lunedì 13 novembre 2017

God Bless America: Trump e i fondamentalisti cristiani/4


(4. Continua da QUI)

Trump e gli evangelicali
Uno degli aspetti più notevoli della campagna elettorale di Trump è stato il suo instancabile corteggiamento dell’elettorato evangelicale: ha scelto uno di loro come candidato alla vicepresidenza, ha permesso loro di scrivere un’ampia porzione della piattaforma del partito Repubblicano[1], ha promesso di eleggere giudici della Corte Suprema di loro gradimento (a cominciare da Neil Gorsuch[2], scelto da una lista di 21 candidati approvati dai gruppi della destra cristiana[3]) e di abolire i vincoli all’attivismo politico delle chiese (cosa che ha fatto con un ordine esecutivo all’inizio di maggio[4]), ha incontrato centinaia di leader della destra religiosa e ha partecipato a molte loro conferenze. In cambio i capi della destra cristiana, compresi quelli che finora erano sempre rimasti ai margini della politica, lo hanno dichiarato il “prescelto da Dio” per adempiere diverse profezie e distruggere “la diabolica correttezza politica” [5].
Così come è difficile credere che una parte della working class abbia potuto eleggere un miliardario come paladino dei propri interessi, sembra altrettanto assurdo che la destra religiosa lo abbia scelto come proprio candidato, visto il suo stile di vita per nulla morigerato e la sua totale estraneità alla religione (famoso un suo discorso alla Liberty University in cui ha citato la Seconda lettera ai Corinzi chiamandola “Due Corinzi”). Eppure gli evangelicali, che formano il 25% dell’elettorato statunitense[6], hanno votato all’81% per lui[7] (non è azzardato ipotizzare che queste percentuali coincidano in parte con quel 13% dell’elettorato americano convinto che Obama fosse l’anticristo[8]). Trump si è guadagnato il sostegno di questo grosso bacino elettorale appoggiando la destra religiosa sui temi dell’aborto e del matrimonio tradizionale, ma il 55% per cento dei suoi elettori cristiani conservatori ha dichiarato di votarlo perché convinti che porterà “un autentico cambiamento a Washington”. Anche l'uscita degli Usa dall’accordo di Parigi sul clima, che ha suscitato tante critiche all’interno come all’esterno del paese, è avvenuto con il sostanziale appoggio dell’elettorato evangelicale, che solo al 28% crede che i cambiamenti climatici siano causati dall’uomo[9]. L’alleanza fra gli evangelicali bianchi e l’Alt-Right[10] ha segnato il ritorno della destra religiosa alle proprie origini, quelle di un movimento nato per mantenere la way of life del sud segregazionista. E gli evangelicali bianchi sono stati la chiave della vittoria di Trump: se l’Alt-Right gli ha fornito il programma, la destra religiosa gli ha fornito i voti.

4. Continua




[9] http://www.pewinternet.org/2015/10/22/religion-and-views-on-climate-and-energy-issues/
[10] Abbreviazione di Alternative Right, termine coniato dal suprematista bianco Richard Bertrand Spencer per indicare un insieme di idee di estrema destra incentrate sull’«identità bianca» e sulla conservazione della «civiltà occidentale».

7 commenti:

  1. Se lui è il "prescelto da Dio", vorrei anche mi spiegassero di che Dio stan parlando, e se il tutto, nella loro religione, si limita ad essere antiabortisti e pro matrimoni tradizionali, mi sembra che autodefinirsi "evangelisti" sia un po' troppo supponente.

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  2. Mi ricorda l'unto dal signore, e anche qui la destra religiosa era infarcita di separati, libertini ecc. Più ti leggo e più credo che ci hanno copiato. Una volta tanto gli Usa ci copiano, ma era meglio se non lo facevano...

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    1. Sì, le schifezze che combinano sono simili, però come sempre hanno più mezzi e quindi le loro potenzialità distruttive sono molto più grandi delle nostre.

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  3. predicare tanto il Signore per poi seminare odio.. vabbeh, tutto il mondo è paese :))

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  4. Spesso i maggiori seminatori d'odio provengono proprio dal fondamentalismo religioso.
    Saluti a presto.

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