Ormai è famosissimo, questo video.
Dopo una relazione sentimentale e artistica durata dodici anni, nel 1988 Marina Abramovic e Ulay crearono la loro ultima performance, The Lovers, nella quale partirono a piedi dai due estremi opposti della Muraglia Cinese (Ulay dal deserto del Gobi e Abramovic dal Mar Giallo) per incontrarsi a metà strada dopo novanta giorni e dirsi addio. Ciascuno aveva camminato per 2500 km.
Da allora, Ulay e Abramovic non hanno mai più lavorato insieme.
Nel 2010, durante l'importante retrospettiva dedicata a Marina Abramovic dal MoMa (che io ho avuto la fortuna di vedere), dal titolo the The Artist is Present, l'artista è rimasta seduta immobile su una sedia per sette ore ogni giorno, per tutta la durata della retrospettiva, cioè dal 14 marzo al 31 maggio, guardando negli occhi senza parlare chiunque volesse sedersi davanti a lei. E il primo giorno ha ricevuto una visita inaspettata.
quante cose si sono detti quegli occhi in pochi secondi!
RispondiEliminanon avrei voluto essere la tizia che si è seduta lì subito dopo, mi sarei sentita una voyeur
Ho pensato la stessa cosa: non avrei mai osato sedermi lì dopo di lui.
EliminaTi avevo appena commentato ma mi è sparito tutto mentre stavo scrivendo. Se fosse un commento doppio cancellalo. Ti scrivevo che avevo pensato di commentare questo video nel mio blog, ma poi mi sono fermata. Non ce l'ho fatta.Mi è parso che con i miei commenti avrei violato quello che sento profondamente in questo incontro: il loro pudore. È vero che sono artisti abituati a mostrare di tutto usando i loro corpi come strumento, ma qui è come se loro stessi riscoprissero che c'è e ci deve essere una barriera tra il pubblico e le loro emozioni più profonde.Tutto viene comunicato tra loro ( e solo tra di loro) dagli sguardi e dal gesto appena accennato della mano di lei. Il video emoziona, ma mette anche a disagio.Ogni aggiunta sembra di troppo. Ma tu hai trovato la giusta misura per parlarne. Come sempre, grazie!
RispondiEliminaIo credo che lui abbia voluto in un certo senso suggellare e festeggiare con lei il grande riconoscimento di una retrospettiva al MoMa, e anche in qualche modo parteciparvi. In questo senso la sua presenza il giorno dell'inaugurazione rimane nel solco della loro lunga, benché interrotta, collaborazione. E quando lavoravano insieme quello che facevano era proprio mettere a nudo le loro emozioni, come hanno fatto qui, anche se in modo diverso. Per loro non esiste barriera fra l'arte e la vita, e la loro vita diventa arte nel modo più autentico che si possa immaginare.
EliminaChe emozione!!! No, immagino che dopo di lui la performance ( di quel giorno) non abbia più avuto senso!
RispondiEliminaChissà cosa succedeva nella testa (e nel cuore) di Marina, chissà cosa vedeva davanti a sé. Però credo che, con il suo rigore, quelle tre volte che chiude gli occhi prima di guardare la donna davanti a lei le abbia usate per cancellare tutto e concentrarsi sul presente.
EliminaMi sembra uno di quegli incontri che se non fosse stato pubblico, non sarebbe successo, ma una volta accaduto, mentre si stringevano le mani, ho pensato subito che avrebbe dovuto essere privato.
RispondiEliminaMa che gioco è questo di stare sette ore al giorno seduta lì?? Stava in silenzio per sua scelta o non si può parlare?
:-D Guarda le altre sue performance, vedrai che questa non è affatto una delle più estreme (malgrado gli effetti dannosi che poteva avere sul suo fisico un'immobilità così prolungata).
EliminaImmergersi in quegli occhi è come tuffarsi nell'universo. In quelle lacrime tutta la gioia e il dolore che solo le donne riescono ad esprimere insieme.
RispondiEliminasi chiama arte; o meglio l'unica cosa che ci rende umani: l'astrazione
Elimina... è indiscutibilmente toccante.
RispondiEliminala distanza razionalmente imposta a certi sentimenti crolla come un castello di carta non appena si è gli uni dinanzi agli altri.
non si sfugge.
Parole sante
Eliminanon ho potuto vedere la performance dal vivo ma ho visto un bellissimo documentario su Marina Abramovic... interessantissimo, che donna intensa!
RispondiEliminaSì, anch'io vorrei vedere il documentario!
EliminaBellissima performance, commovente, toccante. Ma poi, si saranno rimessi insieme??? Un po' di sano gossip......
RispondiEliminaAh, non credo proprio! Però mi sono incuriosita al pensiero dei loro attuali (eventuali) compagni, e a come si vivranno il confronto con una storia passata così importante.
EliminaBellissimo.
RispondiEliminaNon la conoscevo, lo confesso.
In compenso non vedo l'ora di tornare al MoMa ad aprile, dopo tanti anni.
Uh, non mi ci far pensare, che io devo aspettare fino all'autunno per tornare a NY.
EliminaQueste emozioni forti di mattina presto no!
RispondiEliminaChe cosa stupenda hai postato, Silvia. Te ne sono profondamente grata. Non avevo ancora visto questo video.
RispondiEliminaMi ricordo di averlo già visto tempo fa questo video, sempre grazie a te. Non sapevo però della Muraglia Cinese, che è davvero una cosa notevole. Grazie.
