A San Francisco continua l'inesorabile ondata di sfratti che la sta trasformando in uno sterile parco giochi per ricchi. La città cosiddetta progressista mette in atto ben poche protezioni per gli inquilini, visto che tra gli sfrattati ci sono famiglie di ottantenni con figlie disabili (vedi link qui sopra), centri di assistenza per senzatetto minorenni (costretto a chiudere i battenti il giorno di Natale: il padrone di casa doveva essere Uncle Scrooge), malati di AIDS, e signore di 98 anni. Novantotto anni, cazzo. Hanno sfrattato una donna di novantotto anni.
QUI c'è la raccolta di fondi per pagare le spese legali di Mary Elizabeth Phillips.
Ah, e adesso c'è anche una petizione.
Ah, e adesso c'è anche una petizione.
Il fratello di mia nonna rischiò lo sfratto a 95 anni. Ma la mia famiglia venne tranquillizzata: ci dissero di non preoccuparci perché nessuno avrebbe mai potuto sfrattare una persona di quell'età. E in effetti fu così. Spero che da noi rimanga una cosa inconcepibile.
RispondiEliminaSe si permettono di fare una cosa simile vuol dire che è morto e sepolto qualsiasi senso di umanità o di solidarietà. O meglio, la solidarietà ce l'avranno anche, ma solo verso i soldi. Che schifo.
Succedono tante cose che per noi sono inconcepibili, qui. Come al solito dovremmo renderci conto della fortuna che abbiamo a vivere in un paese come il nostro, anziché vederne solo i lati negativi. Ma d'altronde non posso biasimare chi crede ancora nel sogno americano: prima di vivere qui ci credevo un pochino anch'io.
EliminaChe poi in realtà non è così dappertutto. A New York, per esempio, gli inquilini sono più protetti, non possono venire sfrattati dal primo stronzo che arriva, come succede invece nella San Francisco "progressista".
EliminaMERDE! e me ne frego se sono scurrile, quando la Signora sarà stata privata dei suoi punti di riferimento che ne sarà di lei? Inutile chiedere se hanno mai avuto un anziano parente ricoveratoin ospedale. Si meritano un Alzheimer giovanile con sfratto incorporato nulla di meno
RispondiEliminaSì, come minimo. Mi fa schifo anche solo respirare la stessa aria che respirano questi mostri.
EliminaScusa, e dove andrebbero a vivere??
RispondiEliminaMoz-
L'unica misura di compensazione previste dalla legge per gli sfrattati (non perché morosi, attenzione, ma semplicemente perché il proprietario vuole più soldi) è un rimborso di $5,265 per persona o $15,795 per appartamento (più $3,510 per i disabili o gli over 62): con i prezzi che corrono, l'equivalente di circa 3 mesi di affitto, se sei fortunato. Qualche mese fa è stata proposta una legge per portare il rimborso a un equivalente di due anni d'affitto, ma è stata bocciata.
EliminaDove vanno a vivere? Cazzi loro.
Mh, bello non è.
EliminaMoz-
allora è vero che in generale lo schifo è ovunque...
RispondiEliminaOh, sì! O perlomeno, qui non manca.
EliminaA New York va un po' meglio, come spiegavo sopra. Lì il proprietario, se vuole riprendersi il tuo appartamento, ti deve "buy out", cioè ti deve fare un'offerta per mandarti via. Se non accetti resti dove sei.
EliminaHo visto la mappa degli sfratti, è un epidemia!
RispondiEliminaDove si riverseranno i giovani senzatetto? gli anziani? i malati? Pare non gliene importi niente a nessuno.
A parte le notizie che scorrono in Tv dell'America credo che ne sappiamo ben poco. Dalle notizie che sconfinano sembra che l'unico problema che hanno gli americani sia quello di riuscire a mandare i figli nel miglior college del paese. Forse questi problemi che porti all'attenzione sono solo la punta dell'iceberg.
E noi continuiamo a rincorrere il sogno americano. Gli americani a SF che sogno potranno mai rincorrere?
Ciao Silvia
I commenti agli articoli che parlano degli sfratti sono la cosa più agghiacciante. Il tono è quasi sempre: "cosa vuole questa gente? Se non possono permettersi di vivere in città, che se ne vadano!" Infatti se ne stanno andando tutti, quelli che possono. Per gli anziani e i malati, in mancanza di politiche di sostegno, ci sono le raccolte fondi degli amici e la solidarietà della comunità, se ne hanno una.
EliminaI tuoi post sono necessari. A mio avviso, oltre che un'eccellente traduttrice, sei un'ottima giornalista. Chissenefrega di Obama presidente se gli USA sono, almeno in parte, un paese di destra, intendendo per destra un mix micidiale di capitalismo sfrenato e zero protezione sociale, Viva l'Italia.
RispondiEliminaGrazie cara, e sì, con tutti i suoi difetti, viva l'Italia.
EliminaTrovo che davvero si sia creato un meccanismo crudele in città che toglie proprio l'anima a San Francisco. E sinceramente, ora come ora, non riesco nemmeno ad immaginare come sia possibile un'inversione di marcia che s'ha proprio da fare, santo cielo!
RispondiEliminaCi avevano provato con la proposta di legge che aumentava almeno la cifra della compensazione, ma è stata bocciata. No, anche a me non sembra che sia possibile un'inversione di marcia.
EliminaL'America è grande. Ci sono enormi possibilità e ci sono delle ingiustizie incomprensibili, come questi sfratti. Ma la vita di questi anziani vale meno di un affitto? In Europa queste cose capitano raramente, meno male. E' la fase-'incubo del sogno americano
RispondiEliminaCiao Speranza, ho commentato sul tuo blog, ma ovviamente il mio commento è finito nella spam come con tutti i blog wordpress.
EliminaL'Europa è il posto migliore dove vivere, ne sono fermamente convinta.
Non ho parole. Solo parolacce.
RispondiEliminaMio DIO! Da città che è nella mia wishlist di viaggio, devo dire che un pochino mi è scesa ultimamente.. sarà questo divario estremo tra ricco e povero, non lo so.. ma i miei gusti stanno cambiando!
RispondiEliminaEsteticamente è sempre bella, ma è troppo ricca per essere viva.
Eliminail paradosso della bestialità umana
RispondiEliminaFai il paio con quel nuovo fenomeno della gentrification, che come vocabolo pare pure bello, ma in realtà rivela un fenomeno negativo, creando non luoghi per nuovi ricchi. Mi associo a Cri, in questi casi anch'io ho solo parolacce.
RispondiEliminaEh, figuratevi io.
EliminaAgghiacciante
RispondiEliminaSono cose che fanno tristezza, poi pensi, che, se anche progressista, Frisco è una città degli States, patria del libero mercato (per chi possiede è libero, per gli altri un po' meno), e capisci il pereché di certe cose ...
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