mercoledì 24 aprile 2013

Train Dreams, di Denis Johnson


"Al tramonto la sua avanzata si interruppe. Era fermo sull’orlo di un dirupo. Aveva trovato una strada alternativa attraverso una specie di anfiteatro che racchiudeva uno specchio d’acqua chiamato Spruce Lake, e ora lo stava guardando, decine di metri sotto di lui, la superficie piatta immobile e nera come ossidiana, circondata dall’ombra dei dirupi circostanti, accerchiata dalla doppia cerchia dei sempreverdi e del loro riflesso. Più in là vide le Montagne Rocciose canadesi dalle cime innevate, ancora illuminate dal sole, a centocinquanta chilometri di distanza, come se la terra fosse nel bel mezzo della creazione e le montagne si stessero materializzando dalle nuvole. Non aveva mai visto un panorama così maestoso. Le foreste che gli riempivano la vita erano così popolose e alte che di solito gli impedivano di vedere quanto fosse lontano il mondo, ma in quel momento gli fu chiaro che c’erano montagne a sufficienza perché ciascuno avesse la propria."

Esce in questi giorni Train Dreams, la novella del grande Denis Johnson che ho tradotto per Mondadori.

17 commenti:

  1. "...gli fu chiaro che c'erano montagne a sufficienza perchè ognuno avesse la propria" fantastico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Malgrado mi abbia dato del filo da torcere con il difficilissimo Albero di fumo, devo ammettere che ho un debole per Denis J.

      Elimina
    2. Sarà il prossimo acquisto,mi ha proprio colpita al cuore.

      Elimina
  2. niente ti regala un'idea di quanto meraviglioso sia questo pianeta quanto lasciarsi regalare un ampio orizzonte da un ascesa sui monti, ogni volta mi dico, dopo ore di salita, "chi me l'ha fatto fare", ogni volta la risposta è lì, commovente ed indiscutibile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, e l'aria è liscia e sottile come seta e non ci sono ecomostri.
      Per il mio compleanno vorrei fare la mia solita gita montana ma Mr K non ci sarà, per cui penso che mi darò al romitaggio. Non posso perdermi quelle meravigliose passeggiate che mi concedo una volta all'annno.

      Elimina
    2. mi è saltato un apostrofo, sto regredendo


      e quando sarebbe 'sto compleanno?
      Le passeggiate una volta l'anno sono da masochisti: tutta la fatica concentrata :)

      Elimina
    3. Il 24 giugno. E le passeggiate sarebbero facili, non ti credere, e poi un pochino sono anche allenata, con tutte le salite di San Francisco!

      Elimina
  3. Che emozione questo passaggio, mi ha ricordato altri panorami, altri cieli, tutti in qualche modo uniti tra loro dal profondo senso di meraviglia e stupore che sono capaci di suscitare. Che emozione tradurlo, complimenti :)

    RispondiElimina
  4. Grazie per l'anteprima. Per una che, come me, ama le montagne è un grandissimo regalo!

    RispondiElimina
  5. Ho letto anche il primo capitolo, voglio sapere come finisce! Per fortuna ci sono i traduttori che ci fanno conoscere autori che, saranno anche famosi, ma io 'sto qui non l'avevo mai sentito ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' breve brevissimo, lo leggi in un pomeriggio e poi ti resta la settimana libera per leggere un altro libro! ;-)

      Elimina
  6. Complimenti, stai sfornando una quantità incredibile di ottimi libri, ormai sei un faro della letteratura angloamericana. Traduci più velocemente di quanto io sia in grado di leggere, ma un giorno riuscirò a mettermi in pari.

    RispondiElimina
  7. Ho un debole per le montagne rocciose canadesi e anche DJ mi piace assai.
    Per la cronaca, ho una nuova lista di titoli da leggere, dopo quella di Amanda questa porta in testa il tuo nome! :)

    RispondiElimina
  8. Atmosfera alla Butcher's crossing di John Williams...bellissimo!
    Grazie.

    RispondiElimina