Il problema del computer è stato risolto con un cavetto.
Ieri: Kulturforum. Una visita alla splendida Neue Nationalgalerie.
Mr. Keats, mostra l'accredito stampa con cui riesce sempre a entrare gratis nei musei.
Addetta alla biglietteria: - Non è valido.
Mr. Keats: - Ma come, c'è il mio nome e c'è scritto correspondent.
Addetta alla biglietteria: - Non è valido.
Mr. Keats: - Ma come, lo hanno accettato in tutti gli altri musei di Berlino [solo alla Hamburger Bahnhof, ma vabbè].
Addetta alla biglietteria: - Non è valido, non c'è la foto.
Mr. Keats, mostra documento con foto.
Addetta alla biglietteria confronta accredito e documento, vede che il nome è lo stesso. Stampa il biglietto omaggio, e intanto ripete: - Non è valido.
Comprati biglietti per concerto di Chopin, domenica. Non vedo l'ora di vedere la Philharmonie.
Mr. Keats (con la bocca piena di wiener schnitzel) e Mr. Roth |
Seguendo le indicazioni dell'ottimo libro 101 Cose da fare a Berlino almeno una volta nella vita, di Chiara Fabbrizi alias Berlino 101, abbiamo pranzato al bellissimo Joseph Roth Diele, un ristorante tutto dedicato allo scrittore e ai suoi libri.
Infine abbiamo tentato di entrare alla Staatsbibliothek, (quella degli angeli di Wim Wenders), pur sapendo che ci vuole la tessera.
Io: - Mi scusi, è possibile visitare la biblioteca?
Addetta allo sportello informazioni, guardando Mr Keats: - No. (Silenzio.)
Io: - Cioè, non si può visitarla mai?
Addetta allo sportello informazioni, guardando Mr Keats: - No. (Silenzio.)
Mr. Keats: - Non ci sono visite guidate?
Addetta allo sportello informazioni: - La tessera costa 10 euro al mese.
Io: - Mi scusi, è possibile visitare la biblioteca?
Addetta allo sportello informazioni, guardando Mr Keats: - No. (Silenzio.)
Io: - Cioè, non si può visitarla mai?
Addetta allo sportello informazioni, guardando Mr Keats: - No. (Silenzio.)
Mr. Keats: - Non ci sono visite guidate?
Addetta allo sportello informazioni: - La tessera costa 10 euro al mese.
Comunque non capisco perché in Italia non sono capaci di fare il pane buono come in Germania.
P.S.: in questi giorni non potrò passare spesso a trovare amici e amiche virtuali, devo stare in giro il più possibile a farmi maltrattare.
Ma perché le "bigliettaie" berlinesi mi sembrano dei robot? Dimmelo quando ti risponderanno : Error 404, questa bigliettaia non esiste!
RispondiEliminaUna delle galleriste del Team Titanic appena ho citato la biblioteca è scoppiata a ridere e ha detto: Ah, lì non entrerete MAI!
EliminaIo invece ci sono riuscita a entrare alla Staatsbibliothek con la mia tessera del Ministero. Non so se fosse il mio aspetto da maestrina o il fatto che ho detto che ero un funzionario statate. È che a Berlino io mi sento a casa e probabilmente ho una disinvoltura maggiore che ad esempio aParigi dove vengo regolarmente bloccata e dove la mia tessera statale viene regolarmente respinta. Questione di feeling!
RispondiEliminaSicuramente il fatto di essere funzionario statale ha aiutato, e anche il fatto di parlare tedesco e di non avere l'aria da turista smerrito anglofono come noi (a Berlino in questi giorni sento parlare più inglese che tedesco!).
EliminaAh ah ah a volte non la si spunta, eh? :)
RispondiEliminaPs dai non farmi fare la solita parte della talebana campanilista del cibo -io che invece sono aperta alle più svariate esperienze culinarie!- è vero, i crucchi fanno dell'ottimo pane, ma quello del sud Italia è pane coi crismi, è da voi al nord che non si può mangia'!
Ah, quanto è vero, da noi è improponibile, però a me non piace il pane bianco in generale, troppa fuffa e niente sapore. Vuoi mettere con un bel segalone pieno di semi con peso specifico elevatissimo?
Eliminaperche' in italia non ci mettono una tonnellata di burro? ahhaaaah
RispondiEliminaBurro?!? Ma come?!? In quel coso sano tutto nero coi semini ci mettono il burro?!? Noooo! Aiuto, il mio girovita!!
EliminaDecisamente l'addetta all'ufficio informazioni era parca nella comunicazione... comunque sono d'accordo con te circa il pane. Quando abitavo in Germania, mangiavo il Sonnenblumenbrot.
RispondiEliminaIn Italia lo trovi solo da Trento in su, oppure in certi supermercati di origine tedesca, ma mangiarlo là era tutta un'altra cosa.
Bye&besos
Lo trovi fresco? Non quello impacchettato a fette pieno di conservanti che si trova in certi supermercati italiani?
EliminaNon era vestito da Edwardian man!
RispondiEliminaNo, ogni tanto si mette in libertà.
