e del Novecento – ma anche a un fenomeno teologico e
sociologico trasversale a tutte le denominazioni protestanti storiche.
[4]
Letteralmente la “Cintura della Bibbia”, espressione con cui si indica l’area
che comprende all’incirca i territori di Tennessee, Virginia, Georgia, Texas,
Arkansas, Alabama, in cui i cristiani evangelicali hanno le loro roccaforti.