L'ho condivisa ieri su facebook e ho visto che ha destato un certo interesse (l'ha ripresa anche Laura nella sua rassegna), la storia raccontata QUI da The Sardinian American. Chi mi conosce sa che è un tema che mi sta enormemente a cuore. Chi pensa che passare alla sanità privata sia una buona idea la legga e ci rifletta, perché storie come questa, in un paese dalla sanità privatizzata, sono la norma, non certo l'eccezione. Fate attenzione a come comincia la storia: "La mia amica ha una buona assicurazione."
l'accesso alle cure libere è un diritto, finchè mi è stato concesso di lavorare nel pubblico non ho mai neppure preso in considerazione un'alternativa, non è ad arricchirmi che miravo quando ho scelto di occuparmi della cura della gente, ma a vivere con dignità del mio lavoro, al contrario ci sono medici che dirottano nel privato il lavoro che sono pagati per fare nel pubblico. I tagli alla sanità sono sempre più profondi e la cosa pubblica viene gestita con il quotidiano malaffare italiota, il lenzuolo si fa sempre più corto e si lasciano scoperte sempre più settori come per esempio la prevenzione e gli screening di massa, l'assistenza ai disabili
RispondiEliminaInfatti, ne discutevo ieri su fb. Il problema è che molta gente ignorante crede che adottare il disumano sistema americano sarebbe un rimedio al disastrato sistema italiano. Follia. Il sistema italiano ha una base solida e sacrosanta, cioè che la salute dei cittadini è un diritto e non una merce, e bisognerebbe partire dalla base del sistema per sistemarne le magagne, anziché pensare di sostituirlo con il modello "ti curi solo se hai i soldi". E come faccio notare nel post, questo è il caso di una persona che ha una buona assicurazione. Pensa a chi ce l'ha cattiva. O a chi non ce l'ha (e no, san-Obama-premio-Nobel non ha risolto un bel niente).
EliminaCome per le armi troppi interessi girano attorno alle assicurazioni sanitarie in america
EliminaSì, pare che se le togliessero l'economia avrebbe un tracollo.
EliminaCome abbiamo detto tante volte, Silvia, l'Europa è il continente che tuttora offre maggiori garanzie. Anche la disastrata Italia, finchè qualcuno non l'abbatterà, rispetto agli USA è all'avanguardia. Teniamocelo ben caro il nostro sistema sanitario e lottiamo con le unghie e con i denti perchè, fino a che sarà possibile, l'idea della solidarietà prevalga...
RispondiEliminaPiù ci penso e più voglio bene a questo povero paese, che tanto mi fa arrabbiare, ma almeno è il mio.
EliminaHo già commentato su FB.
RispondiEliminaGrottesche le vignette!
PS In Europa mi pare che Olanda e Svizzera funzionino come gli USA.
Io apprezzo molto come hanno organizzato la cosa qua: l'assistenza pubblica è garantita a tutti (ahimé, il ticket bisogna pagarlo, anche se irrisorio); c'è poi una rete di assicurazioni private per chi preferisce e se le può permettere, molte delle quali sono convenzionate con lo Stato. E tra parentesi i premi annuali sono davvero minimi, a mio parere (si parte da 120 euro per una copertura base, ma con 700 euro si ha già diritto ad una "top level").
Svizzera a parte, il sistema olandese è sì basato sulle assicurazioni, però ha una serie di amortizzatori e garanzie che negli Usa se le sognano. Con i 700 euro annuali della "top level" portoghese, negli Usa mi potrei forse pagare un mese di "medium level".
Eliminaoff topic: visto l'articolo sul nuovo libro di Junot Diaz pag 85 di D de La Repubblica di ieri dove si dice: ottima la traduzione di Silvia Pareschi. COMPLIMENTI! ma non avevo dubbi in merito
RispondiEliminaGrazie Amanda! Me l'ha segnalato e fotografato Andrea Rényi, lo pubblicherò in coicidenza con l'uscita del libro (un po' per tirarmela e un po' perché la recensione mi è piaciuta).
EliminaIo ho una cattiva assicurazione.