EliminaSono commossa... Per l'omaggio e perché in poche battute hai saputo cogliere molte delle essenze tedesche! Dal pane all'inflessibilità.
RispondiEliminaDal sito della biblioteca mi risulta che il venerdì alle 15 c'è una visita guidata di mezzora per singoli (altrimenti ogni terzo sabato del mese c'è una più approfondita).
Comunque io il pane alla tedesca avevo cominciato a farmelo da sola a Roma, per la nostalgia!
Ora mi preparo alla sala da tè tagica!
EliminaSai cosa dicono gli inglesi dei Berlinesi? Che sono piu' maleducati degli abitanti dello Yorkshire! E secondo me e' vero!
RispondiEliminaNon ti aspettare grandi cose dalla Filarmonica. Intendo l'edificio, non l'orchestra. Non siamo assolutamente ai livelli dell'Auditorium di Roma o della Royal Albert Hall di Londra!
Secondo l'amica gallerista, si tratta di residuati inamovibili di un passato iperburocratizzato. In effetti i giovani mi sembrano molto più gentili.
EliminaEheh, però la burocrazia teutonica mi permetto di dire che è bella tosta ancora oggi. Peggio dell'italiana, solo che nel loro caso la rigidità forse aiuta a non perdere tempo ed energie. La gentilezza è un altro paio di maniche :)
EliminaSe ti legge la Sandra mentre scrivi che in Italia non si fa il pane buono come in Germania ti picchia :D e le domande le facevi tu o Mr Keats? No perché altrimenti quelli partivano con la solita solfa sugli italiani......
RispondiEliminaMa io il pane della Sandra non l'ho mai mangiato! Mi ricrederei molto volentieri :-)
EliminaLe domande le facevo io, ma Frau Simpatia non mi ha guardata in faccia neanche una volta.
e chi ti maltratta ? tu dicci, che maltrattiamo e torniamo :D
EliminaEstorcere quattro "non è valido" di fila è davvero un bel record per la precisione e la sintesi teutoniche :-)
RispondiEliminaIl mio record è di almeno una decina di "questo è proibito" di fila che sentii in un giorno del 1988 in Via di Trasone (Roma-Parioli) da una bombardona bionda che si trovava allo sportello informazioni dell'ambasciata in Italia della Repubblica Democratica Tedesca (la ex Germania-est, per intenderci).
A quei tempi avevo un'amicizia per corrispondenza con un calciatore della DDR. Nessun problema nei 3 anni precedenti, poi da quando gli mandai una volta una rivista "Burda" per la moglie, tutte le spedizioni mi tornavano indietro con un'etichetta verde, scritta in Tedesco ed in Russo, dove campeggiava la dicitura "Indietro! Il contenuto non è conforme con il numero 1 della lista degli oggetti proibiti".
Ebbene, io chiesi di poter vedere questa "Liste der verbotenen Gegenstände" per regolarmi, ma la bombardona replicò che non ce l'aveva lì e mi chiese a sua volta le cose che avrei voluto spedire.
Da allora in poi adottai uno stratagemma. Nelle lettere mi rivolgevo a lui come se io fossi un suo amico che lavorava all'Interflug (le ex linee aeree della DDR, che a Roma avevano una sede). Talvolta per spedirgli delle riviste aprivo le sue lettere raccomandate voluminose, prendevo il contenuto e lo sostituivo con il mio, richiudevo (entrambi usavamo un cerotto largo) e rimandavo al mittente come "non recapitato perché assente o rifiutato". Il postino ovviamente era mio complice :-)
Il problema finì un anno dopo, con la caduta del muro. Oggi ci scriviamo solo gli auguri natalizi e quelli di buon compleanno, ma l'amicizia è rimasta. Lui ha una farmacia nel quartiere di Marzahn.
:-DD Fantastica la bombardona! E geniale il sistema di spedizione!
EliminaComincio a sospettare che ci sia qualcosa in Mr Keats che li inquieta se sentono il bisogno di pronunciare tutti quei "no" e "non è valido"!!
RispondiEliminaFarò finta di non aver letto il tuo commento sul pane italiano!!!!!!
Lo penso anch'io. Però io ho provato a sfoderare sorrisi cordialoni alla spaghetti&mandolino, ma non funzionano neppure quelli.
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RispondiEliminaciao
RispondiEliminavi suggerisco il museo del cinema e dei film, poi quello di Helmut Newton, e se avete tempo anche quello della DDR (si trova vicino all'isola dei musei)
Da non perdere anche l'esperienza di una passeggiata nei parchi... in questo periodo Berlino è fantastica!
Grazie Sara, non vedo l'ora che esca un po' di sole per andare al parco, ma di questo passo ho paura che non succederà.
EliminaIl pane buono c'è anche in Italia, a Roma, quando verrai te lo farò assaggiare :-)
RispondiEliminaOkay, ma guarda che vengo con pregiudizio.
EliminaHo un amico che vorrebbe trasferirsi a vivere là. Trova Berlino molto viva.
RispondiEliminaUn abbraccio
Eh, sì, non è l'unico!
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