Lo so che a questo punto sarete stufi di vedere il mio faccione, però oggi partiamo per Berlino (facciamo uno scambio di casa con la signora Gisela) e ieri non ho
avuto tempo di scrivere la storia del biondino del succo d'arancia. Perciò per
rimpiazzarlo vi propino di nuovo il mio faccione, questa volta in awe di un redwood tree. C'è anche una breve intervista dove parlo - indovinate un po' - di traduzione, ma anche della "figura dell'agronomo".
Mi piace quella foto! Che giacca avevi?
RispondiEliminaQuanti spunti, quest'intervista, anche perché ci sono un sacco di rimandi a tuoi post che non avevo ancora letto. Anche il titolo, lo hanno scelto proprio bene :)
Lo sapevo che qualcuno avrebbe notato la giacca :-D
EliminaAnche se qui sembra uno strano pastrano, in realtà è la mia giacca preferita, il classico giaccone militare da negozio dell'usato che io ho ricevuto di terza mano come hand-me-down e che mi accompagna indistruttibie da un sacco di anni.
No no, non sembra uno strano pastrano, ma un pastrano stiloso. Se è pure indistruttibile, hai fatto tombola! ;)
EliminaOttima intervista. Però l'agronomo, il Chiapas e il biondino con l'aranciata mi mancano.Ma saprò attendere.Buona Berlino!
RispondiEliminaGrazie! Andiamo ancora nella galleria undergroud a installare un paio di opere di Mr Keats. Seguirà reportage.
EliminaHappy Berlin!!!!
RispondiEliminaBello lo scambio di case, bravi!
Sì, ne ho già fatti due in passato e sono andati benissimo. Speriamo che vada bene anche questo (in questo momento sono a Linate, quindi non ho ancora visto la casa della signora Gisela)!
EliminaSempre interessante, il tuo blog, e buon viaggio!
RispondiEliminaGrazie!
Eliminadevo ancora ascoltare l'intervista... ma con 'sto agronomo!
RispondiEliminadimenticavo buona Berlino :)
RispondiEliminabello questo articolo, la cui perla indiscussa e' "l’esperienza più curiosa è sempre quella di riuscire ad arrivare viva." pfahah :D in effetti e' davvero curiosa la sopravvivenza.
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