martedì 8 ottobre 2013

Le mille meraviglie di Taos/1. Il canyon e il villaggio ecosostenibile

La prima meraviglia si incontra lungo la strada che porta a Taos. Da lontano si scorge una spaccatura nella terra, poi un ponte, poi si percorre il ponte, si guarda giù e...


... si scopre di essere capitati sopra il famoso Rio Grande Gorge Bridge. Si può attraversarlo a piedi, cosa che io ho fatto cacciando mugolii di terrore al pensiero che un terremoto poteva spaccare il ponte in due proprio mentre ero in mezzo, e fermarsi a scattare foto dai terrificanti balconcini che sporgono a intervalli dalla campata. Oppure si può fare una passeggiata nella prateria che corre lungo il bordo del canyon, da dove il ponte appare così

 

E magari, al ritorno, fermarsi a bere un caffè


Dopo l'emozione del ponte, si prosegue verso Taos e si vedono delle strane costruzioni lungo la strada, una via di mezzo fra Gaudì e una discarica. Arrivati al motel (un ottimo Super8 che aiuta a dimenticare l'incubo del Travelodge di John Landis) chiediamo informazioni, e scopriamo che si tratta di una cosa fichissima: Earthship, un progetto di bioarchitettura per villaggi completamente ecosostenibili costruiti con materiali di scarto come copertoni e lattine. E via che andiamo a visitare anche quello, naturalmente. Fedeli al nostro standard di turisti tirchio-alternativi, evitiamo invece il Taos Pueblo, il famosissimo villaggio degli indiani Pueblo sicuramente molto bello ma che costa $16 all'ingresso e comunque non mi fa impazzire dalla voglia di andare curiosare a pagamento in casa degli altri, soprattutto quando questi altri palesemente ne farebbero a meno se non fosse che gli servono i tuoi $16.
E noi invece, per soli $10, visitiamo Earthship, che comunque ci piace un sacco.






22 commenti:

  1. Anche io avrei fatto la stessa scelta! Meravigliosa la foto del "bus stop", da copertina di fb :)

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  2. Un caffè in quel bus attrae pure me...

    Buon mercoledì!

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  3. E mentre tu gironzoli per ponti e villaggi ecosostenibili, io ti ho pensato quando ho trovato questo.

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  4. Il ponte, il canyon e il cafe... jaw-dropping!
    Io ho visitato un villaggio simile sul Picos de Europa. Interessante ma molto meno Gaudi-ish-esque!

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  5. Mi sa che in foto non fa lo stesso effetto "vertigo" che si prova da sopra il ponte, ecco vedi a me per esempio questo tipo di pensieri funesti vengono sotto le gallerie che faccio sempre in apnea (in quella del Bianco devo prendere fiato ad un certo punto, ammetto) ma su un ponte non credo. Earthship me gusta mucho :)

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    1. Se guardi il link c'è anche la foto di una tizia che si è fotografata i piedi sull'orlo del precipizio. NON ERO IO.

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  6. Tappa dopo tappa, sempre più affascinante.. a parte le esperienze da dimenticare.. Che posti! Una foto più mozzafiato dell'altra..
    Pensavo anche io a una visita guidata a casa mia per venti euro.. sono solo due stanze, ma se racconto una dozzina di aneddoti forse riesco a riempire due ore di tempo, così uno non pensa che venti euro siano troppi ;)

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    1. Buona idea, magari se ci aggiungo qualche opera di Mr. K riesco a scucirne anche trenta!

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  7. Neppure io sarei entrata nel Taos Pueblo, uno zoo umano...

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  8. Tutto meraviglioso, a me le case di copertoni nella forma ricordano le cuevas di Guadix (Andalusia).
    E ora uno strong hot coffee come quello venduto nell'autobus millecolori non mi farebbe altro che bene...!

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  9. Pieno di belle sorprese il tuo viaggio! Meno male che ci porti un po' con te!

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  10. Solo tu, solo tu potevi avere un viaggio di nozze cosi' figo!

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    1. E' perché non avevamo programmato niente (per fortuna!)

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  11. Splendido reportage! Grazie. Che brava che sei: riesci a condurmi/ci per mano ...

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  12. Spettacolo. Mi hai quasi convinta...

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  13. Anche qui mi viene in mente il cinema, da Jodorowki (si scrive così?), e quello dell'altra Hollywood anni '60-'70 ... stupendo il bus dove prendere il caffé, da viaggi autenticamente alternativi.

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