RispondiEliminaSì, lo avevo già postato tempo fa e poi tolto rapidissimamente perché mi ero accorta che il sito del Corriere da cui lo avevo preso lo faceva precedere da una pubblicità vomitevole. Adesso finalmente si può vedere!
EliminaIo ODIO il fatto che ormai ci siano SEMPRE più spesso pubblicità nei video. A parte questo, son contenta di essere sempre velocissima a vedere i tuoi post, allora. Mi era già piaciuto tanto allora :)
Eliminabasta usare adblock, è un'estensione del browser che elimina molti spot nei video e pubblicità laterali dalle pagine. Google works :D
EliminaMeraviglioso post; grazie, Silvia!
RispondiEliminaHo adorato la loro storia e le loro performance. Grazie per averli ricordati!
RispondiEliminaMa se non sbaglio, dopo la separazione sulla muraglia, i due si erano visti o sentiti prima di questo evento. Non lavoravano più insieme e non si vedevano da tempo, ma non dalla muraglia. Il video è famoso, ha permesso alla Abramovic di farsi molta pubblicità raggiungendo chi non la conosceva già, puntando sul Carramba che sorpresa. Poi chissà se chi l'ha visto su corriere.it è andato a informarsi sulla performance o si è accontentato della curiosità di un'intensa storia d'amore concentrata in una didascalia e 3 minuti di video.
RispondiEliminaOppure è un gesto spontaneo che ha poi avuto come conseguenze quello che tu descrivi. Suvvia, godiamoci le cose belle della vita e le emozioni reali, che sono queste.
EliminaImpegnativo come primo giorno!
RispondiEliminaE raccontaci, la retrospettiva com'era?
Sconvolgente. Conoscevo pochissimo il suo lavoro, e ritrovarmi davanti a tutte le sue opere in una sola volta è stato un bel colpo. Sono lavori molto forti, in cui lei usa il suo corpo in maniere spesso estreme, e devo dire che ha cominciato a piacermi solo dopo, ripensandoci. Al momento l'impatto è stato troppo forte.
EliminaNon so come mai questo video stia girando da un paio di settimane tra i miei contatti su FB, anche tra persone completamente "sconnesse" tra loro.
RispondiEliminaInteressanti i collegamenti della rete :)
Il video è meraviglioso, per la mia sensibilità ne è lui il vero protagonista (per come la guarda, per come le chiede scusa per qualcosa, forse anche per essere là così all'improvviso...)
Mi piace aggiungere che la performance sulla muraglia cinese era stata pensata dai due anni prima per coronare il loro sogno d'amore col matrimonio; invece, a causa delle lungaggini burocratiche del governo cinese, il permesso era giunto tempo dopo, quando ormai la coppia era in crisi, e allora quella camminata la fecero lo stesso, per dirsi simbolicamente addio.
Ah, non lo sapevo!
EliminaE comunque sì, anche secondo me lui è meraviglioso.
Una personalità molto forte e intensa. Non la conoscevo, Silvia. A parte questo video, bellissimo (ho voluto mostrarlo anche a mio marito e mio fratello a cui pure è piaciuto), ho cercato di informarmi riguardo al questa artista e ho letto e guardato altre cose. Come dici tu, alcune delle sue performance sono molto forti, ma è senzaltro una donna notevole e artista interessante. Grazie, Silvia. :-)
RispondiEliminaSono contenta che sia piaciuto anche a marito e fratello. Salutameli :-)
EliminaPlease, Silvia correggimi i refusi: "a questa artista" e "senz'altro". Ero fusa.
EliminaDavvero emozionante!
RispondiEliminache toccante, senza parole eppure così eloquente. Non conoscevo loro due, sono un pò disconnessa dal mondo artistico, ma mi andrò a cercare più informazioni. Lui mi sembra dire: così sono andate le cose, così è successo, ma ora sono qui davanti a te.
RispondiEliminaVero? In effetti sembra proprio che dica questo...
EliminaAttenzione: anche questa è una performance. So che è bello illudersi e voler credere che questa è una grande storia d'amore che si incontra meravigliosamente. Però la visita di Ulay non era affatto inaspettata. Si erano incontrati già mesi prima e anche la mattina stessa di questo video. Come si vede, indossano anche abiti dai colori opposti. Poi è anche possibile che quel che vediamo sia tutto vero, dal punto di vista sentimentale. Però dopo questo giorno sono tornati ognuno per la sua strada...
RispondiEliminaSono sicura che hai ragione. Marina Abramovic è scafatissima, figurati se non aveva organizzato tutto prima!
Eliminaecco il comnmento che rovina l'opera. hai dovuto per forza mettere la cornice al quadro vero? goditelo così, io lo farò senza :D
EliminaSono un po' in ritardo per commentare… tipo di un anno!!! Ma ho scoperto adesso questo blog e insomma meglio tardi che mai! Se vuoi su youtube c'è il documentario completo, bellissimo lo consiglio a tutti. Da quello che ho capito io, Ulay era arrivato apposta a NY per la performance, lei sapeva che lui sarebbe andato ma non sapeva che avrebbe partecipato. Anch'io mi sono chiesta se fosse tutto architettato, in ogni caso però è stato veramente emozionante!!! Anche se la mia performance preferita in assoluto rimane The Lovers!
RispondiEliminacredere è la forza della volontà, dalla quale nascono le cose migliori (o peggiori). Chi ha difficoltà a credere deve sempre trovare un pennarello con cui tracciare i confiini.
RispondiEliminaquale titolo ha la traccia di sottofondo?
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