Prima di partire per San Francisco lo scorso gennaio ho comprato un portatile nuovo da portare con me (l'ho comprato in Italia perché la tastiera americana è diversa). Il computer nuovo ha fatto il viaggio nel mio zaino insieme a quello vecchio: l'intenzione era lasciare il nuovo a SF e riportare a casa quello vecchio. Subito dopo l'arrivo il computer nuovo ha cominciato a sbroccare (marca Acer, tanto per farvelo sapere. Ma anche il vecchio è Acer e funziona benissimo); ha agonizzato per tre mesi e infine è morto mentre ero a New Orleans. Purtroppo, nella nebbia alcolica in cui vivevo ogni sera a New Orleans (insieme agli amici che mi ospitavano e a tutta la città, non certo nota per la sua morigeratezza), ho commesso l'errore di salvare metà delle mie foto sul catorcio moribondo e poi, con un colpo di genio assoluto, di cancellarle dalla macchina fotografica.
Ma siccome non tutti i mali vengono per nuocere (e forse riuscirò comunque a recuperarle, prima di reclamare la garanzia e mandare al macero il catorcio), mi è venuto in mente di sostituire le foto perdute - che comunque non erano granché, visto che il cielo era sempre bianco - con quelle, molto più belle, del mio precedente viaggio a New Orleans, risalente al febbraio 2006, cioè sei mesi dopo Katrina.
New Orleans dopo Katrina era deserta. Il quartiere francese oggi è pieno di turisti: non lo vedrete mai così
Oggi un locale storico come Preservation Hall è sempre affollatissimo, fa pagare l'ingresso e ti caccia dopo un set di 45 minuti (noi non ci siamo andati. Siamo stati allo Spotted Cat, ottimo spettacolo, purtroppo le foto sono nel catorcio). Nel 2006, la sera che ci sono andata io, a Preservation Hall c'erano tipo cinque persone più la band.
Infine, nel 2006, i segni di Katrina erano ancora dappertutto
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Lago Pontchartrain |
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Le barche erano ancora dove le aveva buttate il lago |
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L'interno di una casa devastata dall'allagamento |
Io ci sono stata nel 95 (credo...), prima volta in USA, ricordo la confusione e la vivacità della città, i concerti (mio marito ama e suona il jazz), e i troppi turisti, compresi noi, però è un must di un viaggio negli States, anche se non credo ci tornerei oggi.
RispondiEliminaGià, decisamente troppi turisti. Bourbon Street ci ha fatto lo stesso effetto dell'orripilante Fisherman's Wharf di San Francisco. Molto più carini il quartiere di Bywater dove mi ha portata Alessia di Spicy Ginger Ale e il Garden District dove abitano i nostri amici. Ovviamente sono contenta che la città si sia ripresa, però era più bella quando era vuota.
EliminaIo spero sempre che diminuiscano, ma invece aumentano :(
EliminaIl problema è la bassa qualità del turismo: la disneyficazione di Bourbon Street è davvero un po' estrema.
EliminaCome abbia fatto il parquet dell'ultima casa a non essere completamente alzato visto il livello dell'acqua sulle pareti ha del miracoloso
RispondiEliminaNon me ne intendo di pavimenti, ma credo che la risposta potrebbe essere nella differenza tra un pavimento coperto da parquet e un pavimento fatto di assi di legno come quello della foto.
EliminaOddio... scene del genere sembrano postapocalissi da film... :\
RispondiEliminaMoz-
Tipo "I sopravvissuti"?
Eliminaimmagini che fanno ancora venire i brividi
RispondiEliminaL'intera storia è agghiacciante.
EliminaBeh senza turisti è sempre meglio, senza foto no! Spero che tu riesca a recuperarle tutte, anche i cieli bianchi.
RispondiEliminaE l'ultimo giorno decisamente grigi.
EliminaUna cittá che mi piacerebbe tanto visitare: affrettati a recuperare le foto così ci fai vedere come la cittá sia rinata
RispondiEliminaMah, in realtà credo che continuerò a usare le foto vecchie anche per i prossimi post: almeno c'era il sole!
