martedì 22 aprile 2014

Dizionario Itanglese-Italiano/7. Mandatorio

MANDATORIO

In inglese mandatory significa (dal dizionario Hoepli online):
a. 1 +for/I·TO (= compulsory; ≠ voluntary) obbligatorio, vincolante, imperativo, inderogabile
mandatory bid offerta d'acquisto obbligatoria, opa obbligatoria; mandatory meeting assemblea obbligatoria; mandatory redemption rimborso obbligatorio; mandatory retirement pensionamento obbligatorio; it is mandatory to wear seat belts in cars è obbligatorio usare le cinture di sicurezza in auto

 
In italiano "mandatorio" non significa NIENTE.
Tranne in ambito giuridico: MANDĀTŌRIUS si trova attestato nel Codex Iustinianus con il significato di ‹relativo a un mandato›.
Il Treccani lo segnala nella pagina dei Neologismi.

In italiano "mandatorio" NON significa: obbligatorio, vincolante, imperativo, inderogabile.
Itangl. Nella valutazione ecografica pre-procedura lo studio Doppler è mandatorio." 
Traduz. ital. Nella valutazione ecografica pre-procedura lo studio Doppler è imprescindibile.
 
 

31 commenti:

  1. Accidenti se sei sul pezzo per quanto mi riguarda! Appena due giorni fa ho letto questa parola sulla prenotazione del biglietto del treno e mi chiedevo cosa significasse... "Esistono i dizionari" dirai tu, ma la pigrizia esiste da tempi ancora più remoti :)

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    1. Ma stavi leggendo un testo in inglese, spero.

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    2. Sìsì!! Mandatory reservation (in effetti ci potevo arrivare anche da sola...ma vedi commento precedente ;)

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  2. Mandatorio non l'avevo forse mai nemmeno sentito, si vede che non ho fatto studi di Legge XD

    Moz-

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    1. Secondo me il più ripugnante rimane quotare.

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    2. Mandatorio non riesco proprio a digerirlo, mi fa pensare al Ventennio quando anche I nomi di battesimo degli stranieri venivano italianizzati.

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  4. mandatorio orrendo, mai sentito comunque.
    quotare ormai diffusissimo e mea culpa, su qualche forum l'ho usato anch'io -sebbene con parsimonia- ma mi riprometto di non farlo mai piú!

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  5. mandatorio effettivamente sembra quando si scrive col telefonino... escono degli obrobri

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  6. certo ci vorrebbe un dizionario "Pareschi" da portarsi sempre con se', vedo… :) Pero' mi chiedo pure: non e' anche cosi' che nascono le nuove parole nelle lingue? cioè supponiamo per orrore che questo "mandatorio" prenda piede (e se l'hanno già inserito nelle prenotazioni dei biglietti dei treni vuol dire che ha scavalcato il recinto per entrare nel cosiddetto itanglese "ufficiale"), e di fatto si continui ad usare; in un giorno non troppo lontano entrerà a far parte di un dizionario, no? Quante altre parole sono venute alla luce cosi? Ecco ora vorrei tanto consultare un esperto di linguistica, un campo che mi affascina… Silvia, pero' mi raccomando continua a segnalarci tutti gli orrori, che almeno noi di questa generazione potremo dire di esserne consapevoli.

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    1. Hai ragione, questo è anche un po' il mio dubbio (e non solo mio, naturalmente. Mr K poi sposa completamente la posizione "largo al nuovo" e mi accusa di essere una "grammar nazi"). Diciamo che io sono un po' in una posizione intermedia, nel senso che non sopporto l'uso di parole in altre lingue quando esiste l'equivalente in italiano, e detesto i calchi linguistici come quelli che ho segnalato finora. Però non sono affatto contraria all'uso di parole inglesi quando l'equivalente italiano non esiste, e così non mi scandalizzo affatto per parole come chattare, linkare, scannerizzare ecc.
      La mia è anche una deformazione professionale, perché, come raccontavo nel primo post di questa serie, noi traduttori siamo un po' i custodi della lingua; lo siamo anche proprio per motivi pratici, perché se introduciamo questi neologismi o calchi in una traduzione veniamo puntualmente bastonati.
      Comunque, come precisava Cri qui sopra, lei aveva trovato "mandatory" in un testo inglese, non l'orrido "mandatorio", che a differenza di altri termini itanglesi (vedi post precedenti) è ancora poco diffuso.

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  7. Ah, mi era sfuggito che il "mandatory" fosse in un testo Inglese, ora rileggo e vedo che e' vero. Meno male, allora almeno per il "mandatario" non dobbiamo allarmarci tanto. Non ti invidio, comunque. E' facile per noi, per me e Mr K, essere aperti, perche' non e' in gioco la nostra professione... Io mi considero a questo punto in una posizione diciamo a due terzi da te, e un terzo da Mr K….Nel senso che la storia mi ha insegnato che le lingue sono vive, in continua trasformazione, e come tale qualsiasi tentativo di arginarne l'evoluzione (che e' influenzata da fattori socio-economici tra l'altro) nel tempo risulta anacronistico. Tuttavia conservo la memoria "sentimentale" della lingua Italiana come l'ho conosciuta e imparata io, una lingua bellissima, ricca, variegata, espressiva, poetica, e quindi apprezzo le tue puntualizzazioni quando mi ricordano chi sono e da dove vengo.

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  8. Il Codex Iustinianus non era scritto in italiano però..

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  9. Mandapicone ;)
    Vabbe', dopo questa freddura vado in castigo, dietro la lavagna :(

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  10. è un termine che non conoscevo, da un po' i brividi. altresì suona minaccioso :)

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  11. Per mia fortuna mandatario in italiano non l'ho mai sentito, ma non è detta l'ultima parola!

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    1. Bene, mi fa piacere che sia poco conosciuto (per ora...)!

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  12. Basta una "y" finale per giustificare la parola in inglese e non traslarla nel brutto vocabolo "mandatario"?! Si, è sufficiente. Lasciamo il mandatory agli Inglesi senza tentare di tradurlo in quel pessimo vocabolo che, oltretutto, più che il significato di vincolante, mi risuonerebbe alle orecchie come una carica ricoperta da un qualche proto console dell'antica Roma o giù di lì.

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  13. Mandatorio! A questo non eravamo arrivati neanche noi informatici. Se vuoi però ti segnalo tutta la serie di strafalcioni della mia categoria

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  14. Questi post sono fantastici e preziosi, grazie Silvia!

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    1. Grazie Vanessa, volevo congratularmi con te per il tuo libro ma non riesco a pubblicare un commento sul tuo blog :-(

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  15. "non significa NIENTE". Lo so, non si dovrebbe, però l'enfasi mi ha fatto ridere :D

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  16. Non significa nulla ed è anche una parola "sgradevole".

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  17. è una parola che ho sentito per la prima volta (e poi mai più) in India, le nostre guide / taxisti / personali nei musei, ecc lo usavano continuamente!!! L'itanglese in questo caso è tutto sportivo probabilmente: mai sentita! (per fortuna)

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