mercoledì 20 giugno 2012

"L'amore in un clima freddo": Nancy Mitford e l'amore al tempo degli snob

Esce oggi L'amore in un clima freddo, il romanzo di Nancy Mitford che ho tradotto per Adelphi.

QUI trovate l'articolo di Natalia Aspesi su Repubblica. QUI c'è Livia Manera sul Corriere. QUI Davide Coppo sulla rivista Studio, dove tempo fa è comparsa anche un'intervista alla sottoscritta.

Qui sotto invece trovate la recensione di Irene Bignardi uscita su Vanity Fair (n.26, 4 luglio 2012, pag. 153). Un'altra bella recensione in cui viene menzionata la traduttrice è quella di Elisabetta Rasy per Il Sole 24 Ore

Piccolo mondo inglese
Nancy Mitford era la più grande delle sei figlie di Lord Redesdale - ragazze bizzarre, visto che due, Diana e Unity, furono simpatizzanti della destra più estrema e del nazismo, e una, Jessica, combatté dal lato repubblicano nella guerra civile spagnola. Nancy, troppo sarcastica o troppo cinica per prendere una posizione politica, si scelse il ruolo di commentatrice dei costumi della buona società britannica tra le due guerre. E in L’amore in un clima freddo, (traduzione scintillante di Silvia Pareschi) dà il meglio del suo humour e della sua capacità di osservazione, nel ruolo di testimone esterno alle vicende della famiglia di Lord Montdore, ricchissimo, malinconico, sposato a una vipera, padre della bellezza del secolo, Polly, così annoiata da non trovare di meglio che convolare a nozze con suo zio, amante della mamma.
C'è profumo di autobiografia in queste pagine frizzanti e acute, dove Nancy Mitford fa a pezzi un mondo (il suo): ma la vicinanza al suo oggetto non fa che potenziare nella scrittrice la visione critica di una classe al tramonto, e l'abilità di incidere ritratti esilaranti e sapidi di un mondo destinato a essere spazzato via dalla storia.

11 commenti:

  1. Sembra uno sballo! Voglio vedere come se l'è cavata la giovane traduttrice, con tutta quella roba snobbish. ;-)

    Bello l'articolo di Natalia Aspesi.
    Repubblica ti ha citata, alla fine... ma forse il merito è della Aspesi.

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    1. Rose, lo consiglio senza riserve! E grazie della "giovane", ma magari proprio di primissimo pelo no...

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  2. Lo metto in wish list! Forse non è esattamente il mio genere, ma il fatto che lo abbia tradotto tu aggiunge subito un plus di interesse :D

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  3. È esattamente il tipo di libro per cui io impazzisco! Domani lo compro e accidenti che ho visto solo adesso il post se no era già mio!
    Questo lo recensisco anche sul mio blog (come tutti i tuoi del resto... :-) )

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  4. Ma che strano, questo post mi era sfuggito (ripensandoci bene capisco anche perché: ero corsa a Budapest a trovare la mia mamma ricoverata all'ospedale). Il libro sembra bellissimo, l'ho subito messo nell'elenco di quelli da comprare.

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  5. Silvia, mi è capitato di leggere questo libro per caso, per lavoro, e non immagini la sopresa nel leggere il tuo nome. Quanti ricordi delle tue lezioni! Bastano poche righe per riconoscere il tuo stile impeccabile. Complimenti! :o)

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    1. Che bello, grazie, ma dimmi chi sei! Quali lezioni? A Milano o a Torino?

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  6. bello capitare qui alla ricerca di notizie su questo romanzo che non vedo l'ora di andare a comprare! grazie! di cuore!

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    1. Il piacere è reciproco, Leucosia. Ti metto subito nel blogroll!

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