EliminaMi unisco ad Elle e Grazia, per vedere la New Orleans oggi. Ovviamente dal tuo "punto di obiettivo" ;)
RispondiEliminaIn realtà stavolta le foto non erano davvero niente di speciale. Ce n'era solo una di un musicista che mi piaceva molto e mi dispiace di aver perso. Ma non è ancora detta l'ultima parola!
Eliminadeve essere sempre una grande emozione visitare new orleans dopo katrina. spero tu riesca a recuparare le foto
RispondiEliminaE soprattutto a sostituire il catorcio.
EliminaIl tuo racconto fa proprio ridere se non ci fosse anche del tragico - un computer nuovo che dura pochi mesi, e delle belle foto perse. Dalla piccola tragedia personale passiamo a quella collettiva di Katrina...E proprio questa sera ad uno screening di film sperimentali ho visto un film su New Orleans, si chiama "H-E-L-L-O" di Cauleen Smith, e così ho ripensato a Katrina, ma anche a te!
RispondiEliminaIl computer nuovo è in garanzia, ma prima di restituirlo vedrò un tecnico per tentare di recuperare le foto. Che poi non sono granché, davvero, a parte quella di un trombettista che spero proprio di recuperare.
EliminaAh bene, meglio che sia in garanzia! Almeno in teoria non hai perso i soldi e ti dovrebbero ridare un nuovo computer....Il film di cui ti parlavo rappresenta proprio dei musicisti... Spero che tu riesca a recuperare la foto!
EliminaSe non è più in garanzia puoi recuperare le foto in modo facile (se è in garanzia non farlo perchè se no poi non riesci a farti rimborsare). Vai in un Bestbuy o simile e compra un "case" esterno per hdd da 2,5". con lo schermo chiuso e la corrente staccata (meglio anche senza la batteria), ribalta sottosopra il portatile e trova il disegno dell'Hd sul fondo. svita le 4 viti del coperchietto e le due-tre viti che lo fissano. smonta pure quelle e stacca i connettori. inserisci l'hdd nel case e riattacca i connettori (non puoi sbagliare, si montano solo in un modo) e attacca il case esterno al nuovo pc tramite la porta usb. E' come un hd esterno o chiavetta, puoi entrarci e trovare tutti i file.
RispondiEliminase vai in un centro specializzato ti chiedono 100$ per farlo. se il pc è in garanzia non puoi farlo, ma se è vecchio è una passeggiata
Grazie mille, espertissimo! Però adesso sono in Italia, perciò posso accedere al mio tecnico di fiducia e poi correre a farmi sostituire il catorcio!
EliminaEcco, era più o meno così che me la immaginavo dopo aver letto Zeitun di Eggers (che consiglio vivamente sempre a tutti!)
RispondiEliminaSì, molto bello. Ma anch'io ho una storia incredibile su Katrina: sarà nel libro!
EliminaTi auguro di recuperare le tue foto più recenti. Queste, intanto, sono una bellissima testimonianza.
RispondiEliminaLe ultime foto sono surreali. E come al solito a me viene voglia di ricostruire tutto.
RispondiEliminaPer la maggior parte lo hanno fatto. Non so com'è andata nei quartieri più devastati, come il Lower Ninth Ward, che sorgevano sul fondo della "vasca da bagno" che è il territorio di New Orleans. Lì ricostruire sarebbe molto caro (per via delle spese di assicurazione) e molto rischioso, perché quelle zone verranno allagate a ogni inondazione.
EliminaHey ciao! te lo scrivo qui, ma tanto poi cancelli! Non è importante.. però volevo avvertirti lo stesso che non hai digitato la H
RispondiElimina"Subito dopo l'arrivo il computer nuovo a cominciato a sbroccare"
Urca, grazie! (Ti devo ancora una cartolina... a questo punto dal lago, direi.)
Eliminami dispiace per le foto! Devi attivare la funzione di backup automatico, così tutte le foto e video finiscono automaticamente sulla nuvola di google e non perdi più niente! (se ti servono più dettagli ti faccio scrivere da Ale)
RispondiEliminaSì, grazie, mi interessa molto! (Oggi ho riportato il computer: non c'è niente da fare, lo hanno mandato all'assistenza e tutti i dati sono andati persi.)
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