venerdì 11 novembre 2016

Paura

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Eccomi. Forse qualcuno si aspetta che io dica qualcosa, ma per il momento non riesco a cavare nulla di coerente da quel magma di emozioni che è andato dallo shock alla depressione a una fortissima incazzatura mista a terrore. E siccome non riesco a scrivere niente che non siano insulti e parolacce, ho scelto di copiare qui un pezzo pubblicato sulla pagina facebook dalla scrittrice Stefania Barzini, che esprime benissimo quello che penso.


"Mi hanno davvero colpito il titolo de La Repubblica e l'editoriale di Calabresi che recitava: Il mondo è cambiato. Mi ha colpito perché o io vivo in un mondo diverso da quello in cui vive Calabresi,oppure Calabresi ci racconta un sacco di fregnacce. Mi chiedo infatti: Il mondo è cambiato? E come? Da cosa si vede il cambiamento? E prima di tutto quale è il mondo che è cambiato? Perché il mondo è grande e variato e forse è anche arrivato il momento di smettere di pensare che l'occidente sia il mondo. E comunque se per "mondo" si intende l'occidente allora è bene sapere che non è cambiato affatto. Perché ciò che sta accadendo non ha proprio nulla di nuovo. L'occidente vive questi corsi e ricorsi dall'inizio della sua storia. Una fase di espansione,una di paura,tre passi avanti, quattro indietro. Cosa c'è di nuovo in un Presidente americano che decide di nominare segretario di stato un simpatizzante del KKK? Molti di voi non hanno mai sentito parlare forse Newt Gingrich, ideologo di estrema destra e di rozzezza abissale. Cercatelo su you tube. Cosa c'è di nuovo In un Presidente che dopo aver fatto un'intera campagna urlando contro le lobbies adesso già sta pescando nomine e consensi proprio tra le lobbies? Sono forse nuovi Rudolph Giuliani e Sarah Palin? Altri due tra i papabili trumpiani? C'è forse qualcosa di nuovo in un Occidente spaventato? Terrorizzato da sé stesso? Pronto a rivolgersi all'uomo forte? È già successo molte volte,fascismo e nazismo insegnano. Quindi mi fanno proprio sorridere quelli che sbandierano la grande novità di questa nomina. Così come mi fanno ridere,e anche un po' piangere, coloro che dall'inizio di questa campagna tuonano contro la Clinton, dandole della guerrafondaia,della compromessa con le lobbies, donna di potere,espressione dei poteri forti,come se invece credessero davvero che Trump fosse espressione del sottoproletariato urbano e delle classi rurali! Come se davvero credessero di parlare di un signore profondamente pacifista. Ero in America a maggio e giugno,nel pieno della campagna elettorale. A San Diego Trump teneva un comizio, abitudine vuole che ad introdurre il candidato sia una personalità di qualche spicco,in quel caso Trump fu introdotto da un ex giocatore di baseball,assai famoso e a me sconosciuto. Era il giorno in cui Obama era in visita a Hiroshima. Trump fu introdotto così dallo sportivo: "mezzo secolo fa un Presidente americano ebbe il coraggio di lanciare atomica in Giappone e io vi presento l'uomo che questo coraggio lo avrà di nuovo ". Un giornalista sotto choc chiese allora a Trump: " Ma lei davvero lancerebbe atomica?" "Certo,se ce ne fosse bisogno" "Anche in Europa?" "Certo se ce ne fosse bisogno".Amen per il pacifista. Che peraltro ancora ieri ha affermato: "Le truppe via terra non le invio ma bombarderò qualsiasi cosa si muova". Sempre naturalmente in nome di sentimenti di pace. E a quelli che in nome di una purezza d'animo hanno detto di astenersi per non votare una signora così compromessa come la Clinton dico di stare tranquilli che di fatto hanno favorito un signore altrettanto compromesso. La sola differenza è che la signora compromessa almeno sapeva che il Belgio è una nazione,il sincero pacifista invece è convinto che si tratti di un villaggio da qualche parte, forse in Europa. Contenti voi."

19 commenti:

  1. Capisco la tua sospensione delle parole e trovo molto bella la scelta del brano di Stefania Barzini.
    E' vero, non c'e' nulla di nuovo. E' il ripristinare, vecchio, vetusto, della white supremacy, nutrita dalla white fragility che per definizione non sa orientarsi in un mondo che cambia e cerca di rinforzarsi sul proprio privilegio.
    A me e' piaciuto molto anche questo articolo
    http://www.internazionale.it/opinione/adam-shatz/2016/11/11/trump-vittoria-bianchi

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    1. Ottimo articolo davvero, direi che spiega molto bene perché siamo entrati in questo incubo. Ed è vero che probabilmente neppure Sanders avrebbe vinto, ma chissà, non lo sapremo mai. Vero che Hillary era la candidata sbagliata, ma non posso fare a meno di provare una rabbia incontrollabile verso tutti quei cogli... ehm, quei democratici che pur di non eleggere lei non sono andati a votare.

