martedì 21 luglio 2015

Varie pre-vacanzina: interviste, sogni e collezioni d'arte

Abbiamo deciso di cominciare a collezionare l'arte dei nostri amici, che presto diventeranno famosi e ci renderanno ricchi. Il primo pezzo della nostra collezione è della mia cara amica Taney. Guardate com'è bello, cambia colore con la luce




Ieri notte ho sognato che dispensavo consigli sentimentali a un personaggio di Purity. Tom ha sicuramente bisogno di consigli, io però ho bisogno di una vacanza.

Che ormai è alle porte, perciò vi lascio in compagnia di una mia intervista apparsa sul blog Librobreve. La foto, che mi piace molto, è di Mr K, che me l'ha fatta a Point Reyes (una delle mete della vacanzina). A presto, spero con molte foto.

24 commenti:

  1. Complimenti per l'intervista (e per la foto) e buone vacanze!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Vacanze" sembra una cosa seria... vacanzina è più appropriato :-D

      Elimina
  2. bello l'acquisto, buona meritata vacanzina

    RispondiElimina
  3. bellissima intervista, bellissima la foto di Mr K.

    RispondiElimina
  4. Dammi due nomi degli artisti emergenti, così investo anche io :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La prossima volta vorrei comprare un quadro della nostra amica Noa .

      Elimina
    2. Noa però, per quello che ci hai mostrato, è un po' inquietante, o la metti in cucina col teschio.....

      Elimina
    3. Haha, no, il teschio è in sala da pranzo!

      Elimina
  5. Bella l'intervista. A proposito della citazione, ti lascio un commento a caldo, che forse è più una questione aperta: l'attore (orribile l'espressione "grande attore", la trovo fuorviante) che fa vivere un testo già scritto, ne è autore, ne diventa autore, insieme al regista e al drammaturgo (quando ci sono), per l'essenza stessa del teatro, che non esiste se non in scena (concordiamo che una drammaturgia non è teatro fino a che non diventa spettacolo, vero?).
    Il libro invece esiste, indipendentemente dall'eventuale traduzione. Allora, il traduttore è come un attore che dà tutto per la propria arte, rendendo il testo accessibile al maggior numero di persone possibili. Ma ne è "autore"? O è piuttosto autore di un "altro" romanzo (un romanzo che egli stesso crea parola per parola)?
    Sarà che faccio teatro, ma ho trovato il paragone alquanto spericolato! Non dico che sia sbagliato, o falso! Mi pare un concetto ardito e stimolante, ma non so se calzi al cento per cento.
    Cosa ne pensi?
    Tu ti senti autrice quando traduci?
    Concludo con un episodio che mi è capitato poche settimane fa. Stavo leggendo "Au bonheur des ogres" e per qualche giorno mi trovavo da mia sorella, che aveva il libro in italiano. Non avendo la mia copia, agguanto questo "Il paradiso degli orchi" e, famelica, cerco il punto in cui ero arrivata. Decido di rileggere dall'inizio del capitolo, e mi ritrovo davanti a qualcosa di totalmente diverso. Non suonava bene, non c'erano i "luccichii" che avevo visto nel testo in francese.
    Scusa il commento chilometrico.
    Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un paragone più frequente è quello fra il traduttore e l'interprete di un brano musicale, che è stato scritto dal compositore e che il musicista riproduce e interpreta. Penso che in un certo senso il traduttore sia davvero l'autore di un "altro" romanzo, o meglio dello stesso romanzo riprodotto e interpretato attraverso un'altra lingua e un'altra sensibilità. E' un discorso affascinante di cui è difficile venire a capo, perché ogni traduttore potrà darti una risposta diversa a seconda del suo modo di lavorare e della sua percezione di quello che fa.

      Elimina
  6. Meritata vacanzina... collezionare arte è impegnativo :)))))
    Complimenti per l'intervista e lo scatto di Mr K

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ma se cominciamo con i futuri famosi è un investimento! Diventeremo i nuovi conti Panza :-)

      Elimina
  7. Mi è piaciuto molto l'intervista :) e belli anche i quadri!! Mi sono accorta in questi giorni che non sei più su FB, mi mancavano i post sugli uccelli :(

    RispondiElimina
  8. Bella l'intervista! e buone vacanze meritatissime!

    RispondiElimina
  9. Che piacere leggerti anche nelle vesti di intervistata! La foto è stupenda!

    RispondiElimina
  10. Sai che non ho mai letto Doctorow? Dall'intervista mi par di capire che dovrei iniziare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Doctorow non ha mai avuto una grandissima fortuna in Italia, non si è mai capito perché. Era uno scrittore straordinario, lo consiglio di cuore, anche se mi sembra che quasi tutti i suoi libri, tranne gli ultimi due, siano fuori catalogo.

      Elimina
  11. Interessante il primo pezzo della vostra collezione, come l'intervista al blog, con alcune gustose rivelazione (anche su quali scrittori italici si traduce in Usa). Attendiamo le foto :)

    RispondiElimina
  12. Risposte
    1. Hai ragione, Luciano, non ho messo il materiale. "Fori e vernice al rame su tela sopra pannello di legno".

      Elimina
  13. Che dolcezza quella foto! Bella l'intervista, ora però spero che tu ti stia godendo la vacanzina; )

    RispondiElimina
  14. Davvero complimenti per l'intervista e per il tuo splendido lavoro.

    RispondiElimina