Poco più a sud della biblioteca di Henry Miller c'è l'ingresso di uno dei nove parchi statali del Big Sur, il Julia Pfeiffer Burns State Park. Da lì si accede con grande facilità a una breve ma imperdibile passeggiata, da dove si possono ammirare (cito da Wikipedia) "una delle poche cascate che si riversano direttamente nell'Oceano
Pacifico, le rovine di una grande casa in pietra sulla scogliera che fu
una delle prime abitazioni elettrificate della regione".
Tornando indietro verso nord, seguendo le indicazioni del ragazzo simpatico della libreria, troviamo l'inizio di un altro sentiero, che passando in mezzo alla foresta di sequoie arriva sulla cresta della collina che domina l'oceano. Il tempo si mantiene insolitamente limpido e ancora più insolitamente caldo. Dopo tre ore di camminata, roba che non cammino così tanto neanche in un anno, dobbiamo purtroppo ammettere che è ora di prendere la via del ritorno. Anzi, prima ci fermiamo a mangiare dalla ghiandaia, ma quella l'avete già vista. Poi, per consolarci della fine della microvacanza, decidiamo di tornare per un'altra strada pazzescamente bella che non abbiamo mai fatto: la California State Route 35, detta anche Skyline Boulevard. Un'altra zona solitamente immersa nella nebbia, mi dicono, che noi invece percorriamo immersi nella morbida luce di un crepuscolo rosato, tra foreste e colline sospese sopra l'orizzonte. Pochissime case, belle, di legno, seminascoste dalle sequoie. Alla mia domanda: "Secondo te costeranno tanto queste case?", Mr. K risponde: "Praticamente mi stai chiedendo: quanto costeranno le case in un posto meraviglioso e incontaminato a mezz'ora di macchina da Silicon Valley e da Stanford?"
Maledizione, i fantastiliardari hanno colpito ancora.
Deve essere un posto davvero molto bello
RispondiEliminaUn paradiso. E la cosa più bella è che hanno saputo conservarlo.
Eliminami ripeto, ma che posti stupendi!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaEh, sì, la California è proprio un posto meraviglioso.
EliminaDovreste fare più spesso queste gite, mi sto accorgendo che l'Ammerika è proprio immensa!
RispondiEliminaOk, allora le faremo più spesso, così posso fare altri post ;-)
EliminaQuando tu fai di questi post, a me sale l'ammirazione condita da un pò di invidia per te! :) Bellissime foto e un esplorare davvero bello! Un bacio
RispondiEliminaNo, dai, macché invidia... i fantastiliardari sì che sono da invidiare, mannaggia a loro! :-D
Eliminavicini al paradiso insomma?
RispondiEliminaSandra
Sì, guarda, una strada commovente.
EliminaNon che i fantastiliardari mi siano mai stati simpatici. Così, eh, per partito preso. Per empatia nei tuoi confronti ora comincio proprio a detestarli!
RispondiEliminaIo li detesto spasmodicamente!
EliminaPS: Ti ho assegnato un premio, non è assolutamente obbligatorio farci un post sopra (se vuoi non pubblicare neppure questo commento), ma se hai voglia di rispondere a qualche domanda passa dal mio blog. Ciao!
RispondiEliminaGrazie cara, oggi sono di corsa, ma appena ho tempo passo! (A salutarti, più che altro, perché i premi di solito li svicolo.)
EliminaAvranno pure casa in un posto bellissimo, però il tempo è sempre brutto, è umido, c'è la nebbia e le commesse che lavorano là sono antipatiche: poveri fantastiliardari!
RispondiEliminaE poi hanno un'uva acerbissima! :-D
EliminaDel Big Sur ho sempre sentito parlare come una regione eccezionale e le tue foto non mentono!
RispondiEliminaE a proposito di cascate che piombano direttamente nell'Oceano, sei mai stata alle Alamere Falls al parco nazionale di Point Reyes? La passeggiata è stupenda e le cascate sono meravigliose! Ci sono stata qualche anno fa quando ero qui in vacanza e lo ricordo come uno degli angoli più affascinanti della California.
https://www.google.com/search?q=alamere+falls&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a
Uh, ma questa è una dritta fantastica! Quella zona mi piace un sacco, Point Reyes e soprattutto Bolinas. Ecco la meta della prossima gita, grazie Sabina!
EliminaA Bolinas non ci sono ancora stata! Ecco che hai ricambiato la dritta! ;)
EliminaNon so se, in questa vita, riuscirò a visitare il Big Sur. Ci sono comunque con le tue foto e il tuo imperdibile reportage. Grazie!
RispondiEliminaGrazie, è un complimento bellissimo! :-)
EliminaMa che posti! I tramonti, le rocce a picco sull'Oceano, i sentieri, le casette/cabine..
RispondiEliminaNon sono tutte cabine... sigh
EliminaE cosa sono? cosa mi son persa del tuo racconto?
EliminaCi sono anche le superville.
Eliminamai che i miliardari se ne lascino scappare uno! :(
RispondiEliminaArrivano sempre per primi :-(
EliminaTanta bellezza...
RispondiEliminaLa cosa più fastidiosa è che di questi fantastiliardari californiani non si può neanche dire che siano kitsch e senza gusto e consolarsi col fatto che "tanto i fantastiliardi li usano male".
No, ci sono anche quelli di cattivo gusto. il notoriamente antipaticissimo fondatore di Oracle, per esempio, colleziona case grandi come portaerei, e non si può dire che la prima, quella finto-giapponese, sia proprio di buon gusto. Quella su lake Tahoe è anche tremenda, ma devo dire che quella più sotto, della famiglia Astor, in realtà non è malaccio...
Eliminache meraviglia quella luce morbida, mi e' sembrato di sentirla sulla pelle!
RispondiEliminaChe spettacolo meraviglioso.
RispondiEliminaChe invidia... a Boston abbiamo ancora la neve!
RispondiEliminaBelli i tuoi reportage, Silvia. Pratici, anche, con l'aggiunta delle cartine geografiche e delle dritte sui sentieri e le strade più belle. Grazie! :-)
RispondiEliminaGrazie Rose, in effetti il mio sogno è sempre stato quello di fare la reporter per il National Geographic...
EliminaHo letto Big Sur un anno fa... Nella mia immaginazione era tutto più oscuro...La luce a volte è impietosa con l'immaginazione. :))
RispondiEliminahttp://giacynta.blogspot.it/2012/04/big-sur_22.html
Be', come dicevo altrove, noi siamo stati fortunatissimi. Non solo abbiamo trovato il sole invece della solita nebbia, ma abbiamo anche trovato u insolitissimo caldo, che quando lo raccontiamo non ci crede nessuno.
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