RispondiEliminaUna di quelle che quando dico il nome gli autoctoni mi guardano e mi dicono "Ah. Mi spiace!".
Una cattiva assicurazione che mi costa 190 dollari al mese. Ed al mio datore di lavoro altri 380 dollari mensili... Oltre 6.000 dollari all'anno.
E nella maggior parte degli ospedali non mi si pigliano!
:-(
Mica per niente ogni giro in Italia ci scappa un check up!
Lunga vita alla sanità pubblica!
Alice brontolatrice
Il tuo commento parla da sé, cara Alice ragionatrice. Lunga vita!
EliminaTrovo veritiero il primo intervento di Amanda. La Sanità italiana è buona, peccato solo che come al solito, serve da paravento a chi vuole intrallazzare "privatamente". Sono una paziente che purtroppo, spesso mi vedo costretta a seguire l'iter "privato" anche se molte volte non me lo posso permettere, ma taglio su vestiario e frivolezze varie, per poter accedere al luminare di turno che a suon di euro mi stacca la preziosa ricetta di medicinali ovviamente non mutuabili, per ricambiare le lobby farmaceutiche dei costosi regali ricevuti (dai medici, chiaramente).
RispondiEliminaAl che mi chiedo: ma io usufruisco della Sanità pubblica o incremento le prestazioni a nero di un sottobosco privato e sporco? Finchè potrò continuare a farlo? Come ripristinare il vecchio metodo o è oramai troppo tardi? Abbiamo bisogno di risposte, non di condanne per chi si lamenta.
Saluti.
Mary
Nessuno condanna chi si lamenta. La sottoscritta Cassandra, in particolare, cerca solo di mettere in guardia chi vuole saltare dalla padella nella brace.
EliminaVorrei che i tuoi post venissero letti da certi miei conoscenti che affermano, senza capirne niente, che la privatizzazione è la madre di tutte le riforme e la panacea per tutti i mali. Grazie, sei davvero preziosa.
RispondiEliminaGrazie a te, ma per il momento, appunto, mi sento solo Cassandra.
EliminaCondivido il pensiero sulla sanità che deve essere pubblica ...e il pezzo segnalato lo conferma. Non ho mai pensato il contrario, e spesso vado a fare visite e analisi e pure interventi nel mio piccolo ospedale dove sono pure nato, e che continuano a tagliuzzare, nonostante alcuni mi sconsiglino stupidamente ("vai in quello più grande, convenzionato" ... ma perché se questo funzia?). Una volta, ho manifestato contro la sua chiusura con altri cittadini, e a fine manifestazione mi sono storto una caviglia venendo prontamente curato. Qualcuno pensava l'avessi fatto di proposito per mostrare che serve ;) ... no, non sono così masochista (solo un pelo di meno).
RispondiEliminaChe poi funziona a macchia di leopardo, tipo ho sentito che in Piemonte ormai è un disastro, mentre qui in Lombardia, per esempio, il piccolo ospedale pubblico dove hanno operato mia madre in dicembre è molto efficiente. Io ho sotto gli occhi la prova che un ospedale pubblico efficiente è possibile, basta volerlo.
EliminaLa prima vignetta riflette esattamente la situazione che sto vedendo in questi giorni.
RispondiEliminaLunga vita alla sanità pubblica (e quella italiana è tra le migliori) ma, ahimè, fa acqua da alcune parti. Perché un appuntamento con uno specialista tramite servizio sanitario mi viene dato dopo 6-8 mesi (anche più) mentre privatamente mi viene dato l'indomani?
RispondiEliminaPuò essere che 6-8 mesi non incidano sulla salute ma può anche essere fatale un tempo d'attesa lungo.
Bisognerebbe rivedere qualche passaggio... E, ribadisco, evviva la Sanità pubblica!!!
Titti
le vignette sono bellissime. la storia un po' meno.
RispondiEliminateniamocela stretta x davvero la sanità PUBBLICA. Per quanto lacunosa almeno da un'assistenza a tutti . e' bello e facile vedere gli ospedali americani e le cliniche dei film, ma non è tutto oro quel che luccica.
RispondiEliminaInorridisco... e dico che non ci sono limiti alla decenza.
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