sabato 29 novembre 2014

Cartoline da Chernobyl, un video

Danny Cooke è un fotografo britannico che ha girato un video di tre minuti, Postcards from Pripyat, Chernobyl, per mostrare cosa resta della città di Pripyat, il luogo più vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. Il video è stato girato con un drone, mentre per le riprese a terra è stata utilizzata una Canon 7D (e un contatore geiger).  
È un video bellissimo, ed è bellissima anche la canzone che lo accompagna, Promise Land, di Hannah Miller.

               
Postcards from Pripyat, Chernobyl from Danny Cooke on Vimeo.

18 commenti:

  1. Hai ragione, e' bellissimo. Amo il contrasto tra desolazione delle costruzioni e la natura florida attorno, l'ha mostrato molto bene. Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ha ricordato l'affascinante e inquietante libro di Alan Weisman, The World Without Us.

      Elimina
  2. Sarà bellissimo (e lo è) l'abbandono e la natura che occupa qualsiasi spazio, ma poichè si tratta di Chernobyl siamo anche dalle parti dello spaventoso. Grazie per averlo postato perchè mi sembra che sia proprio il caso di un utile uso delle possibilità di un drone.
    Se questo è lo stato attuale della zona attorno a Chernobyl, rimando alle foto storiche fatte da Igor Kostin dal primo giorno, e a seguire, dell'esplosione nella centrale nucleare http://tinyurl.com/pr5e7cc

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non le avevo mai viste, grazie. E sì, anch'io ho pensato a come il drone abbia reso possibile queste incredibili riprese.

      Elimina
  3. Un territorio dove il sogno (natura incontaminata) e l'incubo (la mortale contaminazione dell'uomo) si toccano. Da vedere e rivedere, sì!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, un po' mi ricordail fascino del cosiddetto "ruin porn", come quello delle foto di Detroit Marchand e Meffre, però ancora più forte.

      Elimina
  4. Mamma mia che ricordi. La natura ha preso quasi il sopravvento.

    Buona domenica!

    RispondiElimina
  5. basta non dimenticare e di Fukushima nessuno ci ha mai più detto nulla

    RispondiElimina
  6. Bello, sì. Ma anche drammatico, inquietante, triste, desolante. Mi sono venute una marea di emozioni diverse e contrastanti mentre lo guardavo (purtroppo senza musica, appena posso lo guardo di nuovo col sottofondo musicale).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, anch'io l'ho trovato emozionante, addirittura ipnotico. L'ho guardato tre o quattro volte di fila.

      Elimina
  7. La natura si riforma e questo dimostra la sua potenza e meraviglia ma quanta angoscia in questi ricordi
    Ciao Silvia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, io quel giorno ero al liceo, ricordo il terrore che provammo quando arrivò la notizia.

      Elimina
  8. Se penso che guardiamo, come pura finzione, i film apocalittici e post ecc. e poi è tutto lì, dietro l'angolo, già accaduto, già dimenticato. E a guardarlo ho come una stretta al petto. Per questa memoria corta, per tutto questo e quello che continuiamo a fare. Spero ci salvi l'arte e il suo ricordare. Grazie Silvia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Così corta che, pensa, non erano passate neppure due settimane dalla frana che ha ucciso due persone che si sono già rimessi a tagliare alberi sulle colline. Secondo me non ci salva proprio niente, cara la mia Santa.

      Elimina
  9. immagini da tenere bene a mente...

    RispondiElimina
  10. Meriterebbe un premio, il video. Tremende le immagini della falce e martello sul palazzo, i dipinti degli uomini forti del socialismo reale, i lettini vuoti e la bambola che nessuno cullerà più ... Se noi umani imparassimo davvero dalle vicende storiche, il mondo sarebbe diverso. Ma a volte penso che siamo una specie stupida e infestante.

    RispondiElimina
  11. Bellissimo ma quanta tristezza.

    RispondiElimina