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  2. Concordo in pieno sulla prima parte, cioè sul fatto che non ci sia nulla di nuovo, stiamo vivendo un continuo e pericoloso arretramento, sia a destra sia a sinistra, almeno quelle visibili. Una novità poteva essere stata quella di Obama, ed è triste constatare come dopo la sua presidenza si torni ancora più indietro di prima, almeno a leggere le dichiarazioni di quel guitto. Come tutte le speranze suscitate siano presto sfiorite, e che anche le proteste di piazza, le varie primavere siano state fagocitate, non abbiano prodotto risultati, almeno risultati tangibili. Forse tu, che hai vissuto in diretta il "fenomeno" Sanders (quello sì, sarebbe stato un vero cambiamento), hai una visione diversa, qualcosa c'è, alla base. Ma se c'è, è triste constatare, anche se è giusto farlo, che i grandi partiti sono impermeabili al nuovo, sia a sinistra, sia a destra , non siano riformabili.

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    1. Il problema è che qui io preferirei non fare come la solita Cassandra, ma secondo me ci troviamo di fronte una catastrofe di proporzioni epocali. Pensa ai cambiamenti climatici, su cui si stava facendo già poco e su cui ora gli Usa non faranno più niente.

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  3. Non riesco a commentare questa volta

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  4. Ad un certo punto mi son detta: ma perché? Che garanzie avrebbe dato la Clinton? Ma perché, noi, nella nostra piccola Italia chi abbiamo sostenuto per anni? Però stiamo parlando degli USA, il simbolo della libertà, della democrazia, della meritocrazia. O forse siamo noi quaggiù ad avere una vecchia concezione degli Stati Uniti D'America...

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    1. Sì, pensa al potere mondiale che ha in mano questo personaggio mentalmente instabile.

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  5. Concordo con Alli su un eventuale elezione di Sanders:quello sì sarebbe stato un cambiamento. L'elezione di Trump è invece più che coerente con la terrificante direzione in cui sta andando il mondo.

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    1. Sai che adesso mi viene proprio da dire "teniamoci stretto Renzi"?

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  6. Sottoscrivo tutto quello che avete detto. Qui a Palermo, mio figlio e io avevamo scommesso che purtroppo avrebbe vinto Trump: avevamo intuito un'America troppo maschilista, troppo lobbista, troppo reazionaria che non avrebbe permesso una terza presidenza democratica, persino con una donna al timone ... E poi c'è uno zeitgest pericoloso in giro per mondo.

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  7. Scusa il refuso "Zeitgeist": uno spirito dei tempi davvero maligno ...

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    1. Sì, molto pericoloso. Anch'io lo temevo, ma nessuno sembrava crederci davvero...

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  8. E se dovesse esserci anche Sarah Palin... Davvero troppo.
    Comincio ad avere qualche linea di febbre, mala tempora...

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  9. Io vedo questa elezione come la prova che la politica non è più in grado di dare delle risposte alle persone. La gestione della cosa pubblica è diventata macchinosa, complicata, burocratica da far spavento, è diventata "altro" dalla vita quotidiana.

    Esempio 1:
    "Ehi, mai hai visto la quota TARI di quest'anno? E' aumentata!"
    "Eh, sì, perché il servizio costa di più [la quota TARI è calcolata, a grandi linee, prendendo il costo annuale del servizio e dividendolo per gli iscritti a ruolo rifiuti con i relativi coefficienti, nda]"
    "Ma come costa di più, mi prendi in giro? Da quando è stata aumentata la quota di differenziata mi devo smazzare non più tre contenitori ma sei con quattro giorni diversi di raccolta porta-a-porta, il Comune si rivende umido e carta e io devo pure pagare di più?"
    Possiamo dargli torto?

    Esempio 2:
    "Non mando Giacomino alle elementari del paesello perché ci sono più immigrati che italiani"
    "Ah, ma vuoi mettere l'apertura mentale che da' multietnicità?"
    "Ma vuoi mettere che se in una classe di 25 bambini 15 devono essere completamente alfabetizzati, magari con alle spalle una famiglia che non collabora, Giacomino l'italiano inizierà a studiarlo seriamente in quarta superiore?"

    Il quadro degli ultimi anni secondo me si è complicato in maniera spaventosa, l'economia non ha aiutato e il politicamente corretto ha fatto il resto. Ed ecco Trump.

    Finita la mia scorta di banalità, ti ringrazio per lo spazio e ti mando un abbraccio.

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    1. Eh, sì, il mondo diventa sempre più complicato, le soluzioni ci sfuggono di mano, e dietro l'angolo sono subito pronti i maledetti bastardi che se ne approfittano.
      Ricambio l'abbraccio, facciamoci coraggio.

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  10. non aggiungo altro a quello che avete detto tutti... dico solo che spesso mi domando in quanti siamo realmente che cerchiamo di remare dalla stessa parte, si fa sempre più fatica

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  11. Hai ragione Ernest, per questo penso che in questo periodo sia più importante che mai manifestare, scendere in piazza: dobbiamo darci un po' di coraggio a vicenda.

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