Yesterday, in Rome, a bunch of damned criminals has ruined a protest which was meant to be peaceful. It happened only in Rome: in the rest of the world it was a day of peaceful protest. History repeats itself. Horrified, I followed the events live on the radio for the whole afternoon, thinking that in this way they will always win, the ones who look with scorn from behind the window.
For those of you who read Italian, here's an article by Mario Calabresi: "Perché succede solo qui".
And here's Alessandro Leogrande in Minima & Moralia.
For those of you who read Italian, here's an article by Mario Calabresi: "Perché succede solo qui".
And here's Alessandro Leogrande in Minima & Moralia.
PHOTOGRAPH by Mario Tama/Getty Images.
(caption: Protesters affiliated with the Occupy Wall Street movement march past a bar in Lower Manhattan’s Financial District near Wall Street on October 5, 2011 in New York City. Thousands of protesters including union members and college students from an organized walkout joined today’s rally and march.)
Photo from BagNews.
And then I look at this other picture and I feel like crying.
And this is a very moving image, this time from Italy. The woman's hand on the T-shirt is the only thing that can make the difference.
And then I look at this other picture and I feel like crying.
And this is a very moving image, this time from Italy. The woman's hand on the T-shirt is the only thing that can make the difference.
bella l'opinione di Calabresi.
RispondiEliminae che rabbia, ancora una volta, vedere roma in mano a questi balordi
Maria Antonietta, non sai che tristezza. Sto discutendo con diversi amici, romani e non, e al di là delle opinioni leggermente diverse su chi porta la maggiore percentuale di colpa (per alcuni le istituzioni che non li hanno fermati/controllati in tempo, ma io non sono d'accordo), la sensazione è quella di una bella occasione disastrosamente sprecata. E mi ritrovo su facebook a difendere l'Italia (io che non sono proprio patriottica) dagli attivisti americani che scrivono cose tipo "A Roma incendiano le macchine; a NYC chiudiamo il conto in banca: preferisco il nostro stile", dicendo che queste affermazioni superficiali sono offensive per la stragrande maggioranza delle persone che a Roma hanno manifestato pacificamente.
RispondiEliminaBellissimo articolo, mi unisco alla sensazione di amarezza. Diventa sempre più difficile spiegare a chi ci guarda da fuori che non siamo noi la causa di tanti nostri male.
RispondiEliminati viene da piangere perche' pensi a quanto sia piu' serena e "normale" la vita fuori di qui?
RispondiEliminaSì, Giacomo, proprio così. Mi viene da piangere per questo povero paese, da tanto, troppo tempo in mano ai disonesti e agli imbecilli.
RispondiEliminaCcomunque siamo proprio da un estremo all'altro, in Canada sono tutti "gnègnè" come nella foto ahahah
RispondiEliminaPero' qualcosa di meglio si potrebbe anche pretendere per di qua...
Sì, in effetti la foto somiglia più a una festa delle elementari che a una manifestazione di protesta. Però il contrasto è sconvolgente.
RispondiEliminaSilvia grazie per i tuoi link. Mi servono per poter spiegare ad un'amica cosa davvero significhi quello che per lei è il modo giusto per tentare di rovesciare il governo. Siamo amiche da venticinque anni e mai avrei immaginato di doverle spiegare l'ovvio, eppure non ci sono riuscita. Ero senza parole, credimi. Anche per quello che vedevo mentre passavamo da piazza san giovanni. Lastroni di cemento divelti dal marciapiede per lanciarli. Gabbiotti dei vigili in frantumi. Carcasse di automobili bruciate. Una ferita profonda per la nostra città, una bella manifestazione inquinata dai fascisti. Ha ragione Leogrande.
