Danny Cooke è un fotografo britannico che ha girato un video di tre minuti, Postcards from Pripyat, Chernobyl, per mostrare cosa resta della città di Pripyat, il luogo
più vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. Il video è stato girato con un
drone, mentre per le riprese a terra è stata utilizzata una Canon 7D (e un contatore geiger).
È un video bellissimo, ed è bellissima anche la canzone che lo accompagna, Promise Land, di Hannah Miller.
Postcards from Pripyat, Chernobyl from Danny Cooke on Vimeo.
Hai ragione, e' bellissimo. Amo il contrasto tra desolazione delle costruzioni e la natura florida attorno, l'ha mostrato molto bene. Grazie!
RispondiEliminaMi ha ricordato l'affascinante e inquietante libro di Alan Weisman, The World Without Us.
EliminaSarà bellissimo (e lo è) l'abbandono e la natura che occupa qualsiasi spazio, ma poichè si tratta di Chernobyl siamo anche dalle parti dello spaventoso. Grazie per averlo postato perchè mi sembra che sia proprio il caso di un utile uso delle possibilità di un drone.
RispondiEliminaSe questo è lo stato attuale della zona attorno a Chernobyl, rimando alle foto storiche fatte da Igor Kostin dal primo giorno, e a seguire, dell'esplosione nella centrale nucleare http://tinyurl.com/pr5e7cc
Non le avevo mai viste, grazie. E sì, anch'io ho pensato a come il drone abbia reso possibile queste incredibili riprese.
EliminaUn territorio dove il sogno (natura incontaminata) e l'incubo (la mortale contaminazione dell'uomo) si toccano. Da vedere e rivedere, sì!
RispondiEliminaSì, un po' mi ricordail fascino del cosiddetto "ruin porn", come quello delle foto di Detroit Marchand e Meffre, però ancora più forte.
EliminaMamma mia che ricordi. La natura ha preso quasi il sopravvento.
RispondiEliminaBuona domenica!
basta non dimenticare e di Fukushima nessuno ci ha mai più detto nulla
RispondiEliminaBello, sì. Ma anche drammatico, inquietante, triste, desolante. Mi sono venute una marea di emozioni diverse e contrastanti mentre lo guardavo (purtroppo senza musica, appena posso lo guardo di nuovo col sottofondo musicale).
RispondiEliminaSì, anch'io l'ho trovato emozionante, addirittura ipnotico. L'ho guardato tre o quattro volte di fila.
EliminaLa natura si riforma e questo dimostra la sua potenza e meraviglia ma quanta angoscia in questi ricordi
RispondiEliminaCiao Silvia
Sì, io quel giorno ero al liceo, ricordo il terrore che provammo quando arrivò la notizia.
EliminaSe penso che guardiamo, come pura finzione, i film apocalittici e post ecc. e poi è tutto lì, dietro l'angolo, già accaduto, già dimenticato. E a guardarlo ho come una stretta al petto. Per questa memoria corta, per tutto questo e quello che continuiamo a fare. Spero ci salvi l'arte e il suo ricordare. Grazie Silvia.
RispondiEliminaCosì corta che, pensa, non erano passate neppure due settimane dalla frana che ha ucciso due persone che si sono già rimessi a tagliare alberi sulle colline. Secondo me non ci salva proprio niente, cara la mia Santa.
Eliminaimmagini da tenere bene a mente...
RispondiEliminaMeriterebbe un premio, il video. Tremende le immagini della falce e martello sul palazzo, i dipinti degli uomini forti del socialismo reale, i lettini vuoti e la bambola che nessuno cullerà più ... Se noi umani imparassimo davvero dalle vicende storiche, il mondo sarebbe diverso. Ma a volte penso che siamo una specie stupida e infestante.
RispondiEliminaEh, purtroppo lo penso anch'io.
EliminaBellissimo ma quanta tristezza.
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