In una delle mie domeniche libere, prima di partire, ho partecipato a un piccolo corso di foraging, cioè raccolta di erbe selvatiche da mangiare, nel Golden Gate Park. Avevo già fatto un corso del genere anche in Italia, nei boschi vicino a casa, e dalla mia nonna avevo già imparato le delizie delle ortiche e dei verzitt.
Qui la signora Leda Meredith, esperta di foraging, ci fa vedere un sacco di erbe commestibili (la maggior parte arriva dall'Europa e ce le abbiamo anche noi) e ci spiega come prepararle. Le proprietà medicinali le trovate nei link.
Tipo questo dock, che in italiano si chiama lapazio ed è citato anche da Manzoni nei Promessi Sposi. I semi sono proteici e si possono aggiungere al muesli. Quando fa freddo si possono consumare le foglie cotte, che con il caldo diventano troppo amare per poterle mangiare, ma restano buone per le loro proprietà medicinali.
Questa è l'Ajuga reptans, da noi detta bugola. Con le foglie si fa un tè che cura il mal di gola.
Il woodsorrel, cioè la nostra acetosella dei campi, di cui si mangiano in insalata baccelli, foglie e fiori
Ok, questa la conoscete tutti. Anche lei è buona in insalata (foglie e fiori)
Questa è nativa americana, si chiama Evening Primrose (da noi enagra). Le foglie si mangiano in insalata come la rucola, le radici somigliano ai ravanelli, i semi si usano come i semi di papavero.
Questi invece sono gli italianissimi chiodini che il mio vicino mi ha portato l'altro giorno e che ho fatto trifolati
Altre erbe nella prossima puntata!
1/Continua.
da noi il verzitt si chiama "carletto" e si raccoglie in primavera insieme al luppolo selvatico "bruscandolo" per fare frittate, risotti, pasticci
RispondiEliminaChe buffo nome, carletto! Sì, buono il luppolo selvatico!
Eliminabeh mi sono fatto una cultura :-)
RispondiEliminaPensa, ogni volta che cammini in un bosco o in un prato potresti raccogliere il pranzo per te e la tua famiglia :-)
EliminaADORO le erbe selvatiche e sono anni che vorrei fare un corso simile qui. Adesso aspetto le tue ricette ;)
RispondiEliminaOddio, io al massimo mi esibisco in qualche frittata o risotto.
EliminaLa bugola mi mancava! Che bello andare in giro per erbe, ora ho imparato anche come si dice in inglese :-)
RispondiEliminaSì, e visto che qui la verdura te la fanno pagare a peso d'oro, credo che andrò spesso a rifornirmi al parco!
EliminaEcco un ottimo modo alternativo di nutrirci, invece di inquinare il suolo con coltivazioni intensive. Brava tu e Leda Meredith. Nel mia terra siciliana, anch'io riconosco qualche erba e verdura spontanee: la borragine, la cardella, i giri selvatici, i minuscoli asparagi spontanei ...
RispondiEliminaAh, gli asparagi selvatici sono i più buoni in assoluto!
EliminaMi piacerebbe tantissimo imparare a conoscere le erbe selvatiche. Siamo circondati da cose preziose e non le sappiamo vedere!
RispondiEliminaSono sicura che si trovano dei corsi anche dalle tue parti. La quantità di erbe commestibili che abbiamo intorno è davvero enorme, ma dobbiamo imparare a riconoscere anche quelle velenose!
EliminaChe meraviglia il mondo delle erbe spontanee!!! :-)
RispondiEliminaDice bene Silvia: è bene imparare a riconoscere le erbe amiche da quelle che non lo sono.
Mia mamma si è appassionata al tema ed essendo stata a lungo la sua fornitrice di libri dalle varie biblioteche e librerie universitarie un po' di cultura me la sono fatta anche io e recentemente ho anche conosciuto delle vere esperte. Capito cosa fa bene e cosa non, si cucinano che è un piacere :-)
E sono buonissime! Per non parlare del divertimento di scoprire quanta roba sana e gratuita possiamo trovare solo guardando per terra!
EliminaNon essendo un'esperta di erbe, una volta ho raccolto erbacce convinta che fossero bietole selvatiche ;) perciò da allora ci vado cauta. Però è un'attività che dà una grande soddisfazione. Trovare cibo veg sano, pressoché bio e free...è un'ottima cosa! Vuol dire alimentarsi in modo sostenibile, giusto?
RispondiEliminaVuole dire anche avere un vantaggio in più in caso di apocalisse ;-)
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