RispondiEliminaCara Lucy, per fortuna sono in pochi a pensarla così. Mi sembra proprio che questo gruppo di delinquenti, per quanto a Roma si sia rivelato pericolosamente numeroso, sia comunque isolato da tutte le parti. Il vero movimento di protesta è pacifico, e ha respinto con decisione questi metodi non solo criminali, ma anche assolutamente controproducenti. Come dice Metilparaben: "Fare le rivoluzioni di due ore e mezza, sospese al calar della sera per togliersi il passamontagna e andarsi a mangiare una pizza, è davvero una cosa da gente piccola, mediocre e meschinella. Date retta, provate con la Playstation."
RispondiEliminache peccato che sia finita così, con le prime pagg dei giornali piene di foto che nessuno avrebbe voluto vedere, con la gente pronta a puntare il dito contro chi c'era, indiscriminatamente.
RispondiEliminami fa una tristezza infinita.
forse stiamo davvero pagando il prezzo salatissimo degli anni delle stragi rosse e nere che si portano ancora il loro strascico dietro? io altrimenti non me lo so spiegare davvero. non mi piacciono le teorie complottiste (infiltrati mandati apposta per sovvertire l'ordine) nè quelle deterministiche (la rabbia e l'esasperazione producono mostri).
purtroppo la gente "comune" addita presto come criminosa tutta la manifestazione, mi sta capitando di leggere cose incredibili in questi giorni, a volte mi pare di sognare.
in italia siamo schiavi delle ideologie, non si riesce a fare nulla se non ci si schiera "con me o contro di me". forse è questa la nostra pecca più grande.
Davvero, Elle? Io avevo almeno l'impressione che si riuscisse a distinguere tra quei teppisti organizzati e la gente pacifica che formava la grande maggioranza del corteo. Se mi dici così mi rattristo ancora di più...
RispondiEliminaOgni giorno mi sveglio, accendo il portatile e rileggo questo post perche' mi piace davvero tanto, anche per la spensieratezza che trasmette la seconda foto. Ed anche perche' magari sognerei che succedessero cose simili anche qui, ma ormai non mi resta piu' nessuna fiducia ne' speranza, sono SECOLI che le cose vanno sempre avanti alla stessa maniera qui e continueranno cosi' per altri SECOLI.
RispondiEliminaComunque, non so, visto che i telegiornali italiani parlano distintamente dei manifestanti e black bloc allora c'e' ancora una distinzione abbastanza forte nell'aria, ma se gia' un telegiornale non faceva questa differenza secondo me non la faceva piu' nessuno... che qua vivono a pane e telegiornali e nessuno e' capace di ragionare un minimo e porsi delle domande.
Se trovo una foto con migliore qualita' e magari senza la scritta forse forse te la rubo :-P
Giacomo, prova con questo link:
RispondiEliminahttp://funstoo.blogspot.com/2011/07/meanwhile-in-canada.html
Per il resto, che dire? Fa tanto male sentire una persona giovane come te dire che non ha più nessuna fiducia né speranza nel proprio paese. Un paese che toglie la speranza ai giovani commette, secondo me, una colpa imperdonabile.
Mah, non e' che l'ha tolta a tutti, vedo ad esempio all'universita' che parecchi sono tranquilissimi, alcuni gia' lavorano, altri non si fanno tanti problemi quando si parla di questo tipo di cose, pero' queste persone sono anche quelle che entrano e seguono la lezione col cappuccino in mano, che leggono la gazzetta dello sport, sono i primi a metterti sotto quando escono dal parcheggio in macchina e non si fanno problemi a darti un pugno in faccia se li guardi storto anche per sbaglio. Piccoli italiani crescono, solo chi segue la tipica cultura italiana puo' crescere bene qua, e ce ne sono parecchi! Che a loro poco importa di tutti i problemi politici e sociali che ci sono, l'importante e' per adesso il lavoro fatto alla meno peggio insieme agli amici, i soldi per viziarsi e i genitori che gli passano casa. Poi si vedra'.
RispondiEliminaah e grazie per la foto e' perfetta